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Gli alert di temperatura della smart home sono davvero inutili?

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Gli alert di temperatura non testimoniano necessariamente il danno di un dispositivo della propria smart home, ma vanno comunque tenuti in considerazione

notifiche smart home Shutterstock

In Breve (TL;DR)

  • Gli alert di temperatura nei dispositivi smart home non indicano necessariamente un malfunzionamento, poiché la maggior parte dei prodotti è progettata per resistere a condizioni climatiche estreme.
  • Tuttavia, temperature troppo alte o troppo basse possono danneggiare componenti specifiche come le batterie, riducendone la capacità e la durata, motivo per cui è consigliabile proteggerle da sbalzi termici.

Oggi molti proprietari di smart home non sanno bene come porsi di fronte agli alert di temperatura: si tratta di notifiche inutili, o sono effettivi segnali d’allarme da tenere in considerazione?

La risposta sta nel mezzo: da una parte molti dispositivi intelligenti sono predisposti per resistere tanto al caldo quanto al freddo. Dall’altra le temperature torride e quelle rigide potrebbero avere un impatto, soprattutto su componenti specifiche.

Come porsi di fronte a un alert di temperatura della smart home

Gli alert di temperatura sono parte integrante del funzionamento di dispositivi IoT ed app collegate e servono per comunicare all’utente fenomeni di riscaldamento o raffreddamento che superano una certa soglia predeterminata. 

Si tratta di un’impostazione di default in gran parte dei servizi, i software e i device sul mercato della smart home e spesso non c’è motivo di preoccuparsi.

Non bisogna infatti dimenticare che la stragrande maggioranza dei prodotti sul mercato è pensata per “resistere” anche in condizioni estreme, sia di caldo che di freddo. 

Dunque un inverno particolarmente rigido o un’estate particolarmente torrida non dovrebbero rappresentare un problema per il funzionamento di un oggetto smart. 

Ecco perché molti utenti preferiscono disattivare le notifiche e gli alert di temperatura: per evitare distrazioni in momenti inopportuni, o magari per non dovere prestare attenzione a segnalazioni potenzialmente irrilevanti.

Allo stesso tempo però determinate condizioni climatiche possono contribuire a un calo delle performance e, in certi casi, a piccoli grandi danni nel singolo dispositivo.

Perché caldo e freddo possono essere pericolosi per i dispositivi elettronici della smart home

Non è semplice trovare una corrispondenza univoca tra temperature estreme e prodotti o dispositivi di una smart home: il singolo device potrebbe infatti reagire in maniera differente a fenomeni di riscaldamento o raffreddamento

In questo senso diversi utenti testimoniano come le telecamere di sicurezza o le serrature intelligenti vengano raramente intaccate dalle basse temperature, anche nel momento in cui scendono al di sotto dello zero. 

Ciononostante da anni gli esperti del settore si interrogano sull’impatto del caldo e del freddo su prodotti specifici: si pensi in tal senso alle analisi fatte dalla correlazione tra le auto elettriche e il caldo

Un discorso a parte va poi fatto per le diverse parti di un dispositivo, come ad esempio le batterie. Ebbene, se si vuole tutelare questa specifica componente, è sicuramente utile prestare attenzione anche gli alert di temperatura

Il freddo e il caldo estremo mettono a dura prova le batterie, che rischiano di perdere capacità, durevolezza e velocità di carica. Lo stesso discorso vale per gli sbalzi di temperatura

Ecco perché, quando si organizza la propria smart home, è sicuramente consigliabile prestare grande attenzione al posizionamento della batteria, soprattutto nei dispositivi che rischiano di essere sottoposti a temperature rigide o torride.

In questo senso è consigliabile preferire prodotti in cui la batteria è sufficientemente protetta dal contatto diretto con l’ambiente esterno, in modo da evitare problematiche legate a clima e temperatura.

Per saperne di più: IoT, l'Internet delle Cose: una nuova frontiera

A cura di Cultur-e
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