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Tra le tecnologie più controverse legate all’intelligenza artificiale, ci sono sicuramente quelle legate al rilevamento dei volti.
Un discorso ancora tutto da regolamentare con diversi paesi nel mondo che vorrebbero utilizzare questo sistema nella lotta al crimine, per identificare potenziali malintenzionati attraverso una fittissima rete di telecamere sparse in ogni angolo delle città.
Nel Regno Unito, però, tale tecnologia potrebbe essere relegata a utilizzi più “modesti” e, secondo le prime indiscrezioni che provengono da oltremanica, il Governo sarebbe intenzionato di sfruttare il sistema per impedire ai minori di accedere ai siti pornografici. Scopriamo di più al riguardo
L’AI e la lotta alla pornografia per i minorenni
Secondo l’Online Safety Act, il documento che regola l’utilizzo del web, il riconoscimento del volto tramite AI potrebbe rappresentare un’ulteriore “garanzia” per i più giovani che si vedrebbero preclusi gli accessi a siti e applicazioni considerate non adatte alla loro età.
Primi fra tutti, chiaramente, i siti porno che sono diventati così comuni da rappresentare un problema molto importante per chi naviga sul web, anche per chi sta facendo tutt’altro.
Secondo Ofcom, l’ente regolatore delle comunicazioni in UK, i nuovi strumenti per il controllo dell’età sono ancora work in progress, ma dovrebbero diventare operativi entro l’inizio del 2025, con una tecnologia di riconoscimento facciale molto più efficiente che dovrebbe (e il condizionale è ancora d’obbligo) tenere lontani i minori dai “pericoli del web”.
Dall’altro lato, i siti per adulti sarebbero anche più tutelati e otterrebbero un controllo degli accessi molto più stringente e, soprattutto, che non si limiti a un semplice “sei maggiorenne?”.
Al momento, comunque, il modello è ancora da perfezionare e comprende una scansione del volto che dovrebbe individuare precisamente l’età degli utenti e, se considerati troppo giovani, provvedere a un secondo controllo tramite “metodi alternativi”, probabilmente attraverso la condivisione del documento d’identità o di un selfie.
Cosa cambierà per gli utenti
Ma se con l’introduzione del riconoscimento facciale tramite intelligenza artificiale, i più giovani saranno “al sicuro dai pericoli del web”, da un altro punto di vista questo sistema potrebbe avere ancora diversi punti oscuri.
Una delle maggiori preoccupazioni, infatti, riguarda la privacy e la condivisione di dati personali con il riconoscimento facciale che, per ovvie ragioni, è ritenuta una delle informazioni più sensibili in assoluto.
In tal senso, infatti, il furto di questo tipo di indicazioni potrebbe avere ripercussioni catastrofiche sul web ed è un’eventualità che bisogna evitare a tutti i costi.
Al momento non c’è ancora una risposta a questa incognita ma l’Ofcom continuerà ad aggiornare le linee guida sul progetto e prima dell’attivazione del “servizio” potrebbero arrivare soluzioni più concrete, magari sfruttando sistemi di identificazione on-device, che non hanno bisogno, quindi, di condividere dati sul web.
Tuttavia la segreta speranza dell’ente è che, da una parte, i siti per adulti e applicazioni vietate trovino essi stessi metodi più efficienti per proteggere la privacy dei propri utenti, magari come incentivo a non rinunciare al traffico sulle loro pagine che potrebbe subire un calo importante che, sicuramente, non gioverebbe all’economia.
Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi
