ChatGPT è uno dei tool basati sull’intelligenza artificiale più versatili ed efficienti di sempre, che garantisce agli utenti prestazioni e tante funzionalità adatte a qualsiasi contesto.
Tuttavia, ci sono una serie di specifiche che non tutti conoscono che possono espandere ulteriormente le potenzialità di questo chatbot. Scopriamo di cosa si tratta.
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1. Condividere ed esportare le chat
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Non tutti sanno che è possibile salvare le proprie conversazioni con ChatGPT o condividerle con altri utenti in modo semplice e veloce.
Per condividere la chat con qualcuno basta fare clic sull'icona per la condivisione posta in alto a destra e selezionare una delle varie modalità di condivisione.
Per esportare, invece, la conversazione basta fare clic sul nome dell’account in uso e selezionare l’opzione Impostazioni e beta.
Qui, andando nella sezione Controlli dati, sarà presente la funzione per esportare i propri dati. Tuttavia è bene ricordare che prima di procedere con l’operazione bisognerà inviare una richiesta a ChatGPT,
Confermata l'esportazione, l’utente rivedere al proprio indirizzo associato a ChatGPT un'e-mail con tutti i dati richiesti.
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2. Personalizzare le risposte
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Per personalizzare le risposte di ChatGPT bisogna fare clic sul nome del proprio account e andare su Istruzioni personalizzate.
In questa sezione è possibile fornire al chabot un set di informazioni personali ed è anche possibile specificare come deve formulare le proprie risposte, indicando all’AI che tipo di struttura utilizzare, il tone of voice, la lunghezza del testo e molto altro.
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3. Parlare in lingue diverse
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Per impostazione predefinita, ChatGPT comunica con gli utenti nella propria lingua di rifermento ma, chiaramente, è un’impostazione che si può personalizzare, chiedendo semplicemente al chatbot di parlare in una lingua diversa.
La cosa può essere “temporanea” e quindi applicata a una singola chat, oppure definitiva (ma comunque cambiabile in ogni momento), con tutte le varie conversazioni che avverranno nella lingua indicata.
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4. Abilitare la ricerca sul web
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ChatGPT è stato addestrato sui dati recenti, ma comunque che fanno riferimento agli avvenimenti accaduti fino ad aprile 2023.
Per migliorare l’efficienza del chatbot, però. Si può utilizzare la funzione di ricerca web per accedere alle informazioni più recenti.
Per farlo si utilizza Bing e attivando questa modalità l’elaborazione delle risposte potrebbe richiedere tempi leggermente più lunghi (anche se comunque davvero trascurabili).
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5. Funzioni di Python
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Le funzioni dedicate a Python, consentono a ChatGPT di aiutare i programmatori con le varie linee di codice, con il chatbot che può controllare l’effettiva correttezza di quanto scritto e analizzare eventuali errori.
Inoltre, per imparare a programmare con questo linguaggio di programmazione è anche possibile chiedere al tool di mostrare alcune porzionidi codice e di spiegarne il funzionamento.
Chiaramente, anche in questo caso ChatGPT può commettere degli errori durante l'analisi, perciò va utilizzato con le dovute accortezze e la piena consapevolezza che non si tratta di un sistema infallibile.
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6. ChatGPT e i giochi
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Non tutti lo sanno ma ChatGPT non è solo per uso professionale e, anzi, è possibile anche giocare con il chatbot utilizzando come un semplice passatempo.
Tra le varie possibilità d disposizione c’è Tris, col il tool che creerà un modello numerato, assegnando ai giocatori una lettera (X oppure O, come i classici segni del gioco) da inserire nello schema utilizzando esclusivamente i comandi testuali.
Tra le altre possibilità anche il gioco dell'impiccato, con il chatbot che “penserà” a una parola e l’utente non dovrà fare altro che provare a indovinare le lettere la compongono.
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7. Rinunciare all'utilizzo dei propri dati
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OpenAI ha più volte confermato che ChatGPT “memorizza” le conversazioni con gli utenti per migliorarsi e affinare le proprie capacità.
Tuttavia è possibile impedire la cosa, disattivando la relativa opzione dalle impostazioni del chatbot.
Per farlo basta fare clic sul nome del proprio profilo nell'angolo in basso a sinistra, andare su Impostazioni e beta, poi alla sezione Controlli dati e disattivare l'impostazione relativa alla Cronologia chat e formazione.
Fatto questo i propri dati personali non verranno più utilizzati nella formazione di ChatGPT; tuttavia, è bene ricordare, che in questo modo anche la cronologia delle chat sarà disabilitata.
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8. Analisi di un testo
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Per analizzare un qualsiasi testo è possibile chiedere aiuto a ChatGPT; per farlo basta copiare e incollare nella chat il brano da analizzare e lasciare che il chatbot faccia il resto.
Chiaramente, la valutazione avviene partendo dal set di dati su cui è stato addestrato il modello che non è in grado di fare un’analisi critica in prima persona ma si affida alle informazioni in suo possesso.
L’analisi comunque può essere personalizzata dall’utente che può richiedere più o meno informazioni al riguardo, un maggior impegno verso parti specifiche di testo e molto altro.
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9. Utilizzare ChatGPT nel proprio software
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OpeAI offre le chiavi API di ChatGPT agli utenti premium in modo che possano utilizzare il chatbot all’interno dei loro software.
Per farlo bisogna accedere al proprio account OpenAI e andare su Chiavi API, qui bisogna cliccare su Crea nuova chiave segreta, rinominarla e copiarla.
Ora non resta che integrare la chiave nel proprio software, preparandolo a ricevere questa funzionalità e, ovviamente, impostando la funzione che andrà a svolgere la API.
Bisogna infine ricordare che per utilizzare l'API di ChatGPT nel proprio tool, OpenAI chiede il pagamento di 0,002 dollari per 1.000 token generati. Una cifra irrisoria, certo, ma tutto dipende da quanti utilizzi si prevedono del software in questione.
Per saperne di più: ChatGPT, cos'è, come funziona, a cosa serve, come usarla gratis