L’intelligenza artificiale e gli strumenti alimentati da questa tecnologia si stanno evolvendo a un ritmo impressionante portando nelle mani degli utenti tanti strumenti incredibili, pronti a migliorare notevolmente la loro vita e, ovviamente, a semplificare il lavoro e la produttività.
Tuttavia è sempre bene ricordare che il lavoro dell’AI è, sì, quello di produrre contenuti e di eseguire diversi compiti su richiesta, ma il fulcro del discorso è proprio questa “richiesta” da parte dell’utente che, chiaramente, deve essere il più accurata possibile per aiutare il tool ad assolvere al suo compito in modo efficace e inerente alla domanda.
Ed è proprio per questo motivo che negli ultimi tempi il prompt engineering sta diventando un argomento sempre più centrale per i professionisti del settore e non solo.
Con questo termine si fa riferimento a quei processi che servono per strutturare un'istruzione che dovrà essere interpretata e compresa (anche) un modello di intelligenza artificiale generativa.
La buona notizia è che, di recente, Anthropic, la società che ha creato Claude 3, ha annunciato l’arrivo di uno strumento di prompt engineering che è in grado di trasformare le istruzioni date dall’utente in prompt per l’intelligenza artificiale. Un’innovazione gigantesca, che potrebbe davvero portare il “rapporto” uomo-macchina al prossimo livello.
Come usare il nuovo strumento di Anthropic
Utilizzare questo nuovo tool per creare prompt “offerto” da Anthropic è relativamente semplice; per prima cosa bisogna andare su Anthropic Console e, se già non è stato fatto, creare il proprio account.
Una volta seguire tutte le istruzioni basta loggarsi sul sito e selezionare l’opzione Genera un prompt. A questo punto si aprirà l’apposito spazio per il testo dove bisognerà descrivere ciò che si vuole fare.
Come detto nel paragrafo precedente è opportuno cercare di essere quanto più specifici possibile così da “aiutare” l’AI nella comprensione del proprio compito che, chiaramente, sarà svolto nel migliore dei modi.
Fatto questo non resta che cliccare su Genera e attendere che l tool finisca le operazioni che, in realtà, durano pochi secondi.
Una volta pronto il prompt è possibile sia modificarlo e chiedere all’AI di cambiare parte di quanto realizzato, oppure approvarlo e copiarlo altrove per iniziare ad utilizzarlo. Se, invece, non fosse ciò che ci si aspettava è possibile cancellarlo e ricominciare da capo, cercando di cambiare la descrizione.
Cosa succede con l’arrivo di questa funzione
A questo punto è innegabile che i progressi fatti dall’intelligenza artificiale generativa in quest’ultimo periodo siano giganteschi e che stanno, gradualmente, permettendo a questa tecnologia di “acquisire nuove competenze”, con tutti i limiti del caso.
Naturalmente, pur riconoscendo il grande potenziale di strumenti come quello per il prompt engineering, è chiaro che questi non possono ancora sostituire una persona in carne e ossa che ha studiano anni per ottenere quella qualifica e che, oltre alle competenze, ha anche altre doti che lo aiutano nel problem solving e nel venire a capo di tutte quelle questioni (tecnologiche e non) che richiedono più umanità, prima di più potenza di calcolo.
Perciò, sì, il nuovo tool di Anthropic è molto interessante e sicuramente aiuterà i principianti nella creazione di prompt pronti all’uso oppure darà una mano ai professionisti a creare comandi rapidi e senza troppe “responsabilità” da applicare in un sistema più grande. Ma è anche vero che come accade sempre in questi casi non si tratta ancora di uno strumento perfetto e prima di dare per buoni i risultati ottenuti è sempre meglio ricontrollare di persona.
Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi