La release pubblica di ChatGPT ha senza dubbio creato un certo scompiglio nel mondo della tecnologia paragonabile, secondo gli analisti, all'introduzione del World Wide Web o addirittura dell'iPhone di Apple nel 2007.
Articoli sugli usi e sulle funzionalità del chatbot conversazionale hanno invaso il web, innescando un nuovo dibattito sul ruolo dell'IA nel futuro del lavoro. Tuttavia, il software creato da OpenAI è ancora agli albori per margini di sviluppo e applicazioni.
Intanto Microsoft ha finanziato ChatGPT a più riprese, con un investimento di 10 miliardi di dollari fino ad ora che oltre a migliorare lo strumento rafforzerà ulteriormente la posizione dell’azienda nello spazio dell’IA generativa.
E di fronte alle intenzioni del colosso di Redmond di integrare il chatbot non solo nei suoi prodotti software, ma anche nel motore di ricerca Bing, Google non è per niente intenzionata a guardare e risponde con il suo Google Sparrow.
Google Sparrow: arriva l'avversario di ChatGPT
Proprio Google nei giorni scorsi ha fatto scattare l'allarme rosso, richiamando in prima linea i due fondatori Sergey Brin e Larry Page, per combattere il pericolo ormai concreto di Chat GPT. Ed ecco che compare Google Sparrow, il diretto concorrente di ChatGPT.
A rivelarlo al Time è stato Demis Hassabis, a capo di DeepMind, la società di IA che fa capo ad Alphabet, la casa madre di Google. In un'intervista ha rivelato che la società sta sviluppando una versione di prova del suo chatbot Sparrow che potrebbe essere rilasciata nella primavera del 2023. Secondo Hassabis Sparrow nasconde abilità inedite, inclusa la capacità di citare fonti attraverso l’apprendimento per rinforzo.
Di certo non è una novità: il white paper pubblico che lo descrive risale a settembre 2020, ma all’epoca la notizia passò piuttosto in sordina, non essendoci tutta la curiosità per le IA conversazionali che c’è oggi.
L’enorme rumor intorno alla release di ChatGPT, che solo nella prima settimana di novembre ha totalizzato più di 1 milione di utenti, ha probabilmente accelerato il processo di sviluppo di Sparrow.
Inoltre, rappresenta solo una parte dei progetti di DeepMind, tra cui lphaFold, l'intelligenza artificiale che nel 2020 ha dimostrato di sapere determinare con estrema precisione il cosiddetto protein folding (ripiegamento delle proteine) e prevedere con estrema precisione le strutture proteiche.
Il rivale che promette di essere migliore di ChatGPT
Il software di Google avrà caratteristiche similari a quelle di ChatGPT ma ci saranno alcune peculiarità che potrebbero renderlo più accattivante. Secondo quanto riferito da Hassabis, Google Sparrow sarà migliore di quello di OpenAI perché, a parità di domande da parte dell'utente, vi saranno risposte più accurate.
Intanto Sparrow potrà imparare dai propri errori tramite il famoso apprendimento per rinforzo (reinforcement learning). Tramite questa tecnica, il chatbot impara anche senza che l’umano gli dica esplicitamente che una risposta è giusta o sbagliata, perché sa interpretare altri parametri come rinforzo positivo (o negativo).
Ma questa non sarà l'unica differenza tra Sparrow e ChatGPT. Se il chatbot di OpenAI possiede un database aggiornato fino al 2020 e non ha un collegamento diretto con il web, Sparrow, forte della stretta connessione con Google, potrà contare su aggiornamenti frequenti e anzi potrebbe anche venire integrato direttamente in Google Search o altri servizi di Big G.
Di certo Google ha lanciato un messaggio chiaro ai suoi competitor: sull’AI si giocherà il futuro e il colosso di Mountain View è pronto a mettere in tavola le sue carte.