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Il gigante della tecnologia Meta ha deciso di abbandonare le sue ambizioni di realtà virtuale di fascia alta e sospendere lo sviluppo del suo tanto atteso sequel con Quest Pro 2. Secondo alcune fonti, all'inizio dell'anno, la società avrebbe detto ai suoi fornitori che non avrebbe avuto bisogno di nuovi componenti per Quest Pro. Inoltre Goertek, il produttore del visore, ha affermato che costruirà unità solo fino a quando le forniture saranno disponibili.
Nel frattempo, Meta sembra spostare la sua attenzione verso visori più convenienti e correggere il tiro di alcuni dei suoi progetti. Con il recente annuncio di Meta Quest 3 e dei suoi piani per competere con Twitter grazie a Threads, è evidente che ha molto da offrire. Tuttavia, questa mossa solleva interrogativi sulle decisioni strategiche dell'azienda e sulla sua capacità di accontentare l'esigentemercato della realtà mista.
La caduta prematura di Quest Pro
Il Meta Quest Pro, lanciato lo scorso ottobre, è stato commercializzato come un visore VR/AR di livello professionale piuttosto che come un dispositivo di gioco. Nonostante l'elevata attesa da parte della comunità della realtà mista, è stato oggetto di critiche immediate per i suoi difetti.
Gli utenti si sono lamentati del peso elevato, della vestibilità scomoda e della piattaforma software scadente, il che ha portato a recensioni deludenti. A peggiorare le cose, il prezzo iniziale di $ 1.500 che ha suscitato indignazione tra i potenziali consumatori, costringendo Meta a ridurlo a $ 1.000. L'incapacità di Meta di fornire un prodotto di rispetto, combinato con il prezzo esorbitante, ha inviato un messaggio chiaro sia ai consumatori che alle big tech.
Meta abbandona Quest Pro 2 e prepara il Quest 3
The Information e The Verge hanno svelato che Meta ha deciso di interrompere anche lo sviluppo di Quest Pro 2, il successore dello sfortunato Quest Pro. La società starebbe lavorando a un Quest Pro 2 in collaborazione con Codec Avatars, un progetto di ricerca di lunga data dell'azienda. L'obiettivo è raggiungere una telepresenza spaziale fotorealistica, ma il debutto è previsto dopo il 2024.
Mentre Meta chiude il capitolo sulle sue iniziative VR di fascia alta, concentra i suoi sforzi nel lancio di Meta Quest 3, previsto per l'uscita nell'autunno del 2023. Questo visore di nuova generazione promette miglioramenti decisivi rispetto al suo predecessore (il Quest 2) tra cui lenti più sottili, risoluzione più elevata, un potente processore e funzionalità di realtà mista. Con il focus sulla convenienza, Meta spera di riconquistare l'interesse dei consumatori che hanno evitato il costoso Quest Pro.
Problemi anche per gli occhiali AR Artemis
Meta è costretta ad affrontare battute d'arresto anche con il progetto di occhiali AR, Artemis. Originariamente progettati per presentare nuovi display di fascia alta, gli occhiali ora si affideranno alla vecchia tecnologia Liquid Crystal on Silicon (LCoS). Questo downgrade si traduce in una mancanza di luminosità, fattore essenziale affinché gli occhiali AR funzionino efficacemente in ambienti luminosi.
Inoltre, la riduzione del campo visivo dai 70 gradi inizialmente previsti a 50 gradi è un altro colpo basso per le ambizioni AR di Meta. La rimozione del sensore lidar dal disco wireless che accompagna gli occhiali ostacola ulteriormente la capacità del dispositivo di interagire senza problemi con il mondo digitale.
Man mano che il mercato si evolve e la concorrenza si intensifica, Meta deve considerare attentamente le proprie strategie e concentrarsi su innovazione, esperienza utente e convenienza. Resta da vedere se potrà riprendersi e rivendicare la sua posizione nel mercato VR/AR di alta gamma. Per ora, il futuro di Meta in questo spazio è in bilico, subordinato al successo dei suoi imminenti sforzi e alla sua capacità di imparare dai suoi errori passati.
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