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Quali file inserire e quali file escludere dal cloud storage

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Il backup nel cloud espone le informazioni personali a un rischio di violazioni, dunque occorre riflettere prima di scegliere se caricare o meno un file online

archiviazione in cloud sicura Shutterstock

I servizi di cloud storage sono mediamente comodi, performanti e sicuri, ma purtroppo è impossibile evitare al 100% il rischio di attacchi esterni

In caso di violazione, un malintenzionato potrebbe riuscire ad accedere a tutto quello che è stato inserito in un eventuale backup nel cloud. Dunque è molto importante selezionare con grande consapevolezza i file da caricare online e quelli da mantenere esclusivamente nella memoria del proprio dispositivo

  • 1. Quali sono i vantaggi del cloud storage
    Cloud storage

    Shutterstock

    La tecnologia cloud storage ha rivoluzionato le abitudini di memorizzazione dei dati di milioni di utenti in tutto il mondo. Ideata nei primi anni ’80, l’archiviazione su cloud si è diffusa su larga scala nei primi anni 2000 e, in questo momento storico, è un vero e proprio standard. 

    Il primo grande vantaggio del cloud storage è sicuramente la comodità, considerato che moltissimi servizi operano in maniera quasi del tutto automatica. 

    Dopo una prima fase di registrazione e sincronizzazione, l’utente infatti non deve fare altro che salvare i propri file come ha sempre fatto, con la garanzia che verranno memorizzati e archiviati anche nella rete

    Un altro pro da considerare è la possibilità di condivisione a distanza, visto che più utenti possono accedere liberamente allo stesso cloud, a prescindere dalla loro posizione geografica nel mondo. 

    Inoltre, in molti casi, il cloud storage permette di liberare la memoria virtuale dei dispositivi fisici: un altro punto a favore della tecnologia di archiviazione online, che permette a PC, smartphone o tablet di essere molto più veloci e performanti, soprattutto nel medio e nel lungo periodo. 

    Allo stesso tempo il backup nel cloud tutela l’utente nel caso in cui il device in uso dovesse venire danneggiato o perso. Sarà infatti sufficiente accedere con le giuste credenziali da qualsiasi altro dispositivo, per poter godere nuovamente di tutti i dati salvati. 

  • 2. Quali sono i pericoli del cloud storage
    Archiviazione in cloud

    Shutterstock

    Il tema della sicurezza informatica è di per sé delicato e, quando si parla di backup nel cloud, può essere considerato come una specie di ago della bilancia: in altre parole, un cloud storage sicuro merita di essere preso in considerazione, mentre un cloud storage che espone i dati a pericoli perde gran parte della sua attrattività. 

    Purtroppo non è possibile distinguere nettamente i servizi sicuri da quelli potenzialmente pericolosi. Da una parte la stragrande maggioranza dei servizi cloud storage di livello e fama internazionale è tendenzialmente sicura.

    Dall’altra è quasi impossibile garantire all’utente che nessun malintenzionato esterno all’azienda riuscirà mai a violare il sistema e a entrare in possesso di informazioni sensibili e preziose

    La storia recente è, purtroppo, ricca di casi di violazioni più o meno eclatanti: si pensi in tal senso al celebre Fappening: l’accesso abusivo a migliaia di profili iCloud, che coinvolse decine di star di Hollywood. Ma anche alla violazione di Dropbox avvenuta nei primi mesi del 2024, che ha messo credenziali e password degli utenti direttamente nelle mani degli hacker. 

    Per scegliere un cloud storage con maggiore consapevolezza e alzare l’asticella in termini di sicurezza informatica, è consigliabile studiare le diverse politiche sulla privacy online

    Un aspetto a cui prestare particolare attenzione sono le politiche di gestione del dato e il livello di permissività collegato: ad esempio è consigliabile preferire servizi e aziende che impediscono categoricamente ai dipendenti di accedere a file archiviati

    Allo stesso tempo è fondamentale scegliere attentamente la quantità e la qualità dei dati che vengono coinvolti nelle attività di backup nel cloud. Troppo spesso infatti gli utenti archiviano online file e informazioni tutt’altro che adatte alla condivisione sul web. 

  • 3. Quali sono le informazioni e i dati che andrebbero tenuti fuori dal cloud
    Archiviazione in cloud

    Shutterstock

    Dopo avere analizzato punti di forza e punti di debolezza dei servizi di cloud storage, è possibile entrare più dettagliatamente nel merito dei file e delle informazioni che è bene coinvolgere nel o escludere dal backup nel cloud. 

    La prima tipologia di file e di informazione che andrebbe mantenuta esclusivamente offline è quella legata alla propria identità personale: a partire dalle informazioni di account, fino ad arrivare ai documenti di identità. 

    Scannerizzare e archiviare la patente piuttosto che il passaporto su cloud è sicuramente comodo, ma, purtroppo, è anche potenzialmente pericoloso. In caso di violazione infatti gli hacker si troverebbero tra le mani file semplicemente perfetti per realizzare attività di phishing o social engineering, se non addirittura veri e propri furti di identità.

    Lo stesso discorso vale per le password e le credenziali di accesso a portali e servizi, che, in linea di principio, non andrebbero mai archiviate nello stesso luogo, fisico o virtuale. 

    Anche in questo caso il rischio è che un malintenzionato acceda fin troppo facilmente a tutte le informazioni di cui ha bisogno per rubare l’identità della sua vittima. O, in alternativa, per mettere in atto truffe online più o meno gravi. 

    Per lo stesso motivo, i backup nel cloud non dovrebbero coinvolgere nemmeno documenti finanziari sensibili di vario genere: dai dati relativi a una carta di credito o un conto corrente, alle dichiarazioni dei redditi o le certificazioni uniche

    Infine è importante sottolineare che esistono tante altre tipologie di informazione che diventano più o meno preziose in base alla sensibilità del singolo utente. 

    Si pensi in tal senso ai manoscritti, le partiture o qualsiasi altro documento contenente proprietà intellettuale. Ma anche ai contenuti espliciti e, più in generale, a tutti quei contenuti che l’utente considera privati per qualsiasi ragione. 

    Questo genere di informazioni, se finisce nelle mani sbagliate, può creare danni incalcolabili all’utente: sia in termini di privacy e reputazione online, sia in termini economici. 

    Ecco perché è bene riflettere attentamente prima di decidere se inserire o meno anche questo genere di contenuti all’interno delle cartelle online di un qualsiasi servizio di cloud storage.


    Per saperne di più: Sicurezza informatica: guida alla navigazione sicura sul web

A cura di Cultur-e
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