Google è tra le aziende che investono di più sullo sviluppo di nuovi strumenti basati sull’intelligenza artificiale e il machine learning, portando sul mercato prodotti che puntano a migliorare la vita delle persone.
Nel recente discorso alle Nazioni Unite, il CEO di Google, Sundar Pichai, ha annunciato la nascita del Global AI Opportunity Fund, un fondo da ben 120 milioni di dollari da utilizzare per l'istruzione e la formazione delle persone sul tema dell'intelligenza artificiale, sostenendo la necessità di una partnership tra settori pubblici e privati per garantire che queste tecnologie diventino un vantaggio per tutti.
Altro segno evidente della centralità di questi strumenti per l’azienda di Mountain View a cadenza regolare condivide sul suo blog dei report con una panoramica sulle ultime innovazioni del settore, mostrando a utenti e addetti ai lavori gli ultimi progressi fatti e introducendo loro i futuri tool con cui potrebbero avere a che fare in tempi ragionevolmente brevi. Ecco cosa sappiamo
Google AI, le principali novità presentate da Big G
Tra le prime novità presentate ci sono le panoramiche audio a NotebookLM, con l’assistente di ricerca basato sui modelli di Google Gemini che è ora in grado di aiutare gli utenti a comprendere informazioni complesse partendo anche da una discussione approfondita tra due persone.
Il modello, infatti, è capace di apprendere anche ascoltando un file audio caricato sul NotebookLM, cosa che consente agli utenti di condividere i loro interessi con questo strumento (e addestrarlo in questa direzione) in modo ancora più veloce.
Grandi novità anche per Google Cloud e Google Workspace con un numero sempre maggiore di clienti aziendali che stanno utilizzando Gemini su larga scala per migliorare la produttività e i flussi di lavoro.
Con questo sistema l’AI diventa sempre più versatile, imparando di volta in volta e rispondendo ai bisogni delle imprese (grandi o piccole) con efficienza e rapidità, semplificando la vita dei lavoratori e “specializzandosi” in ambiti diversi, così da diventare ancora più centrale anche in ambito lavorativo.
Altra novità piuttosto interessante è Heat Resilience uno strumento che utilizza immagini satellitari e riprese aeree potenziate dall'AI per aiutare le città ad affrontare l’innalzamento delle temperature e, magari in futuro, contribuire a ridurne gli effetti sulla salute.
Lo strumento è in grado di combinare il rilevamento di oggetti basato sull'intelligenza artificiale con altri modelli sviluppati sempre da Google, allo scopo di analizzare diversi fattori che possono contribuire ad abbassare le temperature nelle città più a rischio.
Vengono analizzati, ad esempio, la quantità di spazio verde o la riflessione della luce dei tetti degli edifici in modo da aiutare urbanisti e Governi locali a mettere in pratica interventi di raffreddamento, per migliorare la vita in città.
Altro progetto da non sottovalutare è FireSat, una costellazione di satelliti progettata specificamente per rilevare gli incendi boschivi (anche quelli più piccoli) aiutando le forze dell’ordine a intervenire tempestivamente.
Con questo strumento le autorità potranno accedere a immagini ad alta risoluzione di tutto il globo che si aggiornano ogni 20 minuti così da rilevare, praticamente in tempo reale, gli incendi e prendere provvedimenti prima che finiscano fuori controllo distruggendo città e inghiottendo intere foreste.
Infine, Google ha confermato di aver reso disponibile ai ricercatori il modello di base bioacustico chiamato Health Acoustic Representations progettato per diventare uno strumento per la costruzione di modelli AI in grado di ascoltare i suoni umani, come i colpi di tosse, e segnalare i primi segni di malattia.
Questa tecnologia può, potenzialmente, aiutare i medici a diagnosticare malattie pericolose (ma curabili se prese in tempo) come la tubercolosi, che ancora colpisce milioni di persone soprattutto in quelle aree dove l’accesso ai servizi sanitari è ancora difficoltoso per molti.
Google e l’educazione: l’AI per formare le future generazioni
Vista la centralità di questi strumenti, non sorprende dunque l’impegno di Big G nel settore dell’educazione, fornendo alle organizzazioni che operano in questo settore i fondi e gli strumenti per sviluppare programmi di studio in materia di intelligenza artificiale.
Un percorso che spazia dalla formazione degli insegnanti fino ad arrivare all’insegnamento della materia che, tramite gli strumenti Generative AI for Educators, darà una grande mano agli insegnanti nello spiegare questa tecnologia ai loro studenti che, dal canto loro, potranno sfruttarne appieno le potenzialità sia in ambito lavorativo che nel settore della ricerca.
Un modo, insomma, per semplificare l’accesso a un’adeguata formazione di settore che oltre a far progredire lo sviluppo di tali tecnologie, mira a renderle alla portata di tutti, con lo scopo di dare a chiunque lo voglia la possibilità di imparare e contribuire alla causa di un’intelligenza artificiale globale, libera e accessibile a tutti.
Per saperne di più: Google Gemini, cos’è e come funziona la nuova AI Multimodale di Google