L'intelligenza artificiale è una tecnologia sempre più centrale per le grandi aziende e tra queste c’è, ovviamente, Google che negli ultimi anni ha investito molto al riguardo.
In questo senso, non stupiscono le recenti dichiarazioni del colosso di Mountain View, dove si dice che gli strumenti legati a Google Gemini e all’AI generativa diventeranno sempre più cruciali per i prodotti e i servizi che offre, con moltissimi cambiamenti pronti a stravolgere l’assetto interno dell’azienda e non solo. Ecco cosa sappiamo.
Google, le novità in materia di intelligenza artificiale
Secondo quanto condiviso da The Verge, alcune recenti dichiarazioni di Rick Osterloh, vicepresidente senior della sezione dispositivi e servizi di Google, hanno lasciato intuire la direzione che seguirà il colosso della tecnologia da qui ai prossimi anni.
Sembra infatti che l’azienda stia concentrando i suoi sforzi per far avvicinare tutti i suoi prodotti al mondo dell’intelligenza artificiale, un cambiamento che andrà dai GooglePixel ai Chromebook e fino ad arrivare ai vari device che ospitano Android (comprese le smart TV).
L’idea è quella di coniugare hardware e software e volgerli in funzione dell’AI, permettendo ai vari team di collaborare per avere come unico obiettivo quello di far progredire questa tecnologia in modo veloce e sicuro, coinvolgendo tutte le varie sezioni dell’ecosistema di Big G.
Insomma, Google sta chiamando a raccolta la sua “forza lavoro” per rendere il suo sistema operativo come una sorta di piattaforma AI mobile, che sarà posizionata al centro dell’intero universo dei prodotti e servizi offerti dall’azienda. E per raggiungere questo obiettivo, chiaramente, c’è bisogno del lavoro di tutti.
Oltretutto, una collaborazione in questo senso, potrebbe aiutare tutti i team di sviluppatori, anche quelli più piccoli ad ottenere strumenti più performanti, che potrebbero semplificare la realizzazione dei loro progetti o il perfezionamento di quelli già esistenti.
Insomma, lo scopo di Google sembra essere quello di portare ogni dipendente di lavorare per lo stesso obiettivo, diventando davvero parte di un progetto più grande, efficiente ed inclusivo.
Quale futuro per Google
Considerando l’impatto che l’intelligenza artificiale sta avendo sullo sviluppo tecnologico, è chiaro che la cosa si deve ripercuotere anche sulle aziende stesse e sul loro assetto. E questo per Google chiaro già da diverso tempo.
Se a questo aggiungiamo la volontà del colosso di Mountain View di essere parte attiva di questo cambiamento, l’idea di creare un vero e proprio ecosistema AI non è altro che la naturale evoluzione di quanto fatto fino a questo punto e il traguardo (o almeno uno dei vari traguardi) da raggiungere da qui al prossimo futuro,
Per farlo, come già detto, c’è bisogno di sforzi congiunti e di una più efficiente condivisione delle competenze tra i vari rami dell’azienda, così da avere ben chiaro l’obiettivo comune e cercare di raggiungerlo nel minor tempo possibile.
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