Intelligenza artificiale e parental control oggi sono tecnologie molto più vicine di quanto non si potrebbe immaginare. Secondo diversi esperti del settore, l’intelligenza artificiale sarà sempre più protagonista nelle attività sul web dell’utente.
L’idea è che i diversi tool AI sostituiranno di fatto i motori di ricerca tradizionali, fino a diventare il mezzo principale attraverso cui accedere a Internet. Con la possibilità di filtrare automaticamente i tanti contenuti inadatti al pubblico più giovane, senza però far sentire la pressione di un “controllo” inteso nel suo senso più tradizionale.
Questo scenario, apparentemente fantascientifico, in realtà è già a disposizione dell’utente attraverso app come Angel: un’assistente AI, pensato espressamente per accompagnare i bambini dai 5 ai 12 anni di età durante le loro attività sul web.
L’intelligenza artificiale incontra il parental control
Angel AI è uno strumento di intelligenza artificiale che potrebbe rivoluzionare la concezione tradizionale di parental control. L’obiettivo di questa app è infatti costruire un Internet interamente attorno ai bambini e ai loro bisogni.
Questo significa limitare l’accesso a contenuti potenzialmente pericolosi, ma non solo. Angel AI interagisce costantemente con i genitori e può bloccare o sbloccare argomenti sulla base delle loro indicazioni.
Parallelamente porta avanti il dialogo con i suoi piccoli utenti: interpretando il senso delle loro domande e rispondendo in maniera adeguata anche se pongono questioni complesse come quelle legate alla loro intelligenza o il loro aspetto fisico.
I giovanissimi utenti possono interagire con Angel AI come farebbero con un qualsiasi altro chatbot di intelligenza artificiale. Il tool analizza le loro richieste e offre loro un’esperienza adatta tanto ai loro interessi quanto alla loro età.
Come funziona Angel AI
Il sistema di sicurezza a tre livelli di Angel AI verifica che la richiesta dell’utente sia adatta alla sua età, che viene indicata durante la prima fase di configurazione del profilo.
Ma non solo. I genitori ricevono delle notifiche in tempo reale nel caso in cui i bambini facciano richieste specifiche: ad esempio quelle che potrebbero dare il La a un momento genitoriale di qualità.
Angel AI è dunque pensata per “farsi da parte” nel momento in cui ritiene più opportuno che sia il genitore (o chi per lui) a confrontarsi col bambino sul singolo argomento.
Al tempo stesso l’app è perfettamente preparata a rispondere anche nel caso in cui riceva domande complesse. Ad esempio quelle che tirano in ballo la sicurezza in sé stessi.
Inoltre i genitori possono bloccare o sbloccare gli argomenti su cui Angel AI interverrà. In questo modo accompagnano il percorso di crescita e consapevolezza dei figli, senza però porre loro dei limiti evidenti.
In questo modo Angel AI promette di creare un’esperienza di Internet interamente incentrata sulle esigenze e la libertà dei bambini. E che però, al tempo stesso, garantisca la loro sicurezza online.
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