Sono diverse le novità e i miglioramenti che OpenAI ha presentato in occasione della prima conferenza dedicata agli sviluppatori nella giornata di lunedì 6 novembre. A rubare la scena del DevDayè stato sicuramente GPT-4 Turbo che, come si può facilmente intuire dal nome, non è altro che una versione perfezionata di quello che, almeno fino all’altro ieri, era noto come il modello più avanzato di intelligenza artificiale, GPT-4.
Fondamentalmente, a detta dell’azienda, la nuova generazione di GPT-4 dovrebbe essere più potente e più economica, attingendo ad una base di conoscenze più aggiornate. Ma scopriamo cosa offre GPT-4 Turbo e ripercorriamo in breve tutti gli annunci che hanno costellato la giornata.
Caratteristiche e prezzi di GPT-4 Turbo
GPT-4 Turbo si presenta come uno strumento di intelligenza artificiale generativa in grado di prevedere la probabilità che una parola si presenti all’interno di una frase sulla base del contesto semantico. Questo grazie alla fase di addestramento durante cui ha potuto imparare da una quantità enorme di dati dal web.
La nuova data limite, che per GPT-4 corrispondeva a settembre 2021, per la versione Turbo coincide con il mese di aprile 2023. Questo significa che dovrebbe essere in grado di rispondere con più accuratezza a domande concernenti eventi accaduti fino a quella data.
Nello specifico, GPT-4 Turbo offre una versione che si occupa di analizzare contenuti testuali e un’altra che invece è capace di comprendere anche le immagini. L’azienda ha riferito l’intenzione di rilasciare diffusamente entrambi i modelli nell’arco delle prossime settimane.
Parlando di prezzi, 1.000 token di input (che corrispondono a circa 750 parole), quelli che vengono dati in pasto al modello, costano 0,01 dollari. Mentre la stessa quantità di bit di testo grezzo di output, vale a dire quelli generati dal modello di AI, vengono 0,03 dollari.
Per quanto riguarda le immagini dipende dalla dimensione. Per fare un esempio, un’immagine di 1080x1080 pixel verrà a costare 0,00765 dollari. OpenAI ha dichiarato che la missione era ottimizzare le prestazioni per offrire GPT-4 Turbo a un prezzo fino a tre volte inferiore.
Ora si può creare un proprio GPT e metterlo in vetrina
L’annuncio forse più interessante del DevDay riguarda la possibilità per gli utenti di creare versioni personalizzate di ChatGPT per divertimento o produttività semplicemente tramite l’uso di prompt e quindi, senza la necessità di essere sviluppatori esperti.
Le aziende potranno sviluppare un bot AI per uso interno, attingendo alle conoscenze aziendali. Gli sviluppatori, invece, avranno la possibilità di connettere i GPT a database o fonti di conoscenza per importare informazioni dall’esterno.
Non finisce qui, perché OpenAI ha fatto sapere che intende consentire agli utenti di pubblicare questi bot AI all’interno di un marketplace, il GPT Store. Dapprima il via libera l’avranno le creazioni di costruttori certificati. E forse ai GPT più popolari, spetterà anche un compenso.
API Assistants e Code Interpreter al fianco degli sviluppatori
Un’altra novità riguarda l’API Assistants che consentirà agli sviluppatori di dare vita a veri e propri assistenti all’interno delle applicazioni che rispondono a istruzioni specifiche, possono reperire conoscenze dall’esterno e fare leva sugli strumenti generativi di OpenAI per assolvere ai compiti che gli vengono assegnati. Potrebbe essere un bot che analizza dati, assiste nel coding, oppure che organizza vacanze.
Tutto ciò è reso possibile da Code Interpreter, il tool che scrive ed esegue codice Python che alimenta l’API. Non è nuovo ai fan di ChatGPT. Infatti, era stato annunciato a marzo. Quello che può fare è generare grafici e tabelle ed elaborare file, consentendo agli assistenti creati con l’API di risolvere problemi di codice e matematica. Questi assistenti possono poi essere perfezionati con conoscenze esterne ai modelli di OpenAI, incorporando informazioni su prodotti o documenti propri di un’azienda.
Altri annunci dell’OpenAI DevDay
Dopo l’introduzione in ChatGPT e Bing Chat AI, ora DALL-E 3, l’AI del tipo text-to-image di OpenAI, è disponibile sotto forma di API e come la precedente versione, incorpora strumenti di moderazione per impedire agli utenti di farne un uso non appropriato. Ogni immagine generata costa 0,04 dollari. Presentata anche una nuova API text-to-speech disponibile in sei differenti voci a 0,015 dollari per 1.000 caratteri. Lanciata, infine, la next gen del modello di riconoscimento vocale Whisper large v3.
Sempre sul tema molto sentito del copyright, OpenAI ha lanciato un programma che protegge le aziende che utilizzano i suoi prodotti AI da rivendicazioni. Si chiama Copyright Shield e prevede che l’azienda sostenga le spese legali nel caso in cui i clienti che utilizzano la piattaforma per sviluppatori e ChatGPT Enterprise siano chiamati in causa per violazione della proprietà intellettuale.
Per saperne di più: ChatGPT, cos'è, come funziona, a cosa serve, come usarla gratis