Al giorno d’oggi gli utilizzi della realtà virtuale riguardano categorie professionali anche molto diverse tra loro. Dunque non sorprende che il lavoro sia un argomento di grande interesse per buona parte della comunità VR.
Per godere a pieno dei vantaggi della realtà virtuale, bisogna fare attenzione a diversi aspetti: a partire dalla scelta degli hardware VR, i software VR e, più in generale, i dispositivi per la realtà virtuale.
Fino ad arrivare alla postura, il movimento e tutti quegli aspetti che possono compromettere o migliorare l’esperienza dell’utente con i dispositivi VR.
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1. Come funzionano i lavori con la realtà virtuale
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In un primo momento storico il racconto della realtà virtuale è stato legato soprattutto a un discorso di intrattenimento: giochi VR più o meno avanzati, che parlavano inevitabilmente a una fetta di pubblico piuttosto limitata.
Oggi il panorama è molto cambiato e le innovazioni VR stanno entrando decise anche all’interno del mondo del lavoro. E i diversi settori professionali continuano a sperimentare nuovi utilizzi della realtà virtuale.
Si va dalla medicina alla logistica, dalla mobilità alla formazione. Ambiti anche molto diversi tra loro, che però possono godere dei principali vantaggi della realtà virtuale: la creazione di ambienti immersivi, in cui vivere simulazioni realistiche e senza rischi.
L’industria VR si è fatta sicuramente trovare pronta, ma restano dei problemi da risolvere: ad esempio quelli legati ai costi di questi dispositivi. Ma anche quelli legati all’esperienza utente con la VR.
Chi lavora con un visore deve infatti mettere in conto diverse ore quotidiane di attività. E deve dunque prestare grande attenzione al proprio comfort, fisico e psicologico.
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2. Come preparare un’esperienza utente VR ottimale
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Prima di entrare nel merito dei consigli per la realtà esistono alcuni passi preliminari da tenere in considerazione. Le esperienze VR infatti iniziano prima che l’utente entri all’interno di un ambiente virtuale.
Da questo punto di vista bisogna innanzitutto considerare la scelta dell’hardware VR e quella del software VR: due componenti semplicemente fondamentali quando si parla di utilizzi della realtà virtuale.
La scelta dei dispositivi VR e, più in generale, degli hardware VR ha a che fare innanzitutto con il comfort dell’utente. In altre parole: non c’è tecnologia VR che tenga, se il prezzo da pagare è un utilizzo scomodo, se non addirittura doloroso.
Per questo è sempre consigliabile individuare i dispositivi più adatti alle proprie esigenze. Soprattutto nel caso in cui l’esperienza utente con la VR duri diverse ore.
In tal senso è generalmente consigliabile evitare le fasce per la testa standard (realizzate in plastica dura). Prediligendo invece cinghie imbottite e auricolari morbidi.
Un altro elemento fisico della tecnologia VR da tenere in considerazione sono le lenti. Soprattutto nel caso in cui si soffra di un qualsiasi difetto della vista, più o meno disabilitante.
La stragrande maggioranza degli utenti manifesta disagio nell’indossare degli occhiali da vista insieme a un dispositivo di realtà virtuale. Ma per fortuna esistono soluzioni alternative.
Alcuni produttori permettono infatti di integrare i loro visori con delle lenti graduate. Una soluzione che, a fronte di un costo iniziale, potrebbe migliorare sensibilmente esperienze e utilizzi della realtà virtuale futuri.
Infine attenzione a non sottovalutare l’importanza del software VR. I principali dispositivi sul mercato vengono venduti con una serie di programmi proprietari più o meno performanti.
Ma esistono tante applicazioni VR che potrebbero portare beneficio all’utente: a partire da un uso più immersivo dei giochi VR. Fino ad arrivare a una migliore integrazione con componenti o dispositivi specifici.
È il caso ad esempio di quei software VR che dialogano alla perfezione con auricolari specifici. Ma anche di quei programmi abilitano la realtà estesa, o che implementano funzionalità assenti nella configurazione del computer di partenza.
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3. Consigli per vivere la realtà virtuale al meglio
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Dopo avere dato spazio a scelte e operazioni “preliminari”, è possibile entrare nel vivo dei consigli per la realtà virtuale: dalla risoluzione dei problemi VR più comuni, alle strategie per vivere al meglio ogni esperienza utente con la VR.
Il primo elemento da cui partire è senza ombra di dubbio la postura: un aspetto che spesso viene dato per scontato. Ma che invece gioca un ruolo fondamentale nella percezione di comfort.
Chiunque utilizza applicazioni o giochi VR in maniera continuativa dovrebbe fare molta attenzione alla posizione del proprio corpo. Per non parlare poi di chi lavora quotidianamente con i dispositivi VR.
In entrambi i casi è sicuramente consigliabile acquistare una sedia ergonomica, da testare in base alle proprie personali necessità. Facendo particolare attenzione alla posizione del collo, che dovrebbe essere il più dritto possibile.
Una volta trovata la posizione ideale, diventa importante imparare a muoversi correttamente dentro le applicazioni VR. Questo vuol dire ad esempio capire quanto e come visualizzare le proprie mani, o altri elementi del mondo fisico, sulla base delle impostazioni disponibili.
Molti esperti di trend VR concordano nel pensare che il futuro della realtà virtuale sarà sempre più ibrido: utenti all’interno di ambienti digitali immersivi, senza però perdere di vista il contatto con elementi reali (ad oggi più tipici della realtà aumentata).
Imparare amuoversi in questi spazi sarà sicuramente importante ed è lecito pensare che le mani giocheranno un ruolo fondamentale.
In tal senso è consigliabile imparare a maneggiare il cosiddetto touch type: ovvero la possibilità di interagire con oggetti virtuali utilizzando proprio le mani.
Allo stesso modo è consigliabile migliorare la propria abilità di scrittura con la tastiera. Ad esempio imparando a digitare senza avere bisogno di mantenere il contatto visivo con i tasti.
Infine attenzione a non esagerare. Anche nel caso in cui sia stata predisposta un’esperienza utente VR all’insegna del comfort più totale, è sempre importante fare delle pause.
Da questo punto di vista il timer può rivelarsi un ottimo alleato. Lo stesso discorso vale per un allarme software, da far risuonare ogni tot direttamente attraverso i propri auricolari.
Per saperne di più: Realtà Virtuale e Realtà Aumentata: cosa sono e come possono cambiare la nostra vita