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In Breve (TL;DR)
- Omi è un wearable AI che registra conversazioni e pianifica attività, con un’innovativa modalità di interfaccia cerebrale per eseguire comandi attraverso i pensieri.
- Previsto per il 2025, offre versioni consumer e per sviluppatori, ma solleva dubbi sulla privacy nonostante il controllo dei dati su piattaforma open source.
Omi è un nuovo dispositivo indossabile basato sull’intelligenza artificiale realizzato dalla startup di San Francisco Based Hardware.
Il device, mostrato in anteprima nel corso del CES 2025 arriverà ufficialmente sul mercato nelle prossime settimane e avrà il compito di “aumentare la produttività di chi lo indossa”. Ecco cosa sappiamo.
Cos’è Omi e come funziona
Omi è un wearable e può essere indossato come una collana con l’utente che dovrà richiamare le sue funzioni tramite comandi vocali.
Al contrario di altri prodotti visti nei mesi passati, come Humane AI PIN arrivato sul mercato con l’intenzione di “sostituire lo smartphone”, il nuovo Omi può essere immaginato come un prodotto complementare al telefono che ha il compito di aumentare la produttività di chi lo indossa.
Stando alle dichiarazioni di Based Hardware, questo dispositivo è in grado di rispondere alle domande degli utenti, riassumere le loro conversazioni, creare liste di cose da fare e aiutare le persone a pianificare la propria giornata. Questo strumento può addirittura dare suggerimenti in piena autonomia partendo, appunto, dalle cose dette.
Per fare tutto questo, Omi è in costante ascolto di ciò che dice la persona che lo indossa e registra e gestisce le varie conversazioni utilizzando GPT-4o.
Questo, in realtà, ha già sollevato parecchi dubbi rispetto alla privacy ma l’azienda produttrice ha subito rassicurato tutti dicendo che questo strumento utilizza una piattaforma open source in cui gli utenti possono vedere dove vanno i loro dati o scegliere di archiviarli localmente, mantenendone comunque il pieno controllo.
Sempre tramite questa piattaforma gli sviluppatori possono creare le proprie applicazioni, al momento dovrebbero esserci più di 250 tool già pronti all’uso, numero che chiaramente è destinato a crescere in base al successo di Omi.
Abbiamo detto in apertura che il device può essere attivato tramite comandi vocali ma c’è anche un modo “alternativo” per utilizzarlo: attaccarlo alla testa e immaginarlo come una specie di '"interfaccia cerebrale".
Questa seconda modalità di funzionamento è curiosa e dovrebbe permettere (con tutti i limiti del caso) di leggere i “pensieri dell’utente”; al momento non è chiaro se questa cosa funzioni o meno ma l’obiettivo della startup è cercare di attivare il device senza comandi vocali ma solo “pensando ciò di cui si ha bisogno”.
C’è un video dimostrativo dove si vede Nik Shevchenko, fondatore di Based Hardware, indossare sulle tempie il suo dispositivo e chiudere gli occhi, “pensando intensamente” al comando da impartire a device che, almeno in questa clip, viene eseguito come da manuale.
Tuttavia, si tratta comunque di un video promozionale e nessuno ha ancora avuto modo di provare Omi all’atto pratico perciò, almeno per ora, un po’ di sano scetticismo è d’obbligo.
Quando arriva Omi
Stando alle dichiarazioni di Based Hardware, Omi sarà disponibile in due versioni: una versione consumer che ha un costo di 89 dollari, già disponibile in preordine e in consegna nel secondo trimestre del 2025 e un modello per gli sviluppatori, già disponibile e dal costo di 70 dollari.
Naturalmente non si fa alcun riferimento all’eventuale vendita al di fuori degli USA e, con buone possibilità, ci sarà da attendere ancora parecchio prima che questo device arrivi da noi, ammesso e non concesso che il progetto abbia successo e tutto funzioni come dovrebbe.
Per saperne di più:
