Lo scorso mese Larry Page e Sergey Brin, i fondatori di Google non più presenti in azienda dal 2019, ma ancora azionisti di controllo della società madre Alphabet, si sono incontrati più volte con i dirigenti per discutere di strategie future in un periodo di crisi per tutto il settore. Big G ha infatti confermato il licenziamento di più di 12.000 dipendenti.
La preoccupazione più grande riguarda l'intelligenza artificiale e il pericolo che deriva da strumenti come ChatGPT per il business principale del colosso di Mountain View: le ricerche, attività che potrebbe essere resa inutile da IA in grado di scavalcare i motori di ricerca. Lo riferisce il New York Times spiegando che chatbot sempre più avanzate hanno fatto scattare l'allarme rosso.
Google chiede aiuto ai fondatori per combattere ChatGPT
Secondo le ultime indiscrezioni, l'attuale CEO di Google, Sundar Pichai, ha incontrato più volte i due fondatori per definire una strategia atta a tutelare la bontà dell'algoritmo che governa i risultati del motore di ricerca più utilizzato al mondo.
Proprio per via delle IA, si sta riscontrando un fenomeno di generazione di contenuti di massa (e di potenziali pericoli informatici) che richiede un intervento immediato. Inoltre, pare che Microsoft stia valutando con OpenAI (la società che ha sviluppato ChatGPT) l’integrazione dell’intelligenza artificiale in Bing, il motore di ricerca che porta il 60% degli introiti al gruppo.
ChatGPT potrebbe diventare una nuova e interessante esperienza di ricerca, minacciando quello che finora è stato il monopolio delle ricerche di Google. Stando a quanto trapelato, Larry Page e Sergey Brin hanno approvato piani e raccolto idee per integrare funzionalità stile chatbot in Google, dispensando consigli ai vertici che avrebbero deciso di puntare sul fronte IA.
Se a dicembre, i dirigenti erano convinti che muoversi troppo velocemente per implementare l'IA potesse danneggiare la reputazione dell'azienda, ora le cose stanno cambiando.
Nuovi prodotti e un motore di ricerca AI-based
Dopo il lancio di Muse, il nuovo modello di IA generativa text-to-image, Google presto svelerà oltre 20 nuovi prodotti basati sull'IA e una versione del suo motore di ricerca con funzionalità integrate stile chatbot.
La priorità è garantire la sicurezza e sbarazzarsi della disinformazione, sperando di affrontare l'inaffidabilità dell'IA che spesso risponde alle domande in modo sicuro e chiaro con informazioni errate. Nel frattempo, Google sta lavorando per accelerare i processi di revisione in grado di determinare l'equità e l'eticità delle tecnologie.
Non è stata menzionata alcuna tempistica specifica per il lancio della demo del chatbot di ricerca, ma altri progetti potrebbero debuttare durante l’evento annuale I/O a maggio.
Tra i nuovi prodotti: un generatore di immagini in grado di crearle e modificarle, un'app per testare prototipi di nuovi prodotti, e una serie di strumenti che altre aziende possono utilizzare per creare prototipi di IA da una finestra del browser, che sarà chiamata MakerSuite.
La società sta anche lavorando a uno strumento di generazione di codice chiamato PaLM-Coder 2 simile al GitHub Copilot di Microsoft e a un altro (Colab + Android Studio) che aiuta a creare app per smartphone.