Rivoluzionare il modo in cui conserviamo e proteggiamo i dati. È partita da questa ambizione la sperimentazione di Microsoft Research, il braccio di ricerca e sviluppo del gigante di Redmond, che si propone di offrire la possibilità di memorizzare enormi quantità di dati su lastre di vetro in un’iniziativa futuristica denominata “Project Silica”. In caso di successo, potrebbero essere utilizzate per archiviare informazioni per migliaia di anni senza deterioramento alcuno.
Microsoft, il futuro della conservazione dei dati è nel vetro
Il Project Silica di Microsoft si basa sull'idea di utilizzare il vetro come mezzo per la conservazione dei dati a lungo termine tramite l'uso di pixel tridimensionali chiamati voxel. Metodi tradizionali come i dischi magnetici rotanti hanno una durata limitata e richiedono frequenti copie, aumentando il consumo di energia e i costi operativi.
Al contrario, le lastre di vetro delle dimensioni di un sottobicchiere sviluppate dalla divisione di R&D sono costruite per resistere migliaia di anni senza degradarsi. Ciò significa che i dati possono essere archiviati in modo sicuro ed efficiente per generazioni, un punto di svolta anche sostenibile nel mondo della conservazione delle informazioni.
La memorizzazione dei dati nel vetro è una procedura che si articola in quattro fasi. Si inizia con la scrittura dei dati utilizzando un laser a femtosecondi ultraveloce. Quindi, i dati vengono letti attraverso un microscopio controllato da computer, decodificati e archiviati in una libreria.
La libreria è passiva, senza bisogno di elettricità in nessuna delle unità di stoccaggio. Invece, i sistemi robotici gestiscono il processo di recupero dei dati, arrampicandosi sugli scaffali per prendere i dischi di vetro quando necessario.
La promessa di custodire terabyte di dati in sicurezza per millenni
In realtà, questo concetto non è del tutto nuovo. Già nel XIX secolo si utilizzavano lastre di vetro per conservare singoli negativi fotografici. Ciò che distingue Project Silica è la sua capacità di sfruttare il potenziale di un piccolo disco di vetro per archiviare diversi terabyte di dati per 10.000 anni.
Per farsi un’idea basti pensare che una singola piastra potrebbe memorizzare circa 3.500 film o 1,75 milioni di brani musicali. Inoltre, una volta scritti sul vetro, i dati non possono essere modificati, fornendo un ulteriore livello di sicurezza.
Gli esperti ritengono che potrebbero essere necessarie tre o quattro fasi di sviluppo prima che diventi commercialmente fattibile. Tuttavia, i vantaggi sono chiari: durabilità, sostenibilità ed efficienza dei costi. Le spese principali vengono sostenute durante le fasi iniziali in cui i dati vengono incorporati in questi robusti dischetti di vetro, ma i costi di manutenzione continua sono minimi.
Progetto Silica a Svalbard con il Gruppo Elire
Elire, gruppo di venture capital focalizzato sulla sostenibilità, sta collaborando con il team Project Silica di Microsoft Research per mettere questa tecnologia al servizio del “Global Music Vault” alle Svalbard, in Norvegia. Utilizzando lastre di vetro a base di silice, l'azienda mira a creare un archivio permanente che non solo resista agli impulsi elettromagnetici e alle temperature estreme, ma sia anche rispettoso dell'ambiente.
Questo deposito integrerà il Global Seed Vault e l’Arctic World Archive e fornirà un archivio completo per il patrimonio musicale, preservando opere classiche, successi moderni e composizioni indigene per le generazioni future.
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