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Cosa fare se lo smartphone Android non si accende

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Cosa fare se uno smartphone Android non si accende più. La guida completa per far ripartire il proprio telefono risolvendo quelli che sono i problemi più comuni

logo Android 12 su smartphone sdx15 / Shutterstock.com

Generalmente per accendere uno smartphone o un tablet Android bisogna banalmente premere il pulsante di accensione. Tuttavia può capitare che il dispositivo non si accenda e, se così fosse, ci sono diverse soluzioni per risolvere il problema.

I malfunzionamenti del device potrebbero dipendere da tanti fattori diversi ma, generalmente, uno smartphone che non si accende non è mai un buon segno e in certi casi potrebbe essere necessario l’intervento di un tecnico o, peggio, acquistare un telefono nuovo.

Scopriamo perché il cellulare non si accende e cosa fare per farlo ripartire.

  • 1. Perché uno smartphone non si accende
    Cellulare in carica

    Shutterstock

    I motivi di un cellulare o un tablet che non si accende possono essere molteplici e, spesso, possono essere problemi di lieve entità.

    Ad esempio, se la batteria è scarica per ovvie ragioni non sarà possibile accendere il device. Banalmente basterà metterlo in carica per riavere il proprio dispositivo carico e funzionante. Il problema potrebbe riguardare anche la porta di ricarica che non fa bene contatto con il caricabatterie e, in quel caso, basterà pulirla delicatamente con un cotton fioc e lo smartphone dovrebbe tornare a caricarsi normalmente.

    In altri casi potrebbe essere un problema del pulsante di accensione del telefono che potrebbe essere rotto e, quindi, non rispondere bene ai comandi.

    I problemi che impediscono l’accensione di uno smartphone potrebbero essere molti ma il più comune è sicuramente la batteria scarica.

    Ancora, potrebbe trattarsi di un problema dello schermo. Magari dopo una brutta caduta qualcosa potrebbe essersi rotto all’interno del telefono. 

    In questi ultimi due casi bisognerà per forza andare da uno specialista o acquistare un nuovo dispositivo, soprattutto se è abbastanza vecchio e non vale la pena aggiustarlo.

  • 2. Forzare il riavvio di un telefono Android
    Logo android in riavvio su smartphone

    Bk87 / Shutterstock.com

    In alcuni casi non troppo rari, il sistema operativo potrebbe essere andato in crash e il telefono potrebbe non rispondere più ad alcun comando.

    Per questo, la maggior parte dei dispositivi Android permette un riavvio forzato premendo il pulsante di accensione per 20 o 30 secondi. In alcuni casi, come per i dispositivi Samsung, è possibile forzare il riavvio tenendo premuti i pulsanti Volume giù e Accensione per qualche secondo. 

    Forzare il riavvio di un dispositivo consente di risolvere eventuali problemi nel sistema operativo che potrebbero limitare il normale funzionamento del telefono.

    Naturalmente in questo caso specifico non si parla di un problema del tasto di accensione o del dispositivo in sé ma riguarda principalmente Android che per diverse ragioni potrebbe essere bloccato. In questo caso forzare il riavvio potrebbe risolvere quello che è essenzialmente un problema software e, anche se è una cosa da poco, potrebbe rappresentare il campanello d’allarme che lo smartphone ha qualcosa che non va e ha bisogno di essere controllato.

    Generalmente con queste procedure il telefono tornerà a funzionare normalmente, ma è bene effettuare un backup dei dati e tenere d’occhio eventuali “stranezze”.

  • 3. Come capire se lo schermo è rotto
    Schermo smartphone rotto

    Yavdat / Shutterstock.com

    Come già detto, una delle cause di un telefono che non si accende potrebbe essere lo schermo che non funziona.

    Per verificare quest’eventualità si può provare, anzitutto, con un riavvio forzato che farà ripartire il telefono anche in caso di blocco.

    Se lo schermo dello smartphone è rotto c’è poco che l’utente potrà fare e, dopo aver appurato il guasto, deve obbligatoriamente mandare il telefono in assistenza.

    Se anche così facendo il dispositivo continuasse a restare spento, si può provare a toccare il tasto Volume Su per alzare i suoni dello smartphone o, molto più semplicemente, chiamare il proprio numero e se il telefono squilla ma lo schermo resta nero, purtroppo ci sarà bisogno di chiamare un tecnico.

  • 4. Cosa fare se il pulsante di accensione non funziona
    Pulsante accensione smartphone

    mokjc / Shutterstock.com

    Se il pulsante di accensione non funziona, le opzioni sono essenzialmente tre: la prima è cercare di mantenere il telefono sempre acceso e sbloccare lo smartphone attraverso l’identificazione del volto o quella tramite le impronte.

    Il secondo caso consiste nel portare il dispositivo in assistenza sperando che almeno un tecnico professionista possa fare qualcosa.

    A seguito di una caduta o del troppo utilizzo il pulsante di accensione potrebbe smettere di funzionare. Se così fosse potrebbe essere necessario l’intervento di un tecnico.

    La terza opzione è quella di “rimappare” i tasti del dispositivo. Una procedura che consiste nell’assegnare funzioni diverse ai vari tasti fisici dello smartphone, niente di troppo complesso si intende e ci sono diversi programmi nati appositamente per questa funzione, tuttavia ci sarà bisogno dei permessi di root che, oltre ad essere illegali, potrebbero compromettere anche l’integrità del sistema operativo e, quindi, è una scelta sconsigliata.

  • 5. Come ripristinare le impostazioni di fabbrica
    Reset smartphone

    MeSSrro / Shutterstock.com

    L’ultimo tentativo per far ripartire uno smartphone bloccato è la ben nota procedura per ripristinare le impostazioni di fabbrica.

    Per attivarla basta andare nelle Impostazioni e fare tap su Info e Sistema e poi su Ripristina impostazioni di fabbrica.

    Come ben noto questa procedura cancella tutti i dati sul dispositivo, incluse foto e applicazioni, riportandolo come è ovvio al momento in cui è stato acquistato.

    Ripristinare le impostazioni di fabbrica eliminerà dati e applicazioni dallo smartphone e potrebbe risolvere i problemi software più gravi ma, ovviamente, non quelli derivanti dall’hardware.

    Naturalmente questa procedura risolve eventuali problemi software più o meno gravi ma appunto non può nulla contro la rottura di uno o più componenti o problemi più seri.

    È bene ricordare che questa procedura è forse il tentativo più estremo per “salvare la vita” di uno smartphone ma è anche opportuno ricordare che un device del genere non è eterno e, in caso di problemi più o meno gravi, non si potrà fare altro che chiedere l’aiuto di un tecnico oppure acquistare un nuovo smartphone.

    Per saperne di più: Android, caratteristiche del sistema operativo

A cura di Cultur-e
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