In Breve (TL;DR)
- OpenAI sta sviluppando Operator, un agente AI integrato in ChatGPT, capace di utilizzare il PC degli utenti per svolgere diverse attività.
- Previsto per gennaio 2025, Operator solleva dubbi sulla sicurezza ma potrebbe rappresentare un passo rivoluzionario per l’evoluzione dell’intelligenza artificiale.
Secondo le informazioni condivise su X da Tibor Blaho, ingegnere informatico e leaker nel settore dell’intelligenza artificiale, OpenAI starebbe per rilasciare un nuovo tool che consentirebbe all’AI di prendere il controllo del PC dell’utente per eseguire diverse azioni al posto suo.
Dal poco che sappiamo questo strumento, chiamato Operator, sarà un agente AI che sarà in grado di gestire svariate attività in totale autonomia, dalla scrittura di linee di codice fino ad arrivare alla prenotazione di viaggi. Ecco cosa sappiamo.
Cosa sappiamo su Operator di OpenAI
Alcune delle informazioni a disposizione sul nuovo Operator arrivano dal client di ChatGPT per macOS dove sono apparse nuove opzioni (nascoste per ora) con delle scorciatoie chiamate "Toggle Operator" e "Force Quit Operator".
Oltra a questo, OpenAI avrebbe aggiunto riferimenti alla nuova caratteristica sul suo sito web, anche se nemmeno in questo caso sono ancora visibili pubblicamente; qui dovrebbero esserci anche delle tabelle dove vengono confrontate le prestazioni di Operator con altri sistemi basati sull’intelligenza artificiale simili e, stando alle dichiarazioni di Blaho, queste tabelle riporterebbero un’affidabilità del 100%.
Naturalmente è prematuro credere a dati del genere, senza aver provato realmente le potenzialità di questo nuovo tool ma, se le indiscrezioni si rivelassero fondate, l’azienda di Sam Altman potrebbe avere tra le mani uno strumento incredibile che potrebbe innalzare ulteriormente l’asticella dei servizi offerti.
Quando arriva Operator di OpenAI
Secondo le indiscrezioni condivise da The Information, OpenAI avrebbe intenzione di rilasciare Operator nelle prossime settimane (forse entro la fine di gennaio); non è chiaro se questa informazione faccia riferimento a una versione beta, magari per gli sviluppatori o gli iscritti al programma di testing, o se invece l’azienda abbia già per le mani una versione stabile.
L'imminente ingresso di OpenAI nel settore degli agenti AI non è casuale e potrebbe arrivare proprio mentre i competitor diretti, come Anthropic, Meta e Google, cercano di guadagnare terreno in questo settore,
La strada da fare è ancora lunga ma, come accade sempre in questi casi, non mancano i dubbi degli esperti del settore che vedono questi strumenti come potenzialmente rischiosi perché darebbero all’intelligenza artificiale troppa libertà di manovra all’interno di sistemi ed operazioni reali.
Dall’altra parte, invece, secondo le Big Tech, questa tecnologia rappresenta il prossimo step dell’evoluzione dell’AI con un mercato che dalle prime stime potrebbe arrivare a ben 47,1 miliardi di dollari entro il 2030.
Al momento, gli agenti AI attualmente sul mercato sono piuttosto primitivi, ma ciò non significa che non possano migliorare rapidamente.
Per questo motivo secondo molti addetti ai lavori, c’è bisogno di lavorare più approfonditamente sui sistemi di sicurezza, anche se la cosa potrebbe andare a discapito di uno sviluppo così rapido di tale tecnologia che, da sempre, ha caratterizzato il modus operandi di OpenAI, fortemente criticato da più parti.
Per saperne di più: ChatGPT, cos'è l'intelligenza artificiale generativa