L’intelligenza artificiale sta diventando sempre più predominante in tutti i settori produttivi e non stupisce, dunque, che al fianco di questi potenti strumenti stiano nascendo delle figure pronte a “indirizzarli” e a renderli più efficaci.
Non sono rari nemmeno gli esperti del settore che utilizzano l’AI per il proprio lavoro, specializzandosi in determinate dinamiche e compiti specifici per comprendere meglio questa tecnologia, interfacciarsi con essa e farne un uso virtuoso quando serve.
Insomma, se da un lato lo spauracchio dell’AI che “ruba posti di lavoro all’uomo” comincia a fare davvero paura, dall’altro è innegabile che come ogni altra tecnologia anche questo sistema possa generare nuove idee e nuove figure professionali che nei prossimi anni diventeranno sempre più richieste. Scopriamo di più al riguardo.
Prompt engineer
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Un prompt engineer ha il compito di “parlare” con l’intelligenza artificiale, instaurare un canale comunicativo e valutarne la qualità delle risposte.
In poche parole, quindi, questa figura ha una conoscenza a 360° dell’AI, della sua struttura neurale, dei modelli utilizzati per l’addestramento e sfrutta questa sua conoscenza per “sperimentare” nuove modalità comunicative, valutando appunto la qualità di questo dialogo e delle risposte fornire.
Un prompt engineer si occupa di valutare l’efficienza dell’intelligenza artificiale, esaminando le risposte e i modelli di addestramento utilizzati nello sviluppo dei tool
Un professionista del genere si può consultare sia nella fase di test di un chatbot e sia quando il tool è già online e bisogna verificarne il funzionamento e i comportamenti, valutando attentamente possibili pregiudizi e “allucinazioni” ma, soprattutto, quanto esso si attiene alle regole imposte dal suo creatore.
Oppure un prompt engineer può anche lavorare in autonomia e verificare l’efficienza di un chatbot AI e offrire allo sviluppatore i suoi servizi per migliorare (se necessario) il tool.
Esperto in etica dell'intelligenza artificiale
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Il discorso sull’etica è una delle principali preoccupazioni su cui si stanno concentrando gli esperti in materia ed è chiaro, quindi, che un professionista del genere sia più che necessario per capire a che punto è l’intelligenza artificiale e se davvero viene utilizzata nel migliore dei modi.
Quando si applica l’AI alla criminalità informatica o vengono riscontrati pregiudizi o incongruenze sul suo operato, entra in gioco un esperto di etica che ha il compito di interrogare i modelli in questione ed evidenziare eventuali problemi o utilizzi malevoli.
Del resto sono ben noti i problemi di “razzismo” legati a questa tecnologia e un professionista di etica deve cercare in tutti i modi di identificare la fonte di questi pregiudizi (analizzando anche il set di dati utilizzato per l’addestramento) e cercare di riportare la conversazione su toni più “normali”.
Artista dell'intelligenza artificiale
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Generare immagini e video con l’intelligenza artificiale è diventata ormai una cosa molto diffusa, ben diverso però realizzare un qualcosa di artisticamente valido.
È qui che entrano in gioco gli AI Artist, gli artisti dell’intelligenza artificiale, che sfruttano proprio questo strumento per dare forma alla loro arte che ha già conquistato il settore con le prime aste milionarie.
Non si tratta, però, solo di “premere un bottone” è una forma di creatività 2.0 che sfruttando le dinamiche dell’AI e il suo modo di riprodurre le cose (partendo dalla fantasia dell’uomo) porta in scena un’arte nuova e rivoluzionaria.
Fact-checker di intelligenza artificiale
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Come ribadito più volte l’AI non è infallibile e, ogni tanto, ci sono delle incongruenze e delle inesattezze nelle sue risposte. Per evitare questi problemi entra in gioco il fack-cheker AI che ha il compito di verificare il lavoro di tali strumenti e identificare eventuali falle nell’addestramento che rendono determinate risposte inesatte.
È una professione fondamentale che, anzitutto, va a migliorare la conoscenza dei vari tool AI e poi garantisce agli utenti risposte sempre attendibili e verificate.
Progettista UX
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La progettazione dell'esperienza utente è uno dei lavori principali nel mondo dell’elettronica e, naturalmente, coinvolge anche quella che viene definita come “esperienza emotiva” dell’intelligenza artificiale.
L’aspetto, il linguaggio, il livello di coinvolgimento e l’empatia sono tutte caratteristiche fondamentali per un chatbot e, ovviamente, l’unico modo che questo tool ha per “catturare” gli utenti che lo utilizzano.
La user experience è fondamentale per l’intelligenza artificiale e definisce il livello di coinvolgimento degli utenti e le modalità di collaborazione uomo-macchina
Un progettista UX, quindi, studia il livello di interazione tra l’AI e l’uomo, il modo in cui la macchina interagisce con l’utente e come i due collaborano per svolgere congiuntamente un lavoro.
Non è solo un discorso estetico di “piacere nella conversazione” è un modo per definire la soddisfazione degli utenti nel lavorare fianco a fianco con un cervello sintetico.
Marketing e AI
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Una delle molte potenzialità dell’intelligenza artificiale coinvolge il settore del marketing e della comunicazione, con questi strumenti che diventano un sistema efficiente per acquisire nuovi clienti o per migliorare la presenza online di un brand.
In questo senso, quindi, anche l’intelligenza artificiale può diventare uno strumento indispensabile per agenzie di comunicazione, diventando preziosi alleati per sviluppare strategie di marketing o dei semplici assistenti alla produzione di contenuti e campagne di advertising.
Quindi, un chatbot potrebbe occuparsi della parte operativa, quella che elabora e realizza strategie create dall’uomo, diventando la naturale estensione del marketeers e delle sue strategie.
Per saperne di più:Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi