Google Bard ha cambiato nome in Google Gemini, ma le sue funzionalità non sono andate perse. E anzi continuano a crescere giorno dopo giorno, anche grazie allo sviluppo di nuove estensioni.
Le estensioni, o plug-in, sono dei software che permettono all’AI di Google di accedere direttamente a software esterni. In modo che l’utente abbia un unico luogo virtuale in cui gestire operazioni e servizi diversi.
Esistono tante estensioni di Gemini e alcune delle più interessanti dialogano con altri programmi della galassia Google. È il caso ad esempio delle estensioni di YouTube, Google Workspace, Google Maps, Google Voli e Google Hotel.
I cinque plug-in hanno le loro specificità di utilizzo, ma il vantaggio per l’utente è comune. Con Gemini infatti le potenzialità dell’intelligenza artificiale generativa vengono applicate ai diversi contesti di cui sopra.
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1. Come usare l’estensione Gemini di YouTube
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L’estensione Gemini di YouTube è la soluzione ideale per tutti coloro che accedono quotidianamente alla piattaforma. E che magari soffrono l’imbarazzo della sua incredibile scelta di contenuti.
YouTube è uno dei siti web più visitati al mondo e vanta più di un miliardo di video. Secondo stime recenti ogni giorno vengono caricate circa 300.000 ore di contenuti, relativi agli argomenti più disparati: dalla cucina ai videogames, dallo sport al Cinema, passando per la cronaca, la cultura e qualsiasi altra disciplina.
Il plug-in YouTube di Gemini permette di interagire con l’AI di Google in modo da rendere più semplice la ricerca. Ad esempio l’utente può chiedere al chatbot di proporgli video in linea con i suoi interessi.
In questo modo Gemini analizzerà lo storico pregresso di visualizzazioni dell’account collegato a YouTube. E fornirà una selezione mirata di contenuti potenzialmente adatti ai gusti del singolo.
In alternativa è possibile chiedere altri video simili a uno già visto e apprezzato. Infine è possibile utilizzare l’estensione come se fosse un motore di ricerca molto avanzato. In questo caso, più la richiesta è dettagliata, più saranno accurate le risposte.
Non vanno poi dimenticate le altre possibilità di Gemini che si integrano alle diverse estensioni. Ad esempio, nel caso di YouTube, l’utente può chiedere all’AI di riassumere i contenuti di uno o più video. Così come può chiedere di estrapolare informazioni o metriche più dettagliate.
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2. Come usare l’estensione Gemini di Google Workspace
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L’estensione Gemini di Workspace deve innanzitutto essere collegata all’account Google dell’utente. Per farlo è sufficiente attivarla e fare clic sul pulsante di nome Connetti.
La sincronizzazione permetterà all’AI Google di accedere alle email di Gmail, i file e le cartelle di Drive, i testi salvati all’interno di Documenti. In questo senso il plug-in potrebbe venire paragonato a tante estensioni insieme, considerato che permette di semplificare decine di operazioni diverse lato utente.
Innanzitutto l’estensione Gemini di Google Workshop consente di gestire la casella di posta elettronica in maniera molto più efficiente. Ad esempio chiedendo all’AI di filtrare contenuti in base a un destinatario o un argomento specifico. Allo stesso modo è in grado di riassumere le informazioni essenziali e le azioni richieste contenute in qualsiasi scambio o flusso di mail.
Le stesse attività di cui sopra possono essere indirizzate all’interno di una cartella o un qualsiasi file di Drive. O di un qualsiasi testo dell’app Documenti. E in tutti i casi Google garantisce la privacy dell’utente.
Il colosso di Mountain View ha infatti reso noto che i dati personali di chi installa le estensioni Gemini non verranno utilizzati per scopi promozionali. E che tutti i file condivisi con l’AI non verranno visualizzati da esseri umani.
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3. Come usare le altre estensioni di Google Gemini
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Le estensioni di Google Gemini sono molteplici e sono in crescita costante: dunque non è possibile pensare di elencarle in maniera del tutto esaustiva.
Resta però un altro gruppo di plug-in particolarmente interessanti da utilizzare: quelli legati alla mobilità e ai viaggi. È il caso ad esempio delle estensioni Gemini di Google Maps, Google Voli e Google Hotel.
L’estensione Gemini di Google Maps semplifica e velocizza il contatto tra l’utente e la celebre app per la visualizzazione di carte geografiche e itinerari.
L’utente può chiedere all’AI di proporgli il percorso più veloce per una location specifica. Così come può chiedere quanto tempo è necessario per raggiungere un punto di interesse a sua scelta. Magari chiedendo delle alternative in base al mezzo di trasporto utilizzato.
Ma non solo. L’estensione è anche in grado di fornire informazioni di dettaglio su un qualsiasi punto di una qualsiasi mappa. Magari rispondendo a domande del tipo: “Dove si trova la stazione di rifornimento più vicina?”.
L’estensione Gemini di Google Voli fornisce prestazioni non troppo diverse da quelle di cui sopra. Ad esempio l’utente può chiedere all’AI di individuare il volo più veloce o quello più economico per una qualsiasi destinazione. Aggiungendo filtri relativi alla data, il numero di passeggeri o il numero di scali.
Un grande plus è che il plug-in ordinerà tutti i risultati all’interno di una tabella. Un aspetto da tenere in considerazione è che le tariffe visualizzate potrebbero non essere aggiornate.
Infine l’estensione Gemini di Google Hotel, che unisce un grandissimo lavoro di approfondimento ad output sintetici e facilmente fruibili. Si pensi ad esempio di chiedere all’AI di suggerire il migliore hotel della località X per la data Y.
Per fornire le sue risposte, Gemini (ex Google Bard) analizzerà tantissime informazioni diverse: dal prezzo alla quantità e qualità dei servizi. Dai feedback degli utenti, alle condizioni atmosferiche previste.
Il tutto verrà presentato all’interno di una tabella con comparazioni chiare. Ma anche in questo caso attenzione a non dare per scontate le tariffe, che potrebbero contenere alcuni errori.
Per saperne di più: Google Gemini, cos’è e come funziona la nuova AI multimodale di Google