I titolari di un account Gmail possono dormire sonni tranquilli. La posta elettronica di Google è stata implementata con nuove misure di sicurezza con un duplice obiettivo: proteggere le informazioni sensibili e contrastare azioni potenzialmente critiche.
Stando a stime di Forbes del 2023 Gmail conterebbe circa 2 miliardi di utenti in tutto il mondo. Si tratta di un numero immenso, che corrisponde a circa un quarto degli abitanti del nostro Pianeta.
Questo presupposto aiuta a capire quanto sia importante la sicurezza informatica del servizio di posta elettronica targato Google. Una qualsiasi falla grave permetterebbe infatti ad hacker o malintenzionati di accedere a una quantità di dati personali praticamente sconfinata.
Non sorprende dunque che Google lavori senza sosta all’aggiornamento e al miglioramento dei propri software, Gmail incluso. Uno dei risultati degli update di cui sopra, sono nuove misure di sicurezza che rendono l’utilizzo dei programmi sempre più stabile e sicuro.
Quali sono le nuove misure di sicurezza Gmail
Le ultime indiscrezioni confermano che le nuove misure di sicurezza Gmail avranno soprattutto a che fare con la verifica della propria identità. L’utente sarà dunque chiamato a confermare la titolarità del proprio account a fronte di una serie di richieste o azioni.
La verifica dell’identità scatterà nel caso in cui si voglia intervenire sui filtri della posta elettronica. Sia nel caso in cui si tratti di filtri creati ex novo. Sia nel caso in cui si modifichino o si importino filtri preesistenti.
L’utente sarà chiamato a verificare la propria identità anche nel caso in cui aggiunga indirizzi di inoltro dalle impostazioni POP/IMAP. La stessa procedura andrà seguita anche nel caso in cui attivi lo stato di accesso IMAP.
Tutte le azioni di cui sopra vengono considerate da Google come interventi potenzialmente critici. La ragione è presto detta: questo genere di interventi potrebbe venire compiuto senza che il titolare dell’account ne sia realmente consapevole.
In questa eventualità un hacker sarebbe in grado di operare totalmente indisturbato, portando a termine tutta una serie di ulteriori interventi nocivi a scapito dell’utente.
Google continua a investire sulla sicurezza
I nuovi interventi di sicurezza che caratterizzano Gmail sono parte di una strategia ben più ampia che sta venendo messa in atto da Google. Il colosso di Mountain View ha investito risorse ed energie per portare l’autenticazione a due fattori all’interno di Workspace: la suite di programmi e strumenti per incrementare e facilitare la produttività.
L’autenticazione a due fattori, anche nota con l’acronimo 2FA, è un metodo di verifica dell’identità che chiede all’utente di portare a termine tutta una serie di step. Il primo è l’inserimento delle credenziali.
Il secondo può prevedere l’invio di una One Time Password (OTP) tramite SMS, email o chiamata. Così come può prevedere il riconoscimento biometrico o l’utilizzo di software o hardware specifici: dalle app ai token di sicurezza.
A breve anche Gmail utilizzerà un sistema di verifica dell’identità non troppo diverso dalla 2FA. L’utente sarà infatti chiamato a confermare le proprie intenzioni, nonostante abbia già effettuato un accesso attraverso l’utilizzo di credenziali e password.
Per saperne di più: Gmail, guida definitiva all'utilizzo