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Quali sono e come funzionano i motori di ricerca generativi

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I motori di ricerca generativi permettono di effettuare delle ricerche online sfruttando la potenza dell’intelligenza artificiale: scopriamo come usarli

ricerca generativa Shutterstock

Cercare informazioni e risposte online è un’attività che viene svolta quotidianamente da migliaia e migliaia di persone. Negli ultimi mesi il mondo dei motori di ricerca si è evoluto velocemente e, non vi è dubbio, il futuro potrebbe riservare ancora grandi sorprese. L’intelligenza artificiale generativa è approdata anche nelle attività di ricerca e sempre più persone apprezzano soluzioni come Brave, GPT Search, Google SGE, Copilot, Perplexity e tanti altri.

Si tratta di motori di ricerca basati sull’AI, motori di ricerca generativi, che riescono ad andare oltre alla restituzione di una lista di collegamenti a siti e pagine web che potrebbero fornire una risposta coerente con la query indicata dall’utente. Restituiscono, infatti, una risposta più completa, che comprende le esigenze dell’utente e soddisfa le sue necessità in pochi secondi. 

Scopriamo i vantaggi dell’utilizzo di un motore di ricerca AI e quali sono e come funzionano quelli più amati e utilizzati dagli utenti del web.

  • 1. I vantaggi della ricerca con i motori di ricerca AI
    Ricerca generativa

    Shutterstock

    I motori di ricerca generativi funzionano in maniera molto simile ai tradizionali motori di ricerca a cui siamo abituati, ma con delle funzionalità e potenzialità che rendono l’attività estremamente veloce e soddisfacente. 

    Riescono, infatti, a comprendere anche le richieste più complesse dell’utente e ad individuare nel web le risposte più pertinenti. Non restituiscono solo una serie di link, ma propongono un risultato completo e già lavorato che tiene conto di più fonti. L’interazione è colloquiale e, in molti casi, sono in grado di fornire maggiori informazioni se l’utente aggiunge delle richieste.

    Svolgono, pertanto, tutto un lavoro di selezione delle fonti e di analisidei contenuti web che precedentemente veniva eseguito esclusivamente dagli utenti stessi.

    L’utente può svolgere ricerche più specifiche, inserendo dei prompt testuali lunghi e dettagliati. Nei motori di ricerca tradizionali, al contrario, sono da preferire query più semplici, basate sull’utilizzo di poche parole chiave.

  • 2. Come usare Brave per una ricerca intelligente
    Brave

    Screenshot Fastweb Plus

    Tra i motori di ricerca generativi spicca Brave Search, una soluzione forse meno nota rispetto a quella proposta da Google e da altre Big Tech, ma altamente efficace. La ricerca Brave può essere integrata in quasi tutti i browser più famosi, selezionandolo come motore di ricerca preferito, o in alternativa può essere utilizzata da browser collegandosi al sito ufficiale della piattaforma.

    La ricerca con Brave è veloce. È sufficiente inserire nell’apposita barra una domanda o un prompt e fare clic su Rispondi con l’AI per ottenere una risposta. Nella parte superiore della schermata viene presentato un contenuto testuale, generato dall’intelligenza artificiale, che fornisce una risposta completa alla richiesta dell’utente. 

    Immediatamente più in basso, viene mostrato il Contesto, che contiene le fonti principali da cui il motore di ricerca ha ricavato le informazioni. Brave ricerca sempre fonti ritenute affidabili, in modo da fornire un risultato che sia il più corretto possibile.

    Al di sotto del contesto, si trova una lista di link che collegano a pagine pertinenti con la domanda fatta dall’utente. Quest’ultimo può così approfondire personalmente la propria ricerca. 

    Brave è estremamente sicuro, trasparente (non vi sono algoritmi segreti) e protegge la privacy dell’utente, che non viene mai profilato. I dati non vengono né raccolti né venduti a scopi pubblicitari.

    Brave è compatibile con oltre 160 lingue differenti, tra cui l’inglese britannico e americano, l’italiano, il francese e il giapponese. Se si vuole utilizzare Brave sul proprio dispositivo mobile si può scaricare l’applicazione ufficiale della piattaforma collegandosi al sito ufficiale e scansionando un QR Code.

  • 3. Google SGE, l’offerta di Google per la ricerca con l’AI
    Google ai

    Koshiro K / Shutterstock.com

    Google ha lavorato ad una soluzione per migliorare la ricerca sulla piattaforma. Si tratta di Google SGE (Search Generative Experience), attualmente è disponibile solo negli Stati Uniti d’America, ma presto potrebbe approdare in tutto il mondo e cambiare l’attuale esperienza di tutti gli utenti del web.

    Google SGE ha diverse funzionalità, ma la sua forza è la capacità di comprendere il contesto della domanda e fornire delle risposte altamente pertinenti. Anche in questo caso non si tiene conto solo delle parole chiave, ma dell’intera query, che può essere più o meno complessa e ricca di dettagli. Di conseguenza, le risposte sono personalizzate e basate sulle specifiche esigenze degli utenti.

    Google SGE, proprio come Brave, presenta uno riepilogo dei risultati individuate, una sintesi generata dall’intelligenza artificiale. Questa viene mostrata nella parte superiore della SERP. Nella parte sottostante, si trovano i link a pagine e siti correlati alla ricerca effettuata dall’utente.

  • 4. Altri strumenti per effettuare ricerca sul web con l’intelligenza artificiale
    Perplexity

    Screenshot Fastweb Plus

    Ricerche online si possono effettuare anche con altri strumenti e non vi è dubbio che in futuro saranno lanciati nuovi motori di ricerca. OpenAI ha lasciato intendere di star lavorando ad un vero e proprio motore di ricerca AI, senza fornire però indicazioni sul progredire del progetto e su un suo eventuale rilascio.

    Nel frattempo, si può sfruttare ChatGPT per effettuare delle ricerche online e ottenere delle risposte alle proprie domande. È consigliabile, per ottenere delle risposte attuali, utilizzare GPT-4 sottoscrivendo l’abbonamento a ChatGPT Plus o ChatGPT Team.

    Analogamente, Copilot e Gemini possono aiutare gli utenti ad ottenere informazioni di alto livello. Altra piattaforma presente sul web è Perplexity, un motore di ricerca AI gratuito, ma in lingua inglese. Per utilizzarlo al massimo delle sue potenzialità occorre registrarsi o collegarsi con il proprio account Google o Apple. L’interfaccia è molto intuitiva.

    Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi

A cura di Cultur-e
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