Da quando è stato lanciato sul mercato ChatGPT, i chatbot AI sono diventati sempre più comuni e viste le potenzialità di questi strumenti, non sorprende che sempre più aziende stiano realizzando i propri progetti in materia.
L’ultimo in ordine di tempo HuggingChat, uno dei tool AI più popolari degli ultimi tempi che sta gradualmente conquistando gli utenti, cercando di diventare un degno rivale dell’intelligenza artificiale sviluppata da OpenAI.
Che cos'è HuggingChat
HuggingChat è un chatbot AI totalmente open source basato su un modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) di proprietà di una startup chiamata Mistral AI.
Questo LLM, chiamato Mixtral8x7B, utilizza una grandissima quantità di dati provenienti principalmente dal web ma, a onor del vero, è addestrato con informazioni non proprio recenti che dovrebbero essere aggiornate a metà del 2019.
Naturalmente in questi mesi HuggingChat ha ricevuto moltissimi aggiornamenti ma, inspiegabilmente, alcune informazioni sono ancora parziali e, ad esempio, dai primi test effettuati sembra che il chatbot sia a conoscenza del Covid-19 e della pandemia ma che ignori completamente la morte della Regina Elisabetta o altre informazioni come il cambio di nome di Twitter in X.
Naturalmente è possibile modificare l'LLM utilizzato andando nelle impostazioni: Mixtral8x7B è l’LLM predefinito, ma l’utente può optare per altre opzioni come Llama o OpenChat, ma non potrà utilizzare gli LLM di ChatGPT, come GPT-3.5 e GPT-4.
Oltre a questo, però, di positivo c’è che il tool non ha (almeno al momento) un limite per i token, cioè il numero di parole che una risposta può avere, quindi a livello teorico HuggingChat potrebbe dare risultati anche piuttosto articolati.
Come funziona HuggingChat
Le funzionalità di HuggingChat sono più o meno quelle di un qualsiasi chatbot AI sul mercato e l’utente può chiedergli di fornire diverse informazioni su un determinato argomento, oppure di generare un testo generico utile per qualsiasi scopo, dalle e-mail fino agli articoli di giornale.
Come già detto, al momento, l'unico limite di questo tool è l’aggiornamento dei dati al suo interno che sono fermi a metà del 2019.
Naturalmente questo limite può essere facilmente superato utilizzando la funzione di ricerca sul web, che fornisce a questo strumento tutte le informazioni di cui ha bisogno. Tuttavia è bene ricordare che la funzionalità deve essere attivata manualmente dall’utente, spuntando l’apposita casella sopra la chat.
Una volta effettuata la ricerca, sarà visualizzato anche un elenco delle fonti utilizzate, che è possibile esplorare nel dettaglio e addirittura seguire la genesi del risultato ottenuto, andando a seguire tutto il percorso fatto dal chatbot per rispondere a un dato quesito.
Infine, come accade per altri tool del genere, è anche possibile condividere i risultati del proprio lavoro.
Differenze tra HuggingChat e ChatGPT:
La prima differenza tra ChatGPT e HuggingChat è, come già detto, l’LLM utilizzato, con il tool di OpenAI che utilizza GPT-3.5 e GPT-4, mentre l’altro utilizza il modello proprietario Mixtral8x7B (con la possibilità di essere cambiato, come appena visto).
HuggingChat è completamente gratuito rispetto a ChatGPT e, inoltre, è completamente open source cosa che per molti potrebbe essere un valore aggiunto per molti.
Con ChatGPT Plus è possibile utilizzare DALL-E, Search with Bing e Code Interpreter, l’altro consente solo di utilizzare gratuitamente la ricerca sul web.
Infine HuggingChat, per adesso, non ha un’applicazione per Android o iOS e offre solo l’interfaccia web per desktop.
È possibile provare cercare il sito da smartphone ma non è ancora possibile utilizzarlo, cosa che limita non poco la diffusione di questo chatbot rispetto alla concorrenza.
Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi