Semplificare lo sviluppo di prodotti di intelligenza artificiale affidabili e trasparenti. È questa la vision di Mozilla.ai che si propone come una startup e community indipendente votata alla creazione di un ecosistema per l’IA etica e aperta.
Ambizione che ricalca la filosofia con cui Mozilla Foundation si è contrapposta in passato, con il browser open source Firefox, alle logiche di mercato, competizione e business legate alle ricerche su Internet per mettere al centro l’utente. E che ora si scaglia contro Microsoft Bing, il motore di ricerca potenziato dall’IA di Chat GPT, e il rivale Google Bard.
Per ora quello che sappiamo è che stanzierà 30 milioni di dollari per Mozilla.ai il cui obiettivo iniziale sarà quello di sviluppare strumenti per integrare sicurezza e trasparenza nel cuore dei sistemi di raccomandazione e delle tecnologie di generative AI.
Intelligenza artificiale: lo status quo deve cambiare
Come Netscape nel 1994 e iPhone nel 2007, oggi a calamitare l’attenzione sono proprio gli strumenti di IA generativa come DALL-E integrato in Bing e il modello linguistico GPT-4 che ridefiniscono totalmente i termini e le modalità della comunicazione, della creatività e della società in generale.
Nel mentre, strumenti di IA piuttosto datati, come i motori di raccomandazione che alimentano YouTube, TikTok e altre app social, stanno diventando più potenti.
Oltre allo scontato entusiasmo, questa ondata di IA porta con sé un senso di apprensione rispetto non solo a ciò che è possibile fare e come se ne può trarre vantaggio, ma anche cosa potrebbe andare storto e come possiamo affrontarlo. Mozilla si interroga su ciò già da tempo e ha iniziato a delineare una visione per un’IA affidabile e responsabile, mobilitando la sua community per documentare ciò che non funziona e investendo in startup che si stanno impegnando in questa direzione.
Secondo Mozilla, infatti, l’IA ha un enorme potenziale per arricchire la vita delle persone, ma per farlo deve necessariamente mettere l’essere umano e i suoi interessi al centro, dando priorità massima a principi di trasparenza e responsabilità. Questa è una svolta che offre una concreta possibilità di costruire una tecnologia con valori diversi, nuovi incentivi e un modello di proprietà migliorato.
Da un lato, ci sono fondatori, ingegneri, scienziati, designer, artisti e attivisti che stanno sviluppando tecnologie AI open source, sperimentando nuovi approcci all’auditing e cercando di capire come costruire la “fiducia” nell’IA. Dall’altro le Big Tech, che hanno più potere e influenza, ma sono distanti anni luce da questa prospettiva.
La scommessa di Mozilla.ai: intelligenza artificiale etica e aperta
L’intenzione di Mozilla è ribaltare questa situazione ed è per questo che ha annunciato Mozilla.ai: uno spazio al di fuori delle big tech e del mondo accademico per riunire fondatori, sviluppatori, scienziati, product manager e builder che condividono la visione dell’organizzazione. Lavorando collettivamente, queste persone possono contrapporsi allo status quo e creare un ecosistema di intelligenza artificiale indipendente, decentralizzato e affidabile.
Alla guida della nuova società: il Managing Director Moez Draief che ha trascorso oltre un decennio a lavorare sulle applicazioni pratiche dell’IA all’avanguardia come accademico all’Imperial College e all’LSE e come chief scientist nel settore. Tra gli altri membri per ora conosciamo i nomi di: Karim Lakhani di Harvard, Navrina Singh di Credo e Mark Surman della Mozilla Foundation.