La ricarica veloce è diventata una delle funzionalità più apprezzate e più richieste dagli utenti e, nonostante sia (per ora) destinata quasi esclusivamente smartphone di fascia medio-alta, sempre più produttori stanno cercando di implementare tali tecnologie anche sui device più economici.
Tuttavia, nonostante questo grande successo, le sempre maggiori velocità di ricarica hanno iniziato a destare qualche preoccupazione, soprattutto per quanto riguarda la salute della batteria che, a lungo andare, potrebbe risentire di tutta questa potenza e deteriorarsi prima del previsto. Scopriamo di più al riguardo.
Come funziona la ricarica veloce
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La ricarica veloce, come dice il nome stesso, è una tecnologia che permette a specifici caricatori di erogare una maggiore quantità di energia in un tempo più breve, rispetto alla ricarica standard
Si tratta di un processo che si articola in tre fasi principali: la fase di corrente costante, durante la quale viene erogata alla batteria la massima corrente possibile, permettendo di raggiungere rapidamente una percentuale di carica elevata.
La seconda fase è quella di tensione costante, superata una certa soglia, la corrente viene ridotta, mentre la tensione rimane costante così da evitare di sovraccaricare la batteria ed evitare bruschi innalzamenti di temperatura del componente.
La fase finale di chiama trickle charging, qui la carica viene ulteriormente rallentata per riempire gradualmente la batteria senza rischiare di danneggiare il componente.
La ricarica veloce danneggia la batteria
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Prima di rispondere a questa domanda bisogna fare una dovuta premessa e prendere in considerazione due elementi chiave del discorso: il calore generato e il ciclo di vita delle batterie.
Il calore è uno dei principali fattori che influenzano la durata delle batterie agli ioni di litio, che sono al momento quelle più diffuse sugli smartphone.
Quando si utilizza la ricarica rapida, soprattutto durante la fase di corrente costante, viene generata una quantità decisamente impostante di calore e, come ben noto, il surriscaldamento del componente può danneggiare le celle della batteria, riducendone la capacità.
Tuttavia, i moderni sistemi di gestione della batteria, chiamati anche Battery Management Systems, sono progettati per monitorare costantemente la temperatura durante il processo di ricarica e quando viene rilevato un calore eccessivo il sistema, in totale autonomia, riduce la velocità di ricarica per evitare danni.
La ricarica veloce è sviluppata appositamente per migliorare la velocità di ricarica senza danneggiare la batteria che, tuttavia, è suscettibile ad altri tipi di danneggiamenti
Inoltre, i moderni caricabatterie veloci sono progettati con sofisticati meccanismi di dissipazione del calore, come ventole integrate, oppure utilizzano algoritmi che modulano la potenza in base alle condizioni termiche.
Prendendo sempre come esempio le batterie agli ioni di litio, bisogna sapere che queste hanno un ciclo di vita limitato, generalmente compreso tra 300 e 500 cicli di ricarica completi prima di iniziare a deteriorarsi e a perdere capacità.
Questo processo è inevitabile, e non dipende assolutamente dalla ricarica veloce.
Tuttavia, alcuni studi hanno dimostrato che la ricarica rapida può accelerare leggermente l'usura della batteria, soprattutto se utilizzata frequentemente, perché questo sistema di ricarica sottopone la batteria a uno stress maggiore.
Miti da sfatare sulla ricarica veloce
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Ci sono, ovviamente, alcuni miti da sfatare sulla ricarica rapida, il primo è che questo sistema è sempre danno.
Diciamo che è vero in parte ma, come già detto, le moderne tecnologie sono progettate per ridurre al minimo l'impatto negativo sulla batteria dello smartphone, perciò possiamo dire che si tratta di un dato vero ma sul lungo (o lunghissimo periodo) e che dipende anche dal normale stato di usura della batteria.
Il secondo mito riguarda l’utilizzo di caricabatterie non originali che potrebbe rovinare la batteria.
Anche qui, si tratta di una falsa credenza e non tutti i caricabatterie non originali sono dannosi, ma è importante prima di procedere con l’acquisto di assicurarsi che siano compatibili con il proprio dispositivo e che rispettino gli standard di sicurezza.
Prima di comprare un caricatore veloce o lento che sia è sempre bene rivolgersi a produttori affidabili, così da non esporre il proprio device ad alcun rischio
In questo senso, quindi, vanno bene i caricatori di terze parti ma prodotti da brand affidabili e certificati.
Caricabatterie di bassa qualità o non certificati potrebbero non gestire correttamente il flusso di corrente, aumentando il rischio di surriscaldamento e danni alla batteria.
L’ultimo mito da sfatare riguarda una tendenza che in molti hanno, quella di lasciare lo smartphone in carica tutta la notte che, secondo alcuni, potrebbe danneggiarlo.
Anche qui, si tratta solo di una leggenda anche perché la maggior parte degli smartphone moderni interrompe automaticamente la carica quando la batteria raggiunge il 100%, grazie a sistemi di gestione integrati
Come preservare la salute della batteria
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A questo punto, anche se abbiamo appena sfatato i miti sulla ricarica rapida è bene tenere a mente alcune precauzioni che possono contribuire a mantenere in salute la batteria dello smartphone.
Il primo è usare la ricarica veloce solo quando necessario e se non c’è fretta, è consigliabile optare per un caricabatterie standard che riduce lo stress sul componente.
Poi è consigliabile evitare di usare il telefono durante la ricarica, così da non far aumentare ulteriormente la temperatura del device e accelerare l'usura della batteria.
Utile anche non far surriscaldare il dispositivo e se durante la ricarica il telefono si scalda molto è utile rimuovere eventuali custodie oppure cambiare caricatore.
Infine è consigliabile ricaricare il device sempre tra il 20% e l’80%, evitando di farlo scaricare completamente, così da preservare la salute la batteria che ogni volta non dovrà arrivare a 0 al 100%.
Per saperne di più: La guida completa agli smartphone