Julius AI è un’intelligenza artificiale specializzata nell’analisi dei dati. Uno strumento che permette all’utente il proprio modello di linguaggio preferito. E che dispone di comandi ad hoc per indagare grandi quantità di informazioni complesse.
Julius AI è lo strumento ideale per l’analisi dei dati da Excel, file di tipo CSV o fogli Google. Ma non solo. Essendo dotato di un chatbot non troppo diverso da quello di ChatGPT, permette di effettuare ricerche sul web e di creare contenuti inediti.
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1. Cos’è e come funziona Julius AI
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Julius AI è una interessante via di mezzo tra un chatbot AI e un tool avanzato per l’analisi dei dati. Uno strumento che permette di visualizzare e comprendere informazioni complesse a tempo di record.
Per approcciarsi al dato, Julius AI utilizza algoritmi di machine learning: in questo modo tutte le informazioni possono trasformarsi in diagrammi, grafici o altre visualizzazioni. Per aiutare l’utente a comprenderli il più rapidamente possibile.
Effettuando una ricerca online, è possibile imbattersi in video di utenti che utilizzano Julius AI per “interrogare” un foglio di calcolo, piuttosto che un file CSV.
Ma c’è molto altro al di là dell’analisi dei dati da Excel. Julius AI infatti è adatto a categorie professionali anche molto diverse tra loro: a partire dagli operatori di marketing, fino ad arrivare ai ricercatori. Passando per gli operatori sanitari, gli addetti alle vendite e anche i responsabili di organizzazioni più o meno articolate.L’analisi dei dati di Julius AI permette di trasformare le informazioni in valore. Il compito dell’utente è settare il tool in maniera corretta, in base ai propri personali obiettivi.
Nel caso delle vendite ad esempio è possibile usare l’intelligenza artificiale per cercare modelli o correlazioni all’interno di dataset. In modo da orientare correttamente strategie e decisioni future.
In ambito sanitario Julius AI potrebbe rivelarsi decisivo per scansionare velocemente le cartelle cliniche, in modo da trovare rapidamente le informazioni di cui si ha effettivamente bisogno. Ma anche per categorizzare e filtrare gruppi di pazienti o degenti.
Lo stesso discorso vale per il settore della ricerca e per qualsiasi altro settore chiamato a gestire grandi quantità di dati. A partire da quelli contenuti all’interno di sondaggi o survey, fino ad arrivare a quelli contenuti in documenti ufficiali di vario genere.
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2. Come sfruttare l’analisi dei dati di Julius AI
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Dopo aver parlato di Julius AI e dei suoi possibili campi di utilizzo, è possibile entrare maggiormente nel merito delle sue caratteristiche più distintive.
Una prima funzione fiore all’occhiello di questa intelligenza artificiale permette all’utente di “chattare” con i dati. Julius AI legge i pacchetti di informazioni praticamente in tempo reale.
E dunque l’utente può inviargli domande o query anche molto mirate, in modo da velocizzare notevolmente un normale processo di analisi. Il tutto scegliendo tra ben tre algoritmi differenti: Claudio antropico, GPT-4 e Mistral 7B.
Queste caratteristiche rientrano all’interno della funzionalità Answer Engine di Julius AI. Un motore di risposta che permette al tool di funzionare in maniera non troppo diversa da ChatGPT. E che consente all’utente di inserire domande anche slegate da un set di dati caricato in precedenza.
Detto questo, il dato resta sicuramente il cuore pulsante di Julius AI. Questa intelligenza artificiale è in grado di trattare i dati in praticamente tutti i modi: da quelli più seri e funzionali a quelli più divertenti e spensierati.
Basti pensare che esiste una funzione che permette di trasformare diverse tipologie di dato in GIF animate. Una procedura non proprio semplice, ma che garantisce un risultato davvero di impatto.
A ciò si aggiungono anche le rappresentazioni visive più tradizionali: dai grafici alle tabelle, passando per i diagrammi e le mappe. Una soluzione molto apprezzata per mantenere una visione di insieme di grandi quantità di informazioni complesse.
Julius AI è anche in grado di portare l’analisi dei dati da Excel (o da una qualsiasi altra fonte) a un livello superiore. Si pensi in tal senso alle regressioni lineari, le modellazioni o qualsiasi altra tipologia di analisi avanzata.
Infine il tool di intelligenza artificiale è pensato per trasformare tutte le analisi di cui sopra in vere e proprie previsioni. I dati storici addestrano l’AI, che diventa così in grado di anticipare possibili scenari futuri.
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3. Come iniziare a utilizzare Julius AI
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La prima cosa da fare per iniziare a utilizzare Julius AI consiste nel visitare il sito ufficiale di riferimento. Per poi iniziare a creare un nuovo account, selezionando il pulsante di nome Accedi.
L’interfaccia desktop è molto intuitiva e, una volta lasciati i propri dati, è subito possibile iniziare a interagire con il chatbot. L’area dedicata alle Impostazioni permette di personalizzare l’esperienza d’uso: ad esempio indicando la lingua di riferimento.
La barra comandi serve all’utente per interagire con Julius AI, inserendo prompt scritti. Mentre il pulsante Aggiungifile, rappresentato da una graffetta, permette di caricare contenuti di vario genere.
Prima di iniziare con l’analisi dei dati, è sicuramente consigliabile settare al meglio le impostazioni dell’intelligenza artificiale. Selezionando il modello linguistico che si preferisce, ma anche un argomento di riferimento a scelta tra: biologia, economia, marketing, matematica, sanità, scienza e vendite.
A questo punto non resta che caricare un file e iniziare a dialogare con Julius AI. O chiedendogli di analizzare dati attraverso una serie di comandi specifici.
Ad esempio il comando /data è pensato per il controllo quantitativo, mentre il comando /text permette di riassumere rapidamente le informazioni contenute in una qualunque fonte.
Il comando /search attiva una ricerca di informazioni sul web, mentre i comandi /media e /html sono pensati per l’editing e la creazione di contenuti multimediali e pagine web.
Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi