In Breve (TL;DR)
- DeepSeek, l’AI cinese diventata virale, è stata rimossa dagli store di Google e Apple in Italia e Irlanda per preoccupazioni legate alla gestione dei dati personali degli utenti.
- Le autorità di entrambi i Paesi hanno richiesto chiarimenti alla startup cinese, ma DeepSeek non ha ancora risposto, sollevando dubbi sulla sicurezza e il trattamento delle informazioni raccolte.
Nei giorni scorsi è stato lanciato DeepSeek, l’intelligenza artificiale sviluppata in Cina, basata su un modello di linguaggio di grandi dimensioni che promette performance al pari di ChatGPT e gli altri strumenti sviluppati dagli attuali leader del settore, a prezzi nettamente inferiori. Un lancio che ha provocato un terremoto a Wall Street e nella Silicon Valley e che ha attirato la curiosità degli appassionati di tecnologia di tutto il mondo.
Un vero e proprio boom di iscrizioni provenienti da diversi Paesi, che ha provocato anche un rallentamento dello strumento. A pochi giorni di distanza, però, si solleva la preoccupazione per i dati personali degli utenti, che potrebbero essere a rischio.
L’allarme arriva dall’Italia e dall’Irlanda. Le autorità preposte dei due Paesi, infatti, sono velocemente intervenute, spinte dalla preoccupazione sul modo in cui i dati degli iscritta a DeepSeek vengono trattati. Modalità che non è stata ancora chiarita.
DeepSeek e trattamento dei dati degli utenti, cosa sta succedendo
La Commissione Irlandese per la Protezione dei Dati e il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP) hanno espresso ufficialmente le loro preoccupazioni sul modo in cui i dati degli utenti dei due Paesi vengono trattati da DeepSeek.
Nel dettaglio, l’autorità irlandese ha richiesto ufficialmente, attraverso una nota a DeepSeek, informazioni specifiche sul trattamento dei dati. Informazioni che, almeno al momento DeepSeek si è rifiutata di fornire.
A seguire è arrivata l’azione del GPDP italiano, che ha inviato a sua volta una nota alla startup cinese per avere delucidazioni sullo stesso argomento. Ancora una volta, non c’è stata nessuna risposta da parte di DeepSeek.
Il Garante ha poi affermato di aver scritto ancora a DeepSeek in merito al rischio per i dati di milioni di italiani. Entro 20 giorni potrebbe arrivare la risposta della startup.
Altre precauzioni, finché non si avranno ulteriori chiarimenti, sono state prese per evitare rischi. DeepSeek, infatti, non appare più nelle liste delle applicazioni scaricabili da Google Play Store e dall’App Store di Apple. L’unico modo per raggiungere l’AI resta il sito ufficiale della piattaforma.
Cos’è DeepSeek e come utlizzarlo
DeepSeek è l’intelligenza artificiale sviluppata dalla omonima startup cinese, lanciata online nei giorni scorsi e immediatamente diventata tra le più utilizzate del web.
Lo strumento promette di raggiungere le performance di altri competitor, ma con un costo di sviluppo nettamente inferiore, il che la rende altamente competitiva rispetto alle altre soluzioni.
Gli utenti possono utilizzarla accedendo all’AI tramite il sito ufficiale e iscrivendosi inserendo dati come il numero di telefono o l’email. È presente anche un’applicazione ufficiale, altamente intuitiva, ma attualmente non è reperibile negli store.
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