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Tra le novità in arrivo il prossimo autunno ci sono i nuovissimi Google Pixel 8 e Google Pixel 8 Pro.
Due dei dispositivi più attesi di sempre, complice anche il grandissimo successo dei Pixel 7 e del Google Pixel Fold che in Italia è ancora inedito ma che ha conquistato pubblico e critica durante il Google I/O.
Sono molte le indiscrezioni che nelle ultime ore hanno affollato i social network e l’ultima in ordine di tempo ha indicato questi smartphone come i primi dispositivi made in Google con solo l’eSIM.
Google Pixel 8, le indiscrezioni sulla SIM elettronica
Il noto leaker Mishaal Rahman, nelle ore passate ha twittato una sua teoria secondo cui dai rendering dei Google Pixel 8 trapelati sul web qualche mese fa non fosse visibile lo slot della SIM.
A differenza dei modelli precedenti e del nuovo Pixel Fold, infatti, nelle foto in questione non sembra essere presente uno slot SIM, cosa che invece era più che evidente negli altri device di Big G.
Naturalmente, quelle trapelati non sono immagini ufficiali e il colosso della tecnologia non ha in alcun modo confermato la cosa.
Tuttavia potrebbe trattarsi di un’informazione non del tutto campata in aria, visto che l’azienda di Mountain View, a più riprese ha gettato le basi per l’utilizzo esclusivo delle eSIM su Android 14.
Il sistema operativo di Big G supporta le eSIM dal 2016, anche se la maggior parte dei telefoni sul mercato utilizza principalmente Nano SIM, inclusi i modelli più recenti come il Samsung Galaxy Z Fold 5.
L’utilizzo esclusivo delle eSIM, quindi, deve ancora decollare in casa Google ma, stando a queste indiscrezioni, la cosa potrebbe avvenire quanto prima.
Principali vantaggi delle eSIM
Sicuramente l’avvento delle eSIM può portare molti vantaggi agli utenti.
Anzitutto parliamo di un sistema molto più affidabile rispetto a una scheda tradizionale perché, chiaramente, ha molte meno probabilità di rompersi o subire danni visto che, fisicamente, non viene inserita all’interno del telefono.
In più è una soluzione che può essere facilmente integrata all’interno dei dispositivi indossabili, viste le ridotte dimensioni del modulo e questo potrebbe portare a una maggiore “indipendenza” di questi dispositivi dagli smartphone.
Anche sui telefoni permette di risparmiare un po’ di spazio, che potrebbe essere utilizzato per altre cose, magari una batteria più capiente o altre funzioni specifiche.
Si tratta anche di una tecnologia molto più immediata rispetto a una SIM classica, dato che non ci sarà più bisogno di andare in un negozio fisico per avere la propria scheda. Sarà anche più semplice cambiare piano tariffario o cambiare operatore, con la possibilità addirittura di avere più piani attivi contemporaneamente.
L’unico dubbio al momento, riguarda la sicurezza, dato che tutti i dati degli utenti sono contenuti in chip all’interno dello smartphone che si collega direttamente al server del gestore telefonico.
In questo senso, con un attacco al server, i dati degli utenti potrebbero essere esposti a rischi, ma naturalmente ci sono delle solide misure di sicurezza da aggirare e il furto del proprio profilo telefonico non è una cosa così immediata, anche se è comunque un’eventualità da considerare.
