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Q*, cos’è il nuovo progetto di OpenAI e come funziona

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Progetto Q* è la nuova intelligenza artificiale di OpenAI che porterebbe il settore a un punto di svolta, potenzialmente rischioso per l’umanità. Cosa sappiamo

intelligenza artificiale Shutterstock

Che siano tempi duri all’interno di OpenAI è più che confermato e visto il recente allontanamento di Sam Altman (e poi il repentino passo indietro), è innegabile che la società stia affrontando qualcosa di grosso.

E nonostante tutte le incertezze del caso, questo “problema” sembra avere un nome preciso: Progetto Q*.

Poche le informazioni al riguardo ma, dalle prime indiscrezioni si tratterebbe di una nuova e potentissima forma di intelligenza artificiale che potrebbe stravolgere radicalmente tutto il settore. Ecco quello che sappiamo.

Cosa sappiamo di Progetto Q*

Secondo l’agenzia di stampa Reuters il fantomatico Progetto Q* sarebbe proprio la causa del licenziamento di Altman dello scorso 17 novembre.

Tale progetto, per quanto ancora top secret, sarebbe qualcosa di molto ambizioso e di estremamente potente che, secondo fonti interne all’azienda, potrebbe avere gravi conseguenze per tutta l’umanità.

 E proprio queste fonti avrebbero condiviso con la stampa l’informazione secondo cui diversi ricercatori dello staff di OpenAI avrebbero inviato una lettera ai piani alti dell’azienda per avvertirli della potenziale minaccia rappresentata da Progetto Q*.

A questo avrebbe fatto seguito il licenziamento di Altman che, naturalmente, era (ed è tornato ad essere) a capo del progetto.

Sempre stando a quanto condiviso da Reuters, la maggiore preoccupazione sarebbe dovuta alla commercializzazione di questa nuova AI, senza aver valutato adeguatamente i rischi e le conseguenze per l’umanità. 

Oltre a questo, si dice che Progetto Q* sarà un qualcosa di rivoluzionario nel settore dell’intelligenza artificiale generativa che potrebbe aiutare nella realizzazione di sistemi complessi, completamente autonomi e potenzialmente in grado di superare l’uomo in molti ambiti, inclusi calcoli matematici avanzati.

Naturalmente le attuali intelligenze artificiali sono già in grado di risolvere calcoli più o meno complessi, tuttavia si limitano ad applicare le conoscenze in materia fornite dall’uomo e a tirare fuori dei risultati seguendo esclusivamente queste formule.

Se il nuovo modello fosse in grado di andare oltre e arrivare a risolvere tali problemi non meccanicamente ma a seguito di un ragionamento logico, questo potrebbe portare a una svolta nel settore, portando l’AI a un livello di consapevolezza e di conoscenza ancora più profondo.

Quale futuro per Progetto Q*

L’ipotesi non più così remota di una AI in grado di formulare ragionamenti logici e risolvere problemi complessi potrebbe essere lo step successivo dell’evoluzione delle intelligenze sintetiche.

Per molti potrebbe rappresentare l’anello di congiunzione tra le macchine per come le conosciamo oggi e l’uomo, in quanto creatura intelligente e senziente.

Nonostante gli avvertimenti di un certo filone letterario e cinematografico, è chiaro che al momento non ci sono i presupposti per valutare l’intelligenza artificiale come una minaccia per l’umanità e, secondo gli esperti, sarebbero già state messe in campo tutte le contromisure necessarie a evitare un’eventualità del genere.

Tuttavia, se Progetto Q* sarà realmente in grado di risolvere problemi di questa portata e di ragionare in maniera quanto più umana possibile, niente gli vieterebbe di aggirare tali misure di sicurezza o addirittura di giustificare le sue violazioni in termini logici (per la sua sopravvivenza).

Insomma, stiamo assistendo al classico paradosso che, giustamente, ha messo in allarme gli scienziati, spaventati dalla portata di questi progressi tecnologici che, mai come ora, rappresentano quanto di più vicino al cervello umano, con tutte le conseguenze che ne derivano.

A cura di Cultur-e
Addestramento IA non consentito: É assolutamente vietato l’utilizzo del contenuto di questa pubblicazione, in qualsiasi forma o modalità, per addestrare sistemi e piattaforme di intelligenza artificiale generativa. I contenuti sono coperti da copyright.
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