Il colosso di Mountain View lo aveva anticipato durante la conferenza Google I/O e ora ha iniziato a implementare una nuova funzionalità chiamata Search Generative Experience (SGE), portando i risultati generati dall’intelligenza artificiale in stile ChatGPT direttamente nel proprio motore di ricerca. La funzione è adesso disponibile per gli utenti statunitensi iscritti al programma Search Labs.
SGE è in grado di gestire ricerche complesse e restituire informazioni basate sull'intelligenza artificiale all’interno di una sezione colorata apposita subito sotto la barra di ricerca. Questo è un cambiamento significativo rispetto alla SERP tradizionale di Google, che si presenta bianca con dieci collegamenti in blu.
Google Search raccoglierà informazioni da tutto Internet e le presenterà in un semplice elenco, fornendo ad esempio link per l'acquisto su Best Buy, il più grande rivenditore al dettaglio di elettronica di consumo negli Stati Uniti, e altri siti Web.
Rischi e vantaggi dell'AI generativa in Google Search
I risultati di Google Search potrebbero subire il loro più grande cambiamento con l'introduzione dell’intelligenza artificiale generativa che ha tutto il potenziale per sconvolgere l'intera Internet. Prendiamo, ad esempio, una ricerca "bluetooth speaker for a pool party", in cui gli annunci sponsorizzati sono seguiti da un riquadro blu contenente i risultati dell’AI.
Questa casella contiene informazioni raccolte da qualche parte, insieme a dichiarazioni e opinioni prive di fonte, il che rende difficile giudicarne l'affidabilità. I collegamenti forniti sembrano indirizzare ai siti Web dei produttori e sono necessari da due a tre scorrimenti per individuare siti Web esterni neutri. Questo design sembra puntare a mantenere gli utenti su Google, mettendo a rischio la sopravvivenza di diversi siti.
Per ora, i risultati dell'AI generativa sono disponibili solo su richiesta. Bisognerà aprire l'app di Google Search e toccare la nuova etichetta "lab" in alto a sinistra. Da lì, si può scegliere di partecipare a “Search Labs”, che include i risultati in stile ChatGPT. A questo punto, ci si potrà unire a una lista di attesa e se tutto prosegue come con Google Bard, il rilascio completo potrebbe essere a mesi di distanza. Infatti, quando Google ha annunciato l'idea di "Search Labs", ha dichiarato che le funzionalità "saranno disponibili per un tempo limitato".
La nuova interfaccia di Google Search
Esiste una sottile differenza tra l'interfaccia desktop e quella mobile. Nella versione desktop, i siti web dai quali sono state prese le informazioni per la risposta sono visualizzati sulla destra. Un pulsante dedicato consente di espandere l'interfaccia e verificare le informazioni. Nella versione mobile, invece, le risposte fornite sono disponibili su un carosello.
Sotto al modulo delle risposte dell'intelligenza artificiale c'è la possibilità di porre domande di follow up o chiedere le proprie. Questo comando avvierà la modalità “conversazionale” con un chatbot che terrà conto del contesto delle domande precedenti per fornire ulteriori risposte.
Quando si cerca di acquistare qualcosa, la ricerca SGE fornirà opzioni aggiuntive e contestuali all'acquisto. Quindi, se si sta cercando uno speaker bluetooth adatto all'esterno, verranno mostrati dettagli rilevanti come l'impermeabilità e la durata della batteria, insieme ad una serie di scelte tra cui poter decidere.
Infine, Search Labs ha incorporato due nuove funzionalità. “Code Tips” offre informazioni di codifica intelligenti e veloci per una varietà di linguaggi di programmazione, strumenti e algoritmi, come C, C++, Go, Java, JavaScript, Kotlin, Python, TypeScript, Docker, Git e Shell. "Aggiungi a Fogli" consente agli utenti di incorporare direttamente i risultati della ricerca nelle cartelle di lavoro esistenti senza problemi.
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