LOGIN
L’Email Threat Landscape Report del 2023 parla chiaro: il web può essere un luogo pericoloso e un numero impressionante di attacchi viaggia attraverso la posta elettronica.
Le email sono una forma di comunicazione tra le più diffuse e apprezzate in tutto il mondo e ogni giorno, milioni e milioni di persone inviano decine di email sia per motivi personali che professionali.
Non sorprende dunque che anche gli hacker e, più in generale, i malintenzionati del web utilizzino proprio la posta elettronica per veicolare programmi malevoli.
L’Email Threat Landscape Report scatta un’istantanea di questi attacchi nel 2023, restituendo dati che possono sia rassicurare che preoccupare l’utente.
Da una parte 45.261.542 email ad alto rischio bloccate testimoniano la qualità degli strumenti a difesa dell’utente. Dall’altra i trend dimostrano che le truffe sul web godono di una crescita a volte esponenziale.
I dati dell’Email Threat Landscape Report 2023
I dati riportati dall’ultimo Email Threat Landscape Report sono obiettivamente clamorosi: innanzitutto per il numero monstre di email ad alto rischio che sono state bloccate soltanto nel 2023 (oltre 45 milioni).
Ma soprattutto per il trend di crescita di attacchi da parte di cyber criminali di varia natura: basti pensare che, soltanto per quanto riguarda i malware, si parla di un aumento percentuale del 349% rispetto al 2022, per un totale di oltre 19 milioni di file infetti intercettati.
A ciò si aggiungono un ulteriore +9% che riguarda esclusivamente gli attacchi ransomware: programmi malevoli che, oltre ad arrecare danno, mettono l’utente nella condizione di subire un vero e proprio ricatto.
Crescono anche gli attacchi di phishing: truffe informatiche particolarmente elaborate, che ingannano l’utente e sfruttano la sua collaborazione involontaria per accedere a informazioni sensibili.
Dal punto di vista delle email incriminate, l’aumento è di “soltanto” il 5%, ma l’analisi degli URL di phishing sul web riporta dati e trend ben più gravi: si parla infatti di oltre 870.000 rilevamenti, che corrispondono a una crescita del 263% rispetto ai dati del 2022.
Crescono anche gli attacchi BEC, che prendono di mira i dipendenti aziendali
L’acronimo BEC sta per Business Email Compromise e viene utilizzato per descrivere una particolare tipologia di attacco informatico: una truffa che prende di mira i dipendenti aziendali, per portarli a intraprendere azioni nocive di vario genere.
Gli attacchi BEC, dal punto di vista procedurale, non sono però necessariamente diversi da quelli che colpiscono l’utente privato: anche in questo caso infatti è possibile che veicolino dei malware. Così come è possibile che vengano organizzati utilizzando tecniche tipiche del phishing.
Nel 2023 sono stati rivelati oltre 166.000 attacchi Business Email Compromise (+23% rispetto al 2022) grazie alla cosiddetta Writing Style DNA: una tecnologia in grado di identificare testi potenzialmente sospetti. A ciò si aggiungono gli oltre 280.000 attacchi BEC identificati grazie ai motori antispam (+13% rispetto al 2022).
Per saperne di più: Sicurezza informatica: guida alla navigazione sicura sul web
