In Breve (TL;DR)
- OpenAI ha lanciato Deep Research, una nuova funzione per ChatGPT che permette ricerche approfondite online, analizzando grandi quantità di dati e generando report dettagliati in pochi minuti.
- Attualmente disponibile solo per utenti con abbonamento Pro, Deep Research sarà presto esteso ai piani Plus e Team, posizionandosi come risposta alla crescente concorrenza di AI cinesi come DeepSeek e Qwen2.5 VL.
Il mondo dell’intelligenza artificiale è in fermento. Nelle scorse settimane dalla Cina sono arrivati nuovi strumenti altamente competitivi, DeepSeek e Qwen2.5 VL, assistenti AI che hanno molti punti in comune con ChatGPT, Gemini e Claude, ma con dei costi nettamente superiori. OpenAI ha immediatamente voluto dare una risposta agli ultimi lanci del settore, introducendo su ChatGPT una nuova portentosa funzionalità: si chiama Deep Research e promette di portare l’attività con l’intelligenza artificiale ad un livello superiore.
Deep Research non è una semplice funzionalità, ma un vero e proprio agente AI, in grado di analizzare una grande quantità di informazioni, lavorando al posto degli essere umani, e restituendo delle risposte complete, precise e quanto più possibile prive di errori.
Scopriamo come funziona Deep Research e quali sono i piani di Open AI per rispondere alla competitività di DeepSeek.
Cos’è Deep Research di OpenAI e come funziona
Deep Research è una funzionalità agentica che permette a ChatGPT di eseguire delle ricerche online su internet procedendo per fasi e analizzando una grande quantità di dati. In altre parole, svolge le operazioni che le persone eseguono quotidianamente online e che richiedono solitamente delle ore, permettendogli di risparmiare una gran quantità di tempo.
ChatGPT, infatti, riesce a restituire dei risultati completi basati su ricerche approfondite e complesse, in pochi minuti. È bene essere consapevoli, tuttavia, che il tempo di risposta è nettamente superiore al classico utilizzo di ChatGPT: potrebbero volerci dai 5 ai 30 minuti per ottenere ciò di cui si ha bisogno.
L’utente non deve far altro che fornire dei suggerimenti e delle richieste testuali. L’agente AI inizierà ad effettuare centinaia di ricerche online, individuando i risultati più utili e restituendo un rapporto completo. È in grado di analizzare anche diverse tipologie di documenti, reperiti online o forniti dall’utente, come immagini, fogli di calcolo, PDF e tanto altro ancora.
Per attivare la funzionalità occorre collegarsi a ChatGPT con il proprio account e attivare il pulsante Deep Research, presente, per chi è autorizzato a riceverlo, nella barra di digitazione dei messaggi e delle richieste. Tutti i passaggi effettuati per arrivare al risultato e le fonti utilizzate vengono mostrati in una barra laterale.
Dopo aver effettuato la richiesta, l’utente deve attendere il tempo di elaborazione del risultato. Nel frattempo, può portare avanti altre attività. Una volta terminato il processo, riceverà una notifica da ChatGPT.
Chi può utilizzare Deep Research
Deep Research è già in via di diffusione. OpenAI ha deciso di distribuire la funzionalità in prima battuta a tutti gli utenti che hanno sottoscritto un abbonamento Pro. Successivamente, sarà il turno di coloro che hanno optato per un piano d’abbonamento Plus e per le aziende che hanno scelto di sottoscrivere il piano Team.
In attesa di Deep Research, molti utenti possono sperimentare una nuova funzione: Avvia un ragionamento. Il pulsante è apparso a molti account (anche se per alcuni è sparito nel giro di poche ore) nella barra di digitazione e permette di ottenere dei risultati procedendo con dei ragionamenti a catena.
Per saperne di più: ChatGPT, cos'è l'intelligenza artificiale generativa