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Cosa cambia tra le intelligenze artificiale con sistema chiuso e con sistema aperto

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chatGPT, Copilot, Gemini e Claude possono rappresentare le AI con sistema chiuso, mentre Llama e Mistral possono rappresentare le AI con sistema aperto

intelligenza artificiale Shutterstock

A un primo sguardo superficiale, tool di intelligenza artificiale come ChatGPT, Copilot, Gemini, Claude, Llama e Mistral potrebbero sembrare uguali tra loro, ma in realtà la situazione è decisamente più complessa. 

Un primo elemento che permette di effettuare una categorizzazione delle principali AI sul mercato è la differenziazione tra intelligenze artificiali con sistema chiuso e intelligenze artificiali con sistema aperto

Il fronte delle AI con sistema chiuso è rappresentato da ChatGPT, Copilot, Gemini e Claude, mentre quello delle AI con sistema aperto è rappresentato da Llama e Mistral. Ma, andando più in profondità, si scopre rapidamente che distinzione spesso è molto più sottile di quanto non si potrebbe immaginare. 

Cosa cambia tra sistema chiuso e sistema aperto

intelligenza artificiale

Shutterstock

Prima di entrare nel merito dei sistemi chiusi e aperti applicati al mondo dell’intelligenza artificiale, è sicuramente utile partire da una riflessione più ampia: ad esempio descrivendo brevemente in cosa consiste un sistema chiuso e in cosa consiste un sistema aperto

In informatica, quando si parla di sistema chiuso si fa riferimento a un insieme di componenti software e hardware realizzati appositamente per lavorare insieme. E spesso, per raggiungere questo livello di compatibilità, queste componenti vengono realizzate addirittura da un’unica azienda

MacOS è un valido esempio di sistema chiuso, ma lo stesso discorso vale per iOS e per buona parte dei prodotti Apple, tanto a livello software quanto a livello hardware: componenti altamente performanti, che però hanno compatibilità estremamente ridotta, se non addirittura assente, con altre componenti realizzate da terze parti

Un sistema aperto funziona in maniera diametralmente opposta rispetto a un sistema chiuso: ciò vuol dire che tanto il software quanto l’hardware è pensato per funzionare anche se integrato con componenti esterne

Una grande differenza tra sistema informatico chiuso e aperto sta nel livello di compatibilità con eventuali componenti di terze parti. 

Si pensi in tal senso al sistema operativo Windows, che viene installato su centinaia, se non addirittura migliaia di computer. Ma anche al sistema operativo mobile Android, oggi montato sulla maggior parte degli smartphone disponibili sul mercato. 

I concetti di sistema chiuso e sistema aperto si fondono (e, in certi casi si confondono) anche con i concetti di codice sorgente o software closed source e codice sorgente o software open source.

In questo caso si fa però riferimento alla natura teorica delle soluzioni in uso, che può rimanere nelle mani dell’azienda proprietaria, così come può essere condivisa col grande pubblico

Un valido esempio di software open source apprezzato in tutto il mondo è Linux, il sistema operativo utilizzato da una percentuale sicuramente meno significativa di utenti internazionali rispetto a Windows. E che però, al tempo stesso, viene utilizzato da alcuni dei supercomputer più potenti del globo, proprio per la sua natura open source. 

Cosa vuol dire sistema chiuso e sistema aperto quando si parla di intelligenza artificiale

intelligenza artificiale

Shutterstock

Di solito, quando si parla di intelligenze artificiali con sistema chiuso vengono in mente nomi come ChatGPT di OpenAI, Gemini di Google e Copilot di Microsoft, ma anche Claude di Anthropic. Allo stesso tempo quando si parla di intelligenze artificiali con sistema aperto è possibile citare per lo meno Llama di Meta e Mistral, un’AI sviluppata proprio da ex dipendenti di Meta assieme a ex dipendenti di Google.

I principi da tenere a mente per distinguere un sistema di AI chiuso rispetto a un sistema di AI aperto sono grossomodo gli stessi già evidenziati nei capoversi precedenti. Ma è possibile evidenziare per lo meno tre componenti “verticali” a cui prestare particolare attenzione. 

La prima è la struttura del modello, ovvero il codice sorgente dell’intelligenza artificiale, e in questo caso è in qualche modo possibile parlare di struttura aperta, considerato che la stragrande maggioranza delle AI in circolazione è fondata su diverse versioni di Transformer.

ChatGPT, Gemini, Copilot e Claude sono considerate intelligenze artificiali chiuse, mentre Llama e Mistral sono considerate aperte. 

Il secondo elemento da analizzare tocca sia l’insieme di dati (o training set) utilizzati per addestrare l’AI, sia le procedure che permettono al chatbot di capire le richieste dell’utente e fornire risposte adeguate. 

Il terzo e ultimo elemento i cosiddetti pesi: ovvero quell’insieme di valori dei parametri che vengono assegnati al modello una volta conclusa la fase di addestramento

Come approcciarsi alle intelligenze artificiali “ibride”

intelligenza artificiale

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Alle volte non è semplice effettuare distinguo netti tra intelligenza artificiale con sistema chiuso e intelligenza artificiale con sistema aperto: si pensi in tal senso a tutte quelle AI che vengono pre-addestrate con contenuti open source, come ad esempio i testi di Wikipedia, per poi essere istruite successivamente su contenuti specifici proprietari

Esistono poi diverse società e aziende che scelgono di andare al di là del confine tra sistema chiuso e sistema aperto, sviluppando delle intelligenze artificiali che possono essere definite ibride. 

Le stesse Google e Microsoft da una parte puntano su modelli chiusi come Gemini e Copilot, ma dall’altra mettono a disposizione della community altri modelli aperti come Gemma e Phi

Sempre Microsoft, parallelamente, sta sviluppando un altro modello linguistico di piccole dimensioni di nome Orca-Math, che sembra destinato a diventare chiuso, pur essendo stato sviluppato a partire dal modello aperto dell’AI di Mistral

Le cose si complicano ulteriormente se si considera che alcune intelligenze artificiali hanno una specie di doppia vita: da una parte vengono eseguite in rete attraverso risorse di cloud computing, dall’altra permettono di essere eseguite localmente.

Questo secondo presupposto rende necessaria una certa apertura del codice sorgente, che deve giocoforza poter essere scaricato su un dispositivo. E, di conseguenza, deve potersi integrare con componenti hardware e software anche molto diverse tra loro. 

Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi

A cura di Cultur-e
Addestramento IA non consentito: É assolutamente vietato l’utilizzo del contenuto di questa pubblicazione, in qualsiasi forma o modalità, per addestrare sistemi e piattaforme di intelligenza artificiale generativa. I contenuti sono coperti da copyright.
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