L’intelligenza artificiale generativa viene utilizzata quotidianamente per realizzare velocemente e con estrema semplicità immagini, testi, video e persino audio. Riconoscere un contenuto generato con l’intelligenza artificiale rispetto a foto reali, immagini, articoli e altri contenuti creati da professionisti e completamente originali, è diventato complicato.
Non riuscire a comprendere quando un contenuto è reale o generato con l’AI può avere delle conseguenze negative, tra cui spicca la disinformazione e la diffusione di fake news che potrebbero ledere l’immagine di persone e di aziende.
Scopriamo quali sono i tool che si possono utilizzare per capire se il contenuto è stato realizzato con il supporto dell’intelligenza artificiale e quali i dettagli a cui fare attenzione in testi, immagini e video per non cadere in errore.
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1. Come capire se un’immagine è generata con l’intelligenza artificiale
Screenshot Fastweb Plus
Un’immagine può essere realizzata o manipolata utilizzando l’intelligenza artificiale. Sono tanti gli strumenti che permettono di eseguire questa operazione e, nella maggior parte dei casi, sono semplici da utilizzare, gratuiti o economici e, di conseguenza, alla portata di tutti.
Alcune piattaforme si stanno dotando di filtri che individuano immediatamente un’immagine generata con l’AI, in modo da poterlo segnalare a chi la sta visualizzando. È il caso, ad esempio, di Meta, che ha introdotto delle funzionalità su Facebook, delle etichette, per permettere agli utenti di riconoscere foto e immagini generate o manipolate con l’AI.
In altri casi, è difficile comprendere se l’immagine è reale o generata con l’AI, a maggior ragione che quest’ultime stanno diventando sempre più realistiche e precise. Oltre a fare attenzione ad alcuni dettagli, poiché possono ancora essere presenti stranezze (soprattutto in mani, denti, accessori, testi sullo sfondo e texture) che sono dei campanelli di allarme, si possono sfruttare alcuni tool.
Wasitai è tra le soluzioni più semplici da utilizzare e più efficaci. Il sito è composto da una schermata senza troppi elementi. Si può scegliere se caricare un’immagine presente sul proprio dispositivo o se incollare l’URL di un’immagine pubblicata online. Nel primo caso, l’immagine deve essere di massimo 8MB.
Dopo aver caricato l’immagine, il sito avvia immediatamente la sua analisi. In pochi secondi si ha il verdetto. Se si incolla un link, occorre fare clic su Check per far partire l’indagine. Wasitai può essere utilizzato gratuitamente, senza limiti di caricamento.
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2. Come capire se un video o un audio è generato con l’intelligenza artificiale
Screenshot Fastweb Plus
I video generati con l’intelligenza artificiale, detti anche deepfake, possono essere molto accattivanti e utili in molti campi, ma anche estremamente pericolosi. Per questo motivo è sempre opportuno essere consapevoli della natura del contenuto e del modo in cui è stato realizzato.
Alcuni dettagli, come espressioni poco umane, movimenti poco fluidi e altri elementi, possono tradire l’impiego dell’intelligenza artificiale per la generazione di un video, ma man mano che i tool AI diventano più performanti risulta sempre più difficile individuare delle differenze tra video AI e video realizzati da un essere umano.
Lo stesso discorso vale per i contenuti audio. L’AI riesce a riprodurre la voce umana, seppur talvolta in maniera meccanica e poco fluida. Se si hanno dubbi su ciò che si sta ascoltando, si può utilizzare un tool che analizza la traccia e riesce ad indicare come è stata creata.
DeepFake Detector, a cui si può accedere da desktop, è in grado di individuare video e audio generati con l’intelligenza artificiale con un’accuratezza che sfiora il 92%. Il tool può essere utilizzato gratuitamente, seppur con dei limiti. Per superarli occorre creare un proprio e sottoscrivere uno dei piani di abbonamento proposti, che partono da circa 16,80 dollari al mese.
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3. Come capire se un testo è generato con l’intelligenza artificiale
Screenshot Fastweb Plus
I contenuti testuali generati con l’intelligenza artificiale sono in costante crescita, grazie alla presenza di strumenti come ChatGPT di OpenAI, Gemini di Google, Microsoft Copilot e tanti altri che sono in grado di creare dei testi coerenti, con informazioni puntuali e nello stile e nel tono di voce richiesto dall’utente stesso.
Capire quando un testo è stato prodotto dall’intelligenza artificiale è, se possibile, ancora più difficile rispetto ad un video, un’immagine o un audio.
In questo caso, si può fare affidamento proprio sull’AI per comprendere come è nato un testo, quali sono state le sue fonti e se c’è stato del plagio. Il tool da utilizzare è NoPlagio, un software realizzato proprio per evitare il plagio, ma che mette a disposizione degli utenti anche un prezioso strumento, il Detector IA.
Si tratta di una tecnologia avanzata, che distingue contenuti testuali generati dall’uomo e contenuti testuali generati con l’intelligenza artificiale, grazie all’utilizzo di algoritmi che vengono migliorati giorno dopo giorno.
Per utilizzarlo occorre collegarsi al sito ufficiale NoPlagio e creare il proprio account registrandosi. Si può utilizzare un’e-mail o iscriversi attraverso il proprio profilo Facebook. Una volta registrati si può utilizzare l’AI Detector gratuitamente e ottenere un’analisi accurata dei documenti caricati.
Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi