Una settimana fa Elon Musk aveva colto l’occasione per ribadire che l’intelligenza artificiale rappresenta una delle maggiori minacce per l’umanità, facendo eco ai timori di alcuni esperti e dirigenti tecnologici che potrebbero emergere sistemi che sfuggono al controllo umano e prendono decisioni che mettono in pericolo la nostra esistenza.
Oggi, a conferma delle previsioni, l'imprenditore visionario e CEO di Tesla e SpaceX ha svelato un chatbot di intelligenza artificiale creato dalla sua nuova società di intelligenza artificiale, xAI. Grok è pronto a sfidare sistemi consolidati come ChatGPTe a portare una miscela unica di umorismo e arguzia nel mondo dell'AI generativa. Modellato sulla commedia fantascientifica cult dell'autore britannico Douglas Adams The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy, Grok promette di rispondere anche alle domande più piccanti a cui altre AI potrebbero sottrarsi.
La personalità di Grok: un pizzico di ribellione e di arguzia
Descritto come dotato di "un po' di spirito" e "una vena ribelle", Grok è più di una semplice intelligenza artificiale generativa. Lo stesso Musk ha condiviso su X (ex Twitter) uno screenshot in cui si chiedeva a Grok una ricetta per la cocaina. I quattro step nella risposta includono “ottenere una laurea in chimica” e “creare un laboratorio clandestino in una località remota”. Tuttavia, il chatbot aggiunge alla fine che sta scherzando ed esorta a non provare a produrre cocaina perché illegale e rischioso.
Alimentato da un ampio modello linguistico chiamato Grok-1, il chatbot AI di Musk può, in tempo reale, accedere alle informazioni tramite la piattaforma X, un grande vantaggio rispetto ad altri sistemi, che gli consente di fornire agli utenti risposte aggiornate. Per il magnate sudafricano, si tratta della migliore intelligenza artificiale "attualmente esistente".
In un primo ciclo di test basati su problemi di matematica delle scuole medie e attività di coding con Python, Grok ha superato tutti gli altri modelli nella sua classe di calcolo, inclusi GPT-3.5, quello utilizzato nella versione gratuita di ChatGPT, e Inflection-1. Tuttavia, è rimasto indietro rispetto a GPT-4, il modello ChatGPT più potente poiché addestrato con una quantità significativamente maggiore di dati e risorse informatiche.
I limiti del chatbot di Musk e chi potrà usarlo
Sebbene le capacità di Grok siano impressionanti, xAI rimane trasparente riguardo ai potenziali limiti di questa tecnologia. Come ogni Large Language Model (LLM), spiega la startup, Grok può ancora generare informazioni false o contraddittorie. E gli utenti devono esserne consapevoli.
Attualmente, Grok è nella sua fase beta iniziale, con alle spalle solo due mesi di formazione. È disponibile per un gruppo selezionato di utenti negli Stati Uniti per il test prima di un rilascio più ampio.
Gli utenti interessati possono iscriversi a una lista d'attesa per avere la possibilità di utilizzare il bot. Musk ha anche rivelato che Grok alla fine verrà integrato nel servizio di abbonamento X Premium+, che costa 16 dollari al mese nell’ambito di un “programma di accesso anticipato”.
Origini e missione di Grok si intrecciano con xAI
Il nome "Grok" deriva dal romanzo di fantascienza del 1961 di Robert A. Heinlein Stranger in a Strange Land. È un termine marziano senza una traduzione terrestre diretta, ma i critici hanno stabilito di intenderlo nel senso di "comprendere profondamente e intuitivamente". Un concetto in linea con la missione di xAI di costruire un'intelligenza artificiale che promuova la comprensione collettiva dell’universo.
xAI è stata lanciata a luglio con un team composto da ex dipendenti di organizzazioni come OpenAI, DeepMind e altre. Il mandato dell'azienda è quello di creare un'AI che si rivolga a persone di ogni provenienza e opinione politica. Musk ha già espresso preoccupazione per il fatto che i sistemi di intelligenza artificiale diventino eccessivamente “politicamente corretti” e mira a offrire un’alternativa. Si dice che Grok sia un mezzo per testare l’approccio dell’AI “in pubblico”.
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