Come ben noto VPN è l’acronimo di Virtual Private Network che si può tradurre letteralmente con Rete Privata Virtuale.
Una VPN, quindi, consente di connettersi a un “corridoio” sicuro, da qualsiasi posizione remota, garantendo comunque elevati protocolli di sicurezza. Tali caratteristiche rendono questa la soluzione ideale sia per le grandi aziende che vogliono proteggere i loro dati personali e sia per gli utenti più attenti alla privacy.
Chiaramente è possibile utilizzare una VPN con qualsiasi dispositivo, incluso un PC Linux a prescindere dalla distribuzione in uso.
In questo senso, coniugando le imponenti misure di sicurezza di un software open source a quelle, appunto di una Rete Privata Virtuale, si garantisce un ulteriore livello di protezione a prescindere dal fatto che si scelga una VPN gratuita o un servizio a pagamento (che naturalmente offrirà un pacchetto di funzioni più completo).
Scopriamo allora come configurare una VPN su Linux.
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1. Installare e configurare una VPN tramite l’app del provider
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Installare e configurare la VPN tramite l’applicazione del provider scelto per il servizio, è la soluzione più semplice per riuscire nell’impresa anche perché le principali aziende fornitrici di VPN (gratis o a pagamento) hanno già pronti i diversi pacchetti compatibili per ogni distribuzione di Linux.
Per prima cosa, quindi, bisogna andare sul sito del fornitore e scaricare il pacchetto dedicato alla propria distro.
Fatto questo bisogna aprire il terminale e andare nella cartella dove è stato scaricato il programma e renderlo eseguibile.
A questo punto, dal terminale si può avviare l’installer con codice sudo ./[nome del file scaricato] in caso di un’estensione come .sh o .run oppure sudo apt install [nome del file scaricato] per un .deb.
A fine dell’installazione non resta che accedere con le credenziali del proprio account e iniziare a utilizzare la propria VPS su Linux.
Appare chiaro che passando dall’applicazione ufficiale del proprio provider non ci sarà bisogno di inserire manualmente le singole impostazioni e la procedura sarà completamente automatizzata.
Importante ricordare che questi passaggi appena illustrati potrebbero variare leggermente a seconda del proprio provider VPN o della propria distribuzione di Linux.
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2. Installare una VPN su Linux con il gestore di rete
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Naturalmente, è possibile anche installare una VPN su Linux passando dal gestore di rete presente all’interno del sistema operativo.
Bisogna ricordare, però, che questa opzione può risultare piuttosto ostica per chi non ha affinità con questo sistema operativo e, quindi, per i principianti il consiglio è sempre quello di utilizzare l'app ufficiale.
Per configurare una VPN su Linux utilizzando il gestore di rete bisogna aprire il centro connessioni e fare clic sul segno +.
A questo punto bisogna scegliere il proprio protocollo VPN preferito e inserire le informazioni inviate dal fornitore del servizio alla sottoscrizione dell’abbonamento.
Adesso è possibile modificare i diversi campi tra cui il nome della connessione (anche se è consigliabile lasciare quella del proprio provider), il tipo di connessione, la password per l’accesso e così via.
Generalmente anche in questo caso è opportuno attenersi alle indicazioni rilasciate dal fornitore del servizio e inserire i dati forniti senza effettuare cambiamenti che potrebbero influenzare negativamente le performance della connessione.
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3. Principali vantaggi delle VPN
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Sono molti i vantaggi di utilizzare una VPN e, come detto in apertura, sono apprezzabili soprattutto dalle aziende che possono in questo modo beneficiare di una connettività a livello globale sicura per tutti gli utenti che la utilizzano.
Chiaramente, una VPN è la soluzione ideale anche per i privati cittadini che potranno essere sicuri di utilizzare una connessione sicura e attenta alla privacy.
I sofisticati protocolli crittografici di questa soluzione garantiscono rigidi sistemi di sicurezza che annullano il rischio di attacchi hacker, limitano la circolazione di spam e riducono drasticamente anche la possibilità che persone esterne abbiano accesso ai dati personali che passano in rete.
Tuttavia, andando oltre il “semplice” discorso sulla sicurezza questo sistema consente anche di “aggirare” le limitazioni geografiche, permettendo all’utente di accedere a siti e contenuti che potrebbero non essere disponibili nel suo paese di residenza, come alcuni video sulle piattaforme di streaming, ad esempio.
Inoltre una rete VPN potrebbe garantire anche una velocità di connessione maggiore, proprio perché questo tipo di servizio permette un accesso al web senza limitazioni, offrendo dunque una connessione più fluida e veloce.
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4. Come scegliere un servizio di VPN
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Sono molte le caratteristiche da tenere in considerazione quando si sceglie un servizio per la VPN.
In molti, ad esempio, optano per una soluzione gratuita piuttosto che sceglierne una in abbonamento. In questo caso, però, bisogna pensare che ci saranno delle “limitazioni” e non si avrà a disposizione un servizio completamente free, perché le aziende avranno bisogno di coprire le spese di gestione e potrebbero, quindi, utilizzare degli annunci pubblicitari o magari vendere i dati di navigazione degli utenti (previo consenso informativo) a terze parti.
Oltretutto una VPN gratuita potrebbe garantire performance peggiori e meno funzionalità rispetto a un servizio a pagamento.
Un’altra caratteristica da non sottovalutare quando si sceglie un servizio del genere è l’affidabilità del fornitore. Non tutti gli attori del settore danno le stesse garanzie ai propri utenti, soprattutto in termini di Privacy e sicurezza.
Per questo motivo è sempre meglio optare per un fornitore conosciuto che, pur pagando un prezzo leggermente più alto, garantirà un servizio migliore.
Un altro dettaglio da non trascurare quando si sceglie un servizio di VPN è il paese di appartenenza del fornitore del servizio.
Non è raro, infatti, che per i fornitori stranieri ci sia un sistema legislativo diverso rispetto all’Italia e spesso meno severo quando si parla di privacy online.
Per questo motivo è importante sapere da quale paese proviene la propria VPN e conoscere, ovviamente, il sistema normativo a cui fa riferimento.
Allo stesso modo è anche importante conoscere l’ubicazione dei server in uso. In questo senso è opportuno optare per un fornitore che più server in giro per il mondo così da avere un maggiore controllo sulla gestione del servizio offerto.
Per saperne di più: Linux, caratteristiche e distribuzioni