Gli smartphone e i tablet Android hanno moltissime caratteristiche particolari che, per chi non ha mai usato questo sistema operativo, potrebbero sembrare complicate.
Naturalmente sul web ci sono decine e decine di tutorial su come utilizzare al meglio il sistema operativo di Google ma, chiaramente, trattandosi di un programma in continua evoluzione molti particolari cambiano, portando gli utenti in confusione.
Le possibilità sono molte e tra scegliere un antivirus e accedere al menu sviluppatori, gli errori sono più frequenti di quello che si crede.
Scopriamo gli errori più comuni degli utenti che iniziano ad usare Android e come evitarli.
- Chiudere le App troppo spesso
- Concedere troppe autorizzazioni
- Non utilizzare il menu sviluppatori
- Non sfruttare i programmi di terze parti
- Installare un antivirus
- Mantenere i Bloatware sul dispositivo
- Non controllare regolarmente gli aggiornamenti
- Non abilitare le funzioni Dark Mode e la luce notturna
- Non programmare la funzione Non disturbare
- Utilizzare accessori economici
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1. Chiudere le App troppo spesso
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Uno dei più grandi miti dietro Android è che chiudere le App migliora la durata della batteria. Questo particolare, però, non è mai stato vero e, in alcuni casi, può provocare non pochi problemi all’utente. Android è progettato per gestire le applicazioni in background in piena autonomia. Quando sono necessarie risorse, chiuderà automaticamente le App che non sono state utilizzate per un po' di tempo. Chiudere le varie App di Android non serve a risparmiare batteria ma è solo un modo per consumare più risorse necessaria per riavviare i programmi appena chiusi Se l’utente chiude i vari programmi installati, questi saranno costretti a riavviarsi di continuo, chiedendo al dispositivo più potenza e, naturalmente, più risorse. Bisognerebbe ricorrere alla chiusura forzata delle applicazioni solo se si riscontrano problemi di sorta e, in caso tutto funzioni a dovere, lasciare che sia Android a gestire il tutto.
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2. Concedere troppe autorizzazioni
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Le applicazioni installate su Android possono richiedere un'ampia varietà di autorizzazioni che vanno dalla posizione e arrivano fino all’accesso ai contatti sulla rubrica.
Ovviamente i singoli programmi cercano in tutti i modi di accedere ai vari contenuti del dispositivo, tuttavia è sempre meglio essere cauti nelle concessioni.
Le applicazioni installate tenderanno sempre a richiedere l’autorizzazione per accedere ai dati dell’utente ma starà a quest’ultimo scegliere con cura a quale programma concedere l’accesso.
Una buona pratica è quella di concedere autorizzazioni temporanee alle App scegliendo Solo questa volta, quando il programma in questione fa determinate richieste.
Questo vale soprattutto per quei programmi che non vengono utilizzati di frequente.
Fortunatamente Android ha molte funzionalità integrate per “difendersi” dalle App che abusano delle autorizzazioni, ma il suggerimento è quello di verificare di persona andando nelle Impostazioni, sulla scheda Applicazioni e poi su quella Autorizzazioni.
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3. Non utilizzare il menu sviluppatori
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Accedere al menu sviluppatori permette di sfruttare al massimo le potenzialità di Android, andando a regolare finemente qualsiasi impostazione del telefono.
All’interno di questo menu, infatti, sono presenti tutte quelle specifiche da “sistemare” per migliorare l’utilizzo di Android ed eventualmente velocizzare il funzionamento dello smartphone.
Farlo, però, potrebbe comportare dei rischi per l’integrità del dispositivo, soprattutto se non si ha idea di cosa si sta facendo.
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4. Non sfruttare i programmi di terze parti
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Quasi ogni funzione di Android può essere sostituita con un'alternativa sviluppata da terze parti, scaricabile (spesso) gratuitamente dal Google Play Store.
Tra questi programmi ci sono anche quelli per il Launcher, che si occupa di personalizzare l’aspetto del menu e le funzioni di utilizzo delle varie schermate.
Le opzioni sono molte e in alcuni casi specifici funzionano molto meglio del programma di default, per cui è sempre opportuno provare soluzioni del genere che, spesso, miglioreranno molto l’utilizzo del dispositivo.
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5. Installare un antivirus
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Android è uno dei sistemi operativi più diffusi al mondo e, naturalmente, può diventare un facile bersaglio per virus e applicazioni malevoli.
Google ha implementato diversi livelli di protezione per tenere al sicuro i dispositivi e buona parte di queste passano dal Play Store che verifica e certifica qualsiasi programma al suo interno.
Utilizzare un antivirus può essere utile in caso di dispositivi infetti. Tuttavia se non ci sono problemi, avere sempre in background un programma del genere potrebbe far rallentare il device.
Le App pubblicate nel negozio virtuale di Google vengono scansionate costantemente da Google PlayProtect in modo che possano essere scaricate in totale tranquillità dagli utenti.
Per questo motivo, scaricare un antivirus potrebbe non essere necessario e, anzi, spesso potrebbe solo portare a fastidiosi rallentamenti.
Poi in caso il dispositivo sia infetto si può comunque optare per un software del genere ma, se tutto funziona a dovere e se il device viene usato correttamente, di solito non serve a molto utilizzare un antivirus.
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6. Mantenere i Bloatware sul dispositivo
Chikena / Shutterstock
Su quasi tutti i dispositivi Android ci sono una serie di App preinstallate, chiamate bloatware.
Sebbene alcune di queste potrebbero essere davvero utili, altre serviranno solo a consumare risorse preziose occupando spazio e, in alcuni casi, addirittura utilizzando RAM pur non essendo mai state aperte.
I bloatware sono tutte quelle App inserite all’interno dei dispositivi dai produttori e che, generalmente, non servono all’utente che dovrebbe disinstallare quanto prima.
Chiaramente la maggior parte delle App e dei giochi preinstallati possono essere cancellati dall’utente in modo che possa riappropriarsi del proprio smartphone.
Per farlo basta andare nelle Impostazioni e, dalla scheda Applicazioni, procedere con la disinstallazione dei bloatware in modo da liberare spazio.
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7. Non controllare regolarmente gli aggiornamenti
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È importante mantenere aggiornate le App e il sistema operativo Android.
Questo garantisce che tutto funzioni correttamente, lasciando agli sviluppatori il compito di sistemare bug o problemi di qualsiasi genere, inclusi quelli nella sicurezza.
Controllare di frequente gli aggiornamenti è un ottimo sistema per mantenere sempre efficiente il dispositivo e risolvere eventuali problemi nella sicurezza.
Il Google Play Store offre diversi modi per assicurarsi che tutto sia sempre aggiornato.
Il primo consente all’utente di controllare manualmente gli aggiornamenti andando su Gestisci App e dispositivo.
Controllare di frequente questa sezione è sempre un’ottima soluzione per non dimenticare mai gli aggiornamenti.
In alternativa è opportuno abilitare gli aggiornamenti automatici, in modo che il dispositivo faccia tutto in piena autonomia senza che l’utente debba preoccuparsi di nulla.
Il discorso si applica, chiaramente, anche agli aggiornamenti di sistema che possono essere controllati dalle Impostazioni, andando nella scheda Informazioni dispositivo.
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8. Non abilitare le funzioni Dark Mode e la luce notturna
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La luce blu potrebbe non essere un grosso problema per gli utenti, ma è innegabile uno schermo troppo luminoso sia difficile da guardare al buio.
Per risolvere questo problema Android ha molteplici funzionalità volte a ridurre l'affaticamento degli occhi durante la notte.
Innanzitutto, la modalità oscura (Dark Mode) che cambia in automatico il tema del dispositivo, passando a uno più scuro, con testo bianco su sfondo nero.
Utilizzando il Dark Mode, oltre al design dello smartphone, cambierà anche il consumo di batteria, permettendo al dispositivo di ridurre leggermente i consumi.
Tuttavia il Dark Mode non affronta il problema della luce blu, nociva per gli occhi che potrebbe anche causa diversi problemi legati al riposo notturno.
Perciò è opportuno abilitare una funzione chiamata Night Light o Eye Conform Shield che cambia la temperatura del colore del display in modo che possa contrastare la luce blu.
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9. Non programmare la funzione Non disturbare
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Android ha una funzione chiamata Non disturbare che può essere configurata in automatico in modo che si attivi prima di dormire così da bloccare qualsiasi tipo di notifiche.
Naturalmente questo non significa che l’utente sarà tagliato completamente fuori dal mondo, ma semplicemente riceverà meno notifiche durante le ore notturne, in modo che il suo riposo non venga disturbato.
Oltretutto è anche possibile impostare delle eccezioni indicando delle App o delle funzionalità che continueranno a ricevere le notifiche anche in modalità Non disturbare.
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10. Utilizzare accessori economici
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Quando si inizia a utilizzare un dispositivo Android ci si rende conto che gli accessori a disposizione sono davvero molti e, molto spesso, di pessima qualità.
Utilizzare prodotti commerciali, oltre a garantire performance peggiori, è anche un modo per rovinare il dispositivo che potrebbe funzionare in maniera errata e, a lungo andare, subire danni di diversa natura.
Acquistare accessori economici può essere una soluzione per risparmiare qualche euro ma a lungo andare questi prodotti commerciali potrebbero rovinare lo smartphone
Ad esempio, utilizzando un caricabatteria non adatto si potrebbe rovinare la batteria, così come acquistare un cavo USB-C commerciale potrebbe portare alla perdita di dati durante il trasferimento di file.
Il consiglio, quindi, è sempre quello di spendere qualcosa in più e di acquistare accessori certificati e di buona qualità.
Per saperne di più: Android, caratteristiche del sistema operativo