Il mondo dei linguaggi di programmazione è un universo in costante espansione. Grazie agli sforzi di sviluppatori e programmatori, si parla di un settore in grandissima crescita che monopolizzerà il mondo del lavoro per i prossimi anni.
Un contesto multiforme che si muove in bilico tra la ricerca del “linguaggio perfetto” e lo sviluppo di nuove soluzioni e nuove forme per avvicinare ancor di più l’uomo alla macchina. Quello del programmatore è considerato uno dei lavori del futuro, perciò è opportuno conoscere, almeno in parte, tutto ciò che riguarda la materia.
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0. Cosa sono e a cosa servono i linguaggi di programmazione?
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Un linguaggio di programmazione permette agli sviluppatori di comunicare con i loro computer; non nel senso classico del termine, ma attraverso una serie di istruzioni precise che chiedono alla macchina di portare a termine un determinato compito. Il termine “linguaggio di programmazione”, però, viene spesso usato in modo improprio senza sottolineare le differenze tra scripting e markup.
I linguaggi di scripting (come Javascript, ad esempio) rappresentano una sottocategoria in materia di programmazione e inviano alla macchina uno script per eseguire un dato compito. Il loro ruolo è quello di lavorare a stretto rapporto con un programma, in modo che questo comunichi direttamente col computer.
I linguaggi di markup, invece, servono a creare la struttura dei dati su una pagina o si occupano degli aspetti visual. Alcuni esempi concreti sono HTML, XML, XHTML e CSS che vengono utilizzati soprattutto per il design delle pagine web.
I linguaggi di scripting si occupano di dialogare con la macchina per eseguire un determinato compito; quelli di markup si occupano della struttura del sito e del suo aspetto visual.
Un’altra distinzione tra i vari Linguaggi di programmazione riguarda quelli a basso livello e quelli ad alto livello. I primi si avvicinano maggiormente al linguaggio macchina, utilizzando istruzioni più complesse da interpretare per l’uomo. Sono più veloci e precisi, perché non hanno bisogno di compilatori per essere eseguiti, ma sono anche più complessi da imparare per gli utenti.
La seconda tipologia di linguaggi è molto più simile alla comunicazione in senso classico e invia istruzioni alla macchina partendo da parole riconoscibili dall’uomo. Affinché il computer esegua queste richieste è necessario un compilatore, cosa che rende il procedimento più lento rispetto al precedente.
Un linguaggio di programmazione di basso livello comunica direttamente con computer il linguaggio macchina; uno di alto livello utilizza parole riconoscibili rendendo scrittura e comprensione più immediate.
Questa tipologia di linguaggio può essere ulteriormente divisa in alcuni sottogruppi: i linguaggi di programmazione procedurali e quelli di programmazione per gli oggetti. I primi dividono il codice in blocchi che contengono le istruzioni che verranno eseguite in sequenza. In questo modo il programmatore può tenere traccia del flusso del programma in esecuzione e, all’occorrenza, riutilizzare i singoli blocchi altrove.
I linguaggi di programmazione per gli oggetti si dividono in diverse parti che vengono chiamate, appunto “oggetti”; questi interagiscono tra di loro tramite messaggi e sono definiti in base alle azioni che possono compiere o subire. Esistono anche soluzioni intermedie dette anche pseudo linguaggi; questi includono elementi di quelli ad alto livello e funzioni legate a quelli di basso livello. L’esempio più noto è C.
Per approfondimento: La storia dei linguaggi di programmazione
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1. Come imparare un Linguaggio di programmazione?
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Imparare un linguaggio di programmazione non è un’operazione complessa; a patto che vengano seguite alcune semplici indicazioni per ritrovare l’orientamento in questo mare di alternative. Prima di iniziare a programmare è sempre opportuno esaminare la propria area di interesse e scegliere il linguaggio più appropriato.È raccomandabile cercare informazioni al riguardo e, una volta definito il proprio raggio d’azione, selezionare il percorso formativo più in linea con le proprie esigenze. Lo studio e la conoscenza approfondita della materia sono lo step successivo. È essenziale conoscere i dettagli del linguaggio scelto e comprendere pienamente le funzioni e il loro utilizzo.
Prima di iniziare lo studio di un Linguaggio di programmazione è sempre opportuno sceglierne uno affine alle richieste del proprio settore di riferimento.
Esistono molte guide al riguardo e non mancano nemmeno i suggerimenti su molti forum che trattano l’argomento. Un’altra indicazione è quella di cominciare da subito a programmare e a mettere in pratica ciò che si è appreso, ma senza esagerare. Partire dai programmi più semplici o dai comandi elementari è un modo per prendere confidenza col linguaggio e con l’interfaccia.
Nel mondo della programmazione il detto “la pratica rende perfetti” è l’unica verità assoluta. Non bisogna smettere mai di fare pratica e cercare di “parlare” questo nuovo linguaggio il più possibile, proprio come avviene con lo studio di una nuova lingua. L’aggiornamento poi deve essere costante: un linguaggio programmazione non è un qualcosa di statico e immobile, ma evolve e cambia di continuo, aggiungendo nuove funzioni e implementando nuove abilità.
Il lavoro del programmatore richiede tanta pratica e un aggiornamento continuo, per essere sempre aggiornati sulle evoluzioni dei vari linguaggi.
Per entrare nel mondo della programmazione è indispensabile la costanza e la pratica continua; solo in questo modo sarà possibile apprenderne i segreti e sfruttarne appieno le potenzialità.
Per approfondimento: Code.org, il sito per imparare a programmare
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2. Quali sono i linguaggi di programmazione più utilizzati?
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Ecco una lista dei Linguaggi di scripting più conosciuti e più richiesti dalle aziende che lavorano nel settore dell’informatica:
Ruby è fondato su due caratteristiche fondamentali: semplicità e produttività. È un linguaggio completamente Open Source e viene considerato dagli addetti ai lavori uno dei più semplici ed eleganti; perfetto per scrivere e leggere in maniera del tutto naturale. Il suo successo è dovuto anche a uno dei suoi framework più conosciuti Ruby on Rails che caratterizza molti dei servizi web più famosi come Twitch, GitHub, Square e SoundCloud.
TypeScript è un altro sistema Open Source sviluppato da Microsoft e può essere considerato a tutti gli effetti una versione allargata di JavaScript. È totalmente compatibile con qualsiasi programma in JS e si avvale della stessa sintassi e semantica di TypeScript.
Swift è un linguaggio di programmazione sviluppato da Apple ed è indicato per i programmatori che lavorano su questo Sistema Operativo. È performante ed estremamente versatile e compatibile con Objective-C, l’altro linguaggio utilizzato da Apple prima dell’avvento di Swift. Ma il vero punto di forza di questo Linguaggio di programmazione è la grandissima ottimizzazione che consente di creare software veloci e molto affidabili.
Molti dei linguaggi di programmazione sono Open Source, cosa che consente agli utenti di sviluppare i propri progetti in totale tranquillità e condividerli sul web.
R è un linguaggio di programmazione Open Source che viene utilizzato in larga parte per le applicazioni negli ambiti scientifici e statistici. La caratteristica principale di questa soluzione è la capacità di analisi di grandi quantità di dati, cosa che lo rende perfetto per il Machine Learning e il calcolo vettoriale. Pur essendo “limitato” al solo ambito scientifico, questo linguaggio è tra i più utilizzati in assoluto.
GO è stato sviluppato da Google e supportato dall’immensa comunità di sviluppatori indipendenti che lo utilizzano comunemente. È un linguaggio Open Source ed è molto semplice da scrivere, pur restando uno dei più efficienti e performanti sul mercato. Tra i punti di forza di GO troviamo un’ottimizzazione anche per hardware meno potenti e un buon numero di strumenti di sviluppo già integrati al suo interno.
Kotlin è uno dei Linguaggi di programmazione più moderni e più semplici in assoluto. Viene utilizzato principalmente per lo sviluppo di applicazioni Android e per la realizzazione di piccoli progetti. Non essendo particolarmente complesso è l’ideale per chi vuole muovere i primi passi nel mondo della programmazione.
C/C++ sono, forse, i Linguaggi di programmazione più famosi di sempre. Sviluppati negli anni ’70 sono alla base della storia dell’informatica. Largamente diffusi, solidi ed affidabili sono ancora oggi il fulcro di molti Sistemi Operativi, Applicazioni, Videogiochi e molto altro ancora. Oltretutto sono anche due dei linguaggi più richiesti in assoluto nel mondo del lavoro, dato appunto il loro larghissimo utilizzo soprattutto all’interno di dispositivi Smart.
C e C++ sono due dei Linguaggi di programmazione più famosi di sempre e vengono utilizzati sin dagli anni ’70, rappresentando la vera base dell’informatica moderna.
C# conosciuto anche come C Sharp è un altro linguaggio sviluppato da Microsoft e pensato per la programmazione di oggetti. Può essere considerato a tutti gli effetti un “concorrente” di Java ed uno dei linguaggi più versatili orientato allo sviluppo delle Web App, applicazioni per dispositivi mobile ed è alla base di Framework.NET.
PHP ha una sintassi estremamente semplice, cosa che lo rende un linguaggio molto diffuso. Nato per la programmazione di pagine Web dinamiche è stato, nel tempo, piuttosto bistrattato dagli sviluppatori; anche se è alla base di alcuni dei progetti più conosciuti di sempre come Wikipedia, Facebook e moltissimi altri.
Nonostante i dubbi degli addetti ai lavori, PHP è considerato uno dei Linguaggi di programmazione più veloci e affidabili di sempre.
Scratch è un linguaggio grafico, che può essere utilizzato come metodo per avvicinare i bambini e i ragazzi al mondo della programmazione. Al momento, può contare su un archivio di oltre 20 milioni di progetti finalizzati all’apprendimento di concetti matematici e informatici, al ragionamento logico, alla risoluzione dei problemi e alla creazione di storie e giochi dinamici.
Python è uno dei linguaggi più semplici da imparare e può contare su un codice leggibile in maniera piuttosto semplice. È molto versatile ed è considerato dagli sviluppatori la soluzione più semplice per muovere i primi passi nel mondo della programmazione. Tra le applicazioni più famose che utilizzano Python troviamo Instagram e molti sistemi di Machine Learning avanzato e di analisi di dati.
Java è uno dei Linguaggi di programmazione più conosciuti e apprezzati di sempre. È molto stabile e completo, cosa che lo rende tra le soluzioni più diffuse in assoluto. Oltretutto parliamo di una soluzione affidabile che può girare in totale tranquillità senza il bisogno di ricompilazioni e modifiche. Java è alla base di LinkedIn e di tutto il Sistema Operativo Android, oltre che di moltissime delle App e dei giochi sviluppati per dispositivi mobile.
Sono molti i linguaggi che offrono un primo approccio al mondo dell’informatica per bambini e ragazzi, diventando argomento di studio sin dalla tenera età.
PL/SQL è l’acronimo di Procedural Language/Structured Query Language; è un linguaggio di programmazione di tipo procedurale e permette la creazione di applicazioni complesse e performanti. È sviluppato da Oracle per estendere le funzionalità di SQL all’interno del proprio database; quindi non permette la creazione di programmi veri e propri ma viene utilizzato per “colmare le lacune” di SQL.
Matlab più che un linguaggio di programmazione può essere considerato un ambiente interattivo. Viene utilizzato principalmente da scienziati e ingegneri, dando loro la possibilità di utilizzare potenti strumenti di calcolo e programmazione. Matlab consente di creare grafici, programmare istruzioni e sviluppare applicazioni per la raccolta dati e le simulazioni di processi.
JavaScript è forse il linguaggio di programmazione più utilizzato di sempre e tra i più richiesti nel mondo del lavoro. Completo, performante, affidabile rappresenta, al momento, la soluzione migliore per risolvere qualsiasi “problema” possa affliggere gli sviluppatori. È essenziale per lo sviluppo di siti Internet dinamici e viene utilizzato correntemente per la costruzione di buona parte della pagine web più visitate.
Viene utilizzato comunemente anche per lo sviluppo di giochi e applicazioni per Desktop.
Javascript è uno dei Linguaggi di programmazione più utilizzati di sempre e rappresenta una delle soluzioni più famose per la costruzione dei moderni siti Web.
Per quanto riguarda, invece, i linguaggi di markup troviamo:
HTML è l’acronimo di Hypertext Markup Language ed è il linguaggio di programmazione alla base del World Wide Web. Viene utilizzato comunemente per tracciare la struttura di un documento Web, determinando l'aspetto del testo e degli elementi multimediali visualizzati sulla pagina. Sempre grazie all’HTML è possibile collegare tra loro diversi documenti attraverso dei link ipertestuali che concorrono alla creazione dell’interattività alla base della moderna idea di Internet.
XML è l’acronimo di eXtensible Markup Language, ed è il secondo linguaggio di markup più popolare in assoluto. Può essere considerato a tutti gli effetti come un'estensione dell’HTML. Le principali differenze tra questi due linguaggi riguardano gli elementi di base: XML utilizza i nodi che costituiscono elementi di dati, mentre HTML utilizza i tag. Tali nodi possono essere utilizzare per organizzare i dati mentre grazie all’HTML è possibile personalizzare l’aspetto di tali informazioni. Questi due linguaggi di markup sono complementari e permettono di raggiungere obiettivi diversi.
Il linguaggio XML è diventato ancora più popolare grazie ad AJAX (JavaScript asincrono + XML). Questa unione consente ai siti web di caricare nuovi elementi senza dover aggiornare la pagina; l’esempio calzante è Gmail, che continua a mostrare le nuove e-mail senza il bisogno di aggiornamenti continui.
Grazie a Google e Gmail, il linguaggio XML è diventato uno dei più popolari, proprio perché il suo funzionamento ha reso la celebre casella di posta reattiva e performante.
XHTML è l’acronimo di eXtensible Hypertext Markup Language e combina HTML e XML per creare un ulteriore linguaggio capace di sfruttare i punti di forza di entrambi. È flessibile e molto comodo permettendo agli sviluppatori un grande controllo sul design di un sito sia in termini di aspetto che di organizzazione.
Tuttavia è un sistema che richiede un certo rigore in materia di sintassi che risulta molto più complessa rispetto ai precedenti HTML e XML.
CSS è l’acronimo di Cascading Style Sheets, che si può tradurre in italiano con fogli di stile. È un linguaggio che si occupa della gestione del design e della presentazione delle pagine web; curandone l’aspetto estetico lavorando in simbiosi con l’HTML. Con questo linguaggio di programmazione è possibile stabilire il modo in cui il sito Web mostrerà le informazioni, mantenendo i comandi di formattazione e stile, separati da quelli del contenuto. Lo scopo del CSS è quello di personalizzare in maniera approfondita l’aspetto di un sito, andando ben oltre la semplice visualizzazione “classica” che rimane piuttosto lineare per gli standard attuali.
Per approfondimento: C e C++, storia e caratteristiche
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3. Cosa studiare per diventare programmatore informatico?
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Per lavorare nel mondo dei programmatori informatici non è obbligatorio conseguire una Laurea ma è fortemente raccomandato in termini di prestigio del proprio Curriculum Vitae. In alternativa, è sufficiente anche un Diploma da Perito Informatico, conseguito presso un Istituto Tecnico con specializzazione pertinente, che comunque fornisce un'ottima base per entrare nel mondo del lavoro. Allo stesso modo anche il Diploma Scientifico è una valida alternativa, anche se questo percorso di studi contempla meno ore di pratica e di programmazione vera e propria.
Il Diploma da Perito Informatico o quello Scientifico rappresentano due valide alternative per entrare nel mondo della programmazione informatica
E’ possibile anche frequentare un corso di specializzazione come programmatore informatico che garantirà la conoscenza di uno o più linguaggi informatici. Anche questa è una soluzione molto apprezzata nel mondo del lavoro, proprio per via dell’altissimo livello offerto da questa tipologia di corso.
Scegliere un Corso di Laurea in Informatica o uno in Ingegneria informatica (entrambi 3 anni + 2 di specializzazione) è comunque la strada più battuta. Se da un lato altri 5 anni di studio possono sembrare troppi; dall’altro rappresentano un’ottima scelta per chi vuole un titolo di studio riconosciuto e una conoscenza più approfondita della materia.
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4. Lavorare come programmatore, quali sono le competenze richieste?
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In contesto produttivo che cambia sempre più repentinamente tra le certezze per il futuro ci sarà sicuramente una maggiore richiesta di programmatori competenti. Quasi tutte le aziende hanno bisogno di un professionista del settore che conosca i linguaggi di programmazione e possa intervenire sui propri siti web; così come saranno necessarie anche figure professionali che possano occuparsi di programmi, applicazioni e soluzioni interne all’impresa. I linguaggi trattati nel precedente paragrafo, rappresentano una finestra sul mondo dell’informatica e una guida per conoscere il mondo della programmazione a 360°.
Il mondo del lavoro sta cambiando repentinamente e tra le professioni del futuro troviamo sicuramente quella del programmatore informatico.
Tuttavia, per chi parte da zero, c’è una lista di linguaggi (attualmente) più in voga che include: JavaScript, Python, C++, SQL, Java, PHP, Typescript, GO e C#. Bisogna aggiungere, HTML e CSS che sono la base per ogni programmatore web.
Queste sono le abilità informatiche più richieste secondo un recente sondaggio di Assolavoro, sui profili lavorativi ricercati nell’ultimo trimestre del 2022. Non è difficile intuire come questi linguaggi di programmazione potrebbero rappresentare anche i trend del mondo del lavoro per i prossimi anni. Il discorso però è più complicato di così; non è necessario imparare a utilizzare correttamente ogni singolo linguaggio, ma è opportuno orientare il proprio Curriculum in base al settore di riferimento. Ad esempio, per chi si occupa di sviluppare siti in WordPress, l’ideale sarebbero conoscenze relative a Python, Java, Javascript e PHP. Per chi, invece, lavora come sviluppatore su iPhone o Android o sulle applicazioni in generale, è richiesta la conoscenza di Swift e Kotlin.
Le opportunità di lavoro nel mondo dei programmatori informatici sono davvero molte e non è semplice capire verso cosa orientare le proprie competenze; tuttavia è anche un settore in piena espansione che al momento offre buone possibilità di crescita in quasi tutti gli ambiti.
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