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Come spostare Google Authenticator su un nuovo telefono

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Esistono due modi alternativi per effettuare un cambio telefono con Google Authenticator: la procedura manuale da una parte, la sincronizzazione automatica dall’altra

Google Authenticator Faizal Ramli / Shutterstock.com

Google Authenticator è un’app particolarmente apprezzata, che permette di gestire in maniera facile, rapida ed efficace diversi processi di autenticazione a due fattori

L’app Authenticator di Google può venire utilizzata per generare token e sbloccare l’accesso a siti o servizi di vario genere. Inoltre è legata all’account Google dell’utente. 

Proprio per questo il processo di trasferimento dati e di cambio telefono è molto semplice. Basta aprire l’app con lo smartphone mittente, seguire la procedura e generare un QR code.

Inquadrando il QR code con lo smartphone destinatario è possibile importare tutte le informazioni registrate. In alternativa è anche possibile optare per la sincronizzazione automatica

Google Authenticator è davvero facilissima da utilizzare, ma purtroppo non garantisce un livello disicurezza online in linea con gli standard più elevati in questo periodo storico. 

Per questo motivo alcuni utenti vanno alla ricerca di alternative all’app che supportino la crittografia end-to-end. Ma anche di alternative a Google Authenticator che siano gratuite e open source

  • 1. Cos’è Google Authenticator e come funziona
    Google Authenticator

    Vladimka production / Shutterstock.com

    Google Authenticator è un servizio lanciato a partire dall’aprile del 2020, disponibile sia per sistema operativo Android che per sistema operativo iOS

    L’app Authenticator di Google è fondamentalmente un generatore di token, che può venire utilizzato nell’ambito di diverse procedure di autenticazione a due fattori: quella verifica in due passaggi, anche nota come 2FA, che al giorno d’oggi viene richiesta da molteplici siti e app. 

    Google Authenticator può dunque essere considerato come il sostituto del classico invio di SMS con codice di verifica. Una volta aperta, l’app genera un codice che può venire copiato e incollato per accedere al singolo servizio. 

    L’app può integrarsi con siti, social network, gestionali, CMS e tantissimi altri servizi che prevedano l’utilizzo di un sistema di autenticazione a due fattori. 

    La caratteristica distintiva di Google Authenticator consiste nel fatto che l’app è legata a doppia mandata all’account Google del suo titolare. 

    Questo presupposto da una parte rende molto semplice la gestione di diverse credenziali e la condivisione delle informazioni tra dispositivi.

    Dall’altra rischia di creare qualche perplessità in termini di tutela della privacy e della sicurezza online, come verrà esplicitato nei capoversi a seguire. 

  • 2. Come impostare il cambio di telefono su Google Authenticator
    Cambio di telefono su Google Authenticator

    Shutterstock

    Trasferire un account Google Authenticator è molto semplice. La prima cosa da fare è aprire l’app sul proprio smartphone. Dopodiché bisogna fare tap sulla voce di nome Trasferisci account dal menù hamburger posizionato nella parte in alto a sinistra della schermata.

    Appariranno una finestra di nome Esporta account e una procedura da seguire che permette innanzitutto di selezionare l’account che deve essere trasferito. 

    A questo punto l’app Authenticator di Google genererà un QR code associato all’account da trasferire. A questo punto è possibile entrare nel merito del cambio telefono, passando direttamente allo smartphone su cui deve essere trasferito l’account

    L’utente deve aprire l’app Google Authenticator anche su questo smartphone. Deve fare nuovamente tap sulla voce di nome Trasferisci account dal menù hamburger posizionato nella parte in alto a sinistra della schermata. 

    Qui però deve selezionare la voce di nome Importa account, per poi inquadrare il QR code presente sulla schermata del dispositivo di origine. Una volta inquadrato il codice, il nuovo smartphone importerà automaticamente tutti i datipresenti nell’account Google Authenticator. 

  • 3. Come impostare la sincronizzazione di Google Authenticator con 2FA
    Sincronizzazione di Google Authenticator con 2FA

    FellowNeko / Shutterstock.com

    La procedura manuale descritta nei capoversi precedenti non è l’unico iter che permette di effettuare un cambio di telefono con Google Authenticator. 

    Gli utenti che hanno abilitato la funzione di sincronizzazione dell’account possono saltare diversi passaggi e ritrovarsi l’app su un nuovo smartphone con il più semplice dei clic.

    Gli account dotati di autenticazione a due fattori 2FA vengono sincronizzati automaticamente. Per disabilitare l’autenticazione a due fattori è possibile fare tap sull’icona del profilo e poi scegliere la voce di nome Utilizza senza account

    L’autenticazione a due fattori è anche il metodo migliore per utilizzare l’app Authenticator di Google su più smartphone contemporaneamente. 

    L’ultimo aggiornamento del 2023 permette infatti di sincronizzare i codici su tutti i dispositivi a cui è collegato lo stesso account Google.

    La comodità della 2FA applicata a Google Authenticator pone però anche qualche preoccupazione in termini di sicurezza online. Ad esempio, un malintenzionato che accede all’account Google dell’utente potrebbe facilmente installare l’app e ottenere tutti i suoi codici

    Ma non solo, considerato che ad oggi Google Authenticator non prevede crittografia end-to-end. Per questo alcuni utenti preferiscono passare per app alternative dotate di crittografia, evitando di impostare l’autenticazione a due fattori. 

  • 4. Alternative a Google Authenticator
    Alternative a Google Authenticator

    Shutterstock

    Gli utenti che decidono di lasciare Google Authenticator per un software alternativo lo fanno principalmente per due ordini di ragioni. La prima è quella anticipata nei capoversi precedenti: ha a che fare con la sicurezza del software e con l’assenza della crittografia end-to-end.

    C’è poi un’altra ragione, di natura più generale e che tira in ballo l’etica sul web. Google Authenticator è nato come programma open source, ma è rapidamente diventato proprietario. Molti utenti invece preferiscono utilizzare software open source,completamente liberi e gratuiti. 

    La lista di alternative a Google Authenticator dotate di crittografia end-to-end è molto lunga. Lo stesso discorso vale per le app che generano token gratuite e open source

    Per saperne di piùLa guida completa agli smartphone

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