Google Gemini è l’intelligenza artificiale multimodale del colosso di Mountain View, un sistema progettato per muoversi liberamente tra diverse tipologie di dati e informazioni, inclusi testi, file audio, file video, immagini e, addirittura, linee di codice.
Questo nuovissimo modello è compatibile con moltissimi dispositivi diversi e le sue funzionalità crescono a un ritmo esponenziale, andando a inglobare i sistemi più elementari, come gli smartphone, fino ad arrivare a quelli estremamente complessi come i data center che devono gestire milioni di informazioni.
Con l’arrivo di Gemini, insomma, il settore dell’intelligenza artificiale si allarga a dismisura, portando nelle mani degli utenti uno strumento potente e affidabile, pronto a rispondere ad ogni sua esigenza e pronto ad assolvere compiti estremamente diversi, dall’intrattenimento alla produttività.
Chiaramente, non può mancare il confronto diretto con ChatGPT, il modello di OpenAI anch’esso estremamente evoluto, ma che ha trovato in Gemini un degno avversario, pronto a dargli filo da torcere.
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0. Come funziona Gemini
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Google Gemini è disponibile in tre versioni: Gemini Ultra, è il sistema più avanzato tra quelli offerti da Big G ed è progettato per utilizzi estremamente specifici e operazioni molto elaborate.
È in grado di esplorare e comprendere ben 57 macro aree del sapere umano, risolvere problemi complessi in materie come matematica, fisica, storia, diritto, medicina ed etica e, cosa davvero fondamentale, è in grado di elaborare ragionamenti logici, partendo dal set di dati a sua disposizione fino ad arrivare all’elaborazione di concetti anche molto complicati.
Insomma, Gemini Ultra, è la massima espressione di Google in materia di intelligenza artificiale ed è quanto di più vicino a un cervello umano (con tutte le eccezioni del caso).
Gemini è un tool estremamente efficiente e molto flessibile, in grado di adattarsi perfettamente alle esigenze degli utenti, potenziando notevolmente la produttività e non solo
Poi c’è la Gemini Pro, che rappresenta il modello AI più versatile della scuderia di Big G, un sistema che può essere utilizzato in ambiti diversi e, seppur meno performante rispetto al modello Ultra, è comunque in grado risolvere compiti complessi in maniera piuttosto efficace.
Infine c’è Gemini Nano, un modello AI efficiente e molto più semplice rispetto ai “fratelli maggiori” che prossimamente sarà disponibile come intelligenza artificiale on-device che, almeno in un primo momento, dovrebbe essere esclusiva dei Google Pixel 8 Pro, aiutando gli utenti nella gestione delle varie incombenze.
È importante sottolineare che, rispetto a ChatGPT, questo nuovo strumento è una AI multimodale in grado, cioè, di comprendere e lavorare su diversi tipi di input muovendosi efficacemente in ognuno di essi per garantire sempre performance di altissimo livello e una grande affidabilità.
Per approfondimenti: Gemini, l'AI di Google multimodale e super potente è arrivata
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1. Cosa può fare Gemini
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Come appena detto Gemini può essere utilizzato in una vasta serie di situazioni, garantendo agli utenti sempre un buon grado di attendibilità nelle risposte.
Tra le possibilità di questo tool, ad esempio, si può sfruttare nella SEO e nel Marketing, aiutando i professionisti nella ricerca delle keyword, nelle analisi di mercato e nella scrittura di un business plan.
Può essere utilizzata, ovviamente, come un tool per la scrittura aiutando gli utenti a redigere testi da zero, a scrivere e-mail, piani di lavoro e molto altro ancora.
Si può utilizzare nell’analisi di immagini, nella creazione di linee di codice, per rendere più efficienti i flussi di lavoro, organizzare la produttività e collaborare a 360° in tutte quelle operazioni per la produttività a tutti i livelli, dall’utilizzo quotidiano fino ad arrivare alla gestione dell’ufficio.
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2. Come usare Google Gemini
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Per utilizzare Google Gemini per prima cosa bisogna andare sulla pagina ufficiale e, nel caso non fosse stato effettuato l’accesso al proprio account, fare clic su Accedi e inserire le proprie credenziali.
Fatto questo si può cliccare sul tasto Prova Gemini e iniziare dunque a prendere confidenza con l’interfaccia del chatbot di Big G.
Prima di provare il servizio, però, bisogna accettare le condizioni d'uso e, naturalmente, la policy sulla privacy. Qui è anche possibile chiedere di ricevere aggiornamenti sul tool, selezionando l’apposita opzione così che Google possa inviare email informative all’arrivo di nuove funzioni.
L’interfaccia di Google Gemini è decisamente minimale e richiama quella di un qualsiasi altro chatbot, ChatGPT tra tutti.
Usare Google Gemini è molto intuitivo e grazie a un’interfaccia semplice e immediata è possibile sfruttare le potenzialità del chatbot senza alcun problema
A sinistra c’è una barra laterale dove sono posizionate le diverse conversazioni con il chatbot. Qui, premendo il pulsante Nuova Chat, si possono iniziare anche nuove conversazioni da zero, mentre le altre resteranno archiviate nella medesima barra laterale.
In basso, trova posto la barra Scrivi qui, dove l’utente può formulare le proprie richieste al tool.
Oltre a questo non c’è molto altro da sapere sul funzionamento di Google Gemini e l’utente può, quindi, iniziare tranquillamente a interfacciarsi col tool.
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3. Come formulare una richiesta
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Per utilizzare Google Gemini si possono seguire due strade differenti: la prima consiste nel fare al chatbot una richiesta generica, indifferente l’argomento e, a meno che non si chiedano cose vietate, in pochissimi secondi apparirà sullo schermo una risposta per sommi capi al quesito posto.
In alternativa è possibile fare richieste molto specifiche, inserendo quante più informazioni possibili e, addirittura, specificando come deve essere strutturata la risposta in modo che il chatbot possa seguire le istruzioni alla lettera e fornire una risposta totalmente in linea con quanto richiesto.
Quando il tool mostrerà i risultati elaborati bisogna, anzitutto, controllare che siano corretti (grammaticalmente e concettualmente), in alternativa cliccando su Mostra Bozze è possibile trovare diverse proposte allo stesso quesito, così da poter scegliere quella che più soddisfa le proprie esigenze.
Se nessuno di questi risultati soddisfa le proprie esigenze si può cliccare su Rigenera bozze e spingere Gemini a rivedere il proprio lavoro.
Se ancora la risposta o il modo in cui viene presentata, non risponde ai propri bisogni, è consigliabile riformulare la domanda cercando di essere più specifici oppure di utilizzare un linguaggio più semplice e più comprensibile al tool.
Gemini è ampiamente personalizzabile anche nelle risposte, con l’utente che può ottenere sempre il massimo dal tool, affinando la richiesta o chiedendo maggiori informazioni
Per approfondire la risposta si può cliccare sul pulsante Verifica la risposta, così da avviare una ricerca su Google.
Una volta che l’approfondimento soddisfa tutte le proprie esigenze è possibile anche rivedere la formattazione, selezionando carattere e regolazioni varie come il grassetto o il corsivo, cliccando su Modifica.
In alternativa è anche possibile chiedere al software di riformulare la risposta tramite parametri diversi come: chiedendo, ad esempio, di riassumerla, oppure approfondirla, cambiare il tone of voice scegliendo un tono più semplice, più professionale, più informale ecc.
Si può anche contribuire a migliorare il servizio scegliendo di fornire feedback a Google cliccando sui pulsanti col pollice in su, se la risposta è corretta, o sul pollice in giù se, invece, non è conforme a quanto richiesto.
Tra le possibilità di Gemini, anche una modalità di condivisione per inviare quanto elaborato con altri utenti.
Per farlo basta cliccare su Condividi ed esporta, selezionando una delle varie modalità di condivisione tra cui: Condividi, che consente di creare un link da inviare a chiunque; Esporta in Documenti, per creare un documento Google contenente la risposta di Gemini (anche se potrebbero verificarsi problemi di formattazione); Bozza in Gmail, così da creare una bozza sul proprio account di posta elettronica di Gmail.
Infine è anche possibile fornire a Gemini degli input multimediali come le immagini. Per farlo basta cliccare su + e poi su Carica immagine, chiedendo al chatbot di analizzarla o di aprire una ricerca partendo proprio da questa foto.
Per approfondimenti: Come condividere le chat di Gemini
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4. Quali sono i vantaggi di Google Gemini
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Google Gemini è uno strumento potentissimo che può soddisfare i bisogni dei singoli utenti e quelli delle aziende senza alcun problema, a patto naturalmente di scegliere la versione del chatbot più in linea con le proprie esigenze.
I vantaggi che derivano dal suo utilizzo sono innumerevoli e non solo perché è un tool che può assolvere ai compiti più svariati, ma anche perché è possibile impostare il chatbot come se fosse un vero e proprio assistente smart da utilizzare per la produttività a tutti i livelli.
Gemini è un ottimo sistema per amplificare la comunicazione e sfruttare a 360° tutti i tool della suite di Google, potenziandola notevolmente con l’intelligenza artificiale.
Potente, versatile, flessibile e altamente personalizzabile questo software diventa un accessorio indispensabile che mette nelle mani dei professionisti un set di strumenti completo che può semplificare il lavoro in tutte le sue forme, rendendolo decisamente più immediato.
Google Gemini è un tool molto efficiente che può rappresentare un grandissimo vantaggio competitivo sia per le aziende che per i privati che si affidano ai suoi servizi
Oltretutto, parliamo anche un ottimo sistema per automatizzare la produttività, delegando al chatbot tutti i compiti “ridondanti” e lasciando agli utenti il tempo per lavorare a quelle operazioni più importanti, che richiedono particolari attenzioni e che, ovviamente, devono necessariamente essere svolti dall’uomo.
Gemini, dunque, è un ottimo sistema per migliorare l’efficienza operativa in qualsiasi settore venga utilizzato, lasciando campo libero all’utente di impostare il funzionamento del chatbot come meglio si crede, valutando versioni diverse (in abbonamento o meno) e scegliendo come e dove utilizzare i suoi servizi.
Per questo motivo, il chatbot può diventare uno strumento indispensabile sia per le strategie aziendali che per l’utilizzo quotidiano tra privati, diventando un valore aggiunto e naturalmente un vantaggio competitivo che, se usato e regolamentato a dovere, può fare realmente la differenza.
Per approfondimenti:Che cos'è l'intelligenza artificiale multimodale e a cosa serve?
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5. Quanto costa Gemini
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La versione base di Google Gemini è gratuita e, seppur con un utilizzo limitato e prettamente “occasionale”, è un’ottima soluzione per testare le potenzialità di questo tool e, appunto, utilizzarlo al bisogno di tanto in tanto.
Per provare le incredibili funzionalità di Gemini Adavanced, invece, è necessario sottoscrivere un abbonamento chiamato Google Advanced che fa parte del pacchetto Google One AI Premium e ha un prezzo di 21,99 euro al mese, sbloccando però tutto il potenziale di questo strumento.
Chiaramente, un costo non proprio irrisorio, ma comunque in linea con quello proposto per ChatGPT Pro che si aggira intorno ai 23 euro al mese.
Inoltre, si ricorda che alla sottoscrizione dell’abbonamento è possibile anche ottenere un periodo di prova gratuito di due mesi, al termine del quale l’utente potrà decidere in totale autonomia se pagare il costo dell’abbonamento o meno.
Scegliendo il pacchetto Google Advanced è possibile sfruttare al massimo le potenzialità del chatbot, accedendo al modello linguistico più performante tra quelli offerti da Google
Bisogna sottolineare, anche, che sottoscrivendo l’abbonamento l’utente entra automaticamente a far parte del programma Google One, ottenendo anche 2 TB di spazio di archiviazione in cloud, una VPN, l’accesso a funzionalità AI esclusive, la possibilità di provare in anteprima tutte le novità e molti e altri vantaggi da utilizzare col proprio account Google.
Inoltre, stando alle comunicazioni ufficiali di Big G, molto presto gli utenti potranno utilizzare Gemini anche con i vari strumenti della suite di produttività come Gmail, Documenti, Presentazioni, Fogli e tutti gli altri software facenti parte dell’ecosistema del colosso di Mountain View.
Infine, per i possessori di un Google Pixel 8 Pro, molte di queste funzionalità arriveranno anche a bordo del proprio smartphone, tramite Gemini Nano, anche se ancora non c’è una data di rilascio confermata.
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6. Meglio Gemini o ChatGPT
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La “lotta” tra Google Gemini e ChatGPT, il ben noto tool sviluppato da OpenAI, non è sicuramente un discorso da dare per scontato e chiaramente entrambi cercano di contendersi il dominio nel mondo dell’intelligenza artificiale.
Tutte e due le piattaforme, comunque, hanno diverse caratteristiche specifiche che, a seconda dell’utilizzo finale potrebbero fare la differenza, anche se a onor del vero sono altrettante le affinità tra i due strumenti.
Gemini, ad esempio, è disponibile in tre versioni, che gli utenti possono scegliere in base al tipo di funzionalità (più o meno avanzate) di cui hanno bisogno.
Oltretutto il tool di Google è anche un’AI multimodale, ciò significa che può assimilare diverse tipologie di dati e di rispondere con una varietà altrettanto importante, così da assolvere a qualsiasi richiesta.
ChatGPT, invece, nel tempo ha sviluppato una grandissima versatilità che grazie a addons specifici consente agli utenti di utilizzare questo strumento per qualsiasi tipo di operazione, incluse le più complesse specifiche per gli ambiti professionali.
ChatGPT e Google Gemini sono due piattaforme estremamente versatili e performanti, che portano il discorso sull’intelligenza artificiale al livello successivo
Comunque dai test effettuati dagli addetti ai lavori su entrambi i chatbot hanno dato risultati più che positivi, sottolineando che sia la soluzione di Google che quella di OpenAI, sono in grado di esaminare dati complessi, effettuare ragionamenti critici (con le dovute eccezioni) e adattarsi completamente a qualsiasi contesto.
Tuttavia, Gemini sembra essere più affine all’elaborazione di grandi quantità di dati e alla generazione di conclusioni più veloci, mentre ChatGPT “preferisce” un approccio più attento alla qualità e al contesto in cui viene utilizzato, diventando, dunque, anche estremamente specifico (se richiesto).
Anche sul fronte della Privacy, entrambe le soluzioni garantiscono la massima protezione dei dati personali degli utenti e, naturalmente, la massima trasparenza, assolvendo completamente a quanto richiesto dalle varie normative in materia di trattamento delle informazioni sensibili.
Chiaramente, nonostante le grandi potenzialità dei due strumenti, bisogna sottolineare che nessuno dei due è in grado di sostituire l’uomo e le decisioni razionali e funzionali allo scopo che lo caratterizzano.
Entrambi rappresentano sicuramente un valore aggiunto per la produttività in grado di aiutare aziende e privati in qualsiasi tipo di incombenza, al contempo però non bisogna mai dare per scontato i risultati ottenuti e, prima di fare qualsiasi cosa, procedere con un’ulteriore verifica di quanto prodotto perché nessuna intelligenza artificiale è infallibile ed esente da errori.
Perciò scegliere tra Gemini e ChatGPT è un procedimento che richiede un’attenta valutazione, che deve prescindere dalla semplice “simpatia” verso l’una o l’altra azienda produttrice, ma deve essere orientato verso una profonda comprensione dei propri bisogni (aziendali e non) e dei propri obiettivi che andranno a definire quale delle due piattaforme è più adatta al proprio scopo.
Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi