Solo poche settimane fa, Google aveva annunciato l’arrivo di una nuova modalità Trova il mio dispositivo Android.
La particolarità dell’annuncio, però, stava nel fatto che i device compatibili sarebbero in grado di essere rilevati anche da spenti o con la batteria scarica, una grande novità per gli utenti che potranno sapere, anche in caso di furto o smarrimento, dove è finito il proprio smartphone.
Ora, la funzionalità sta gradualmente arrivando su tutti i device compatibili e Big G ha voluto spiegare ai suoi utenti che cosa sono queste nuove impostazioni e come funzionano. Scopriamo di più.
Come funziona il nuovo Trova il mio dispositivo Android
Alla base di questa novità c’è la costruzione di quella che viene definita come una “rete” a cui i possessori di device compatibili posso accedere.
Si tratta, come già spiegato, di un sistema in crowdsourcing composto da oltre un miliardo di dispositivi Bluetooth in tutto il mondo che vengono utilizzati per rilevare la posizione di un device nelle loro vicinanze.
Google, nelle scorse ore, ha condiviso il documento ufficiale che fa luce sulla questione e che spiega agli utenti come è possibile che questo sistema funzioni anche col telefono spento o senza batteria.
Anzitutto bisogna dire che sono disponibili quattro opzioni per la localizzazione del dispositivo offline: Disattivata, Senza rete, Con rete solo nelle aree ad alto traffico (impostazione selezionata di default) e Con rete in tutte le aree.
La funzionalità può essere modificata andando sulle Impostazioni, facendo tap sulla scheda Google, poi su Tutti i servizi e infine su Trova il mio dispositivo.
Qui è possibile selezionare una delle quattro opzioni appena descritte ma, affinché funzioni anche offline, bisogna scegliere necessariamente Con rete solo nelle aree ad alto traffico (specifica per le aree densamente popolate da device Bluetooth) oppure Con rete in tutte le aree.
Oltretutto lo smartphone deve avere Bluetooth e geolocalizzazione attivi al momento dello spegnimento.
In poche parole, quindi, la rete funziona tramite le posizioni recenti che vengono rilevate dai dispositivi facenti parte della rete e messe al sicuro per consentire all’utente di sapere dove si trova il proprio smartphone.
Quindi, è chiaro che l’impostazione funzionerà solo per un breve periodo dopo lo spegnimento del dispositivo.
Infine, cosa molto importante, Google fa sapere che tutte le posizioni saranno criptate e potranno essere visualizzate solo dal possessore del device smarrito ed, eventualmente, dalle persone con cui si condividono queste impostazioni; addirittura lo stesso Big G non avrà mai accesso a questi dati e non potrà utilizzarli in nessun modo.
Quando arrivano le nuove funzioni
Al momento, Trova il mio dispositivo è destinata solo ai Pixel 8 e Pixel 8 Pro. Non ci sono ancora conferme sul Google Pixel 8a ma, essendo stato presentato di recente, è possibile che non figuri ancora nella scheda informativa della funzione.
L’impostazione è già disponibile per molti device ma è ancora in fase di diffusione in Europa, per cui potrebbe essere necessario ancora qualche giorno prima di potervi accedere.
Per saperne di più: Android, caratteristiche del sistema operativo