L’intelligenza artificiale fa ormai parte della nostra quotidianità e, in futuro, queste tecnologie saranno sempre più predominanti in ogni contesto.
Ma, al fianco di tutte quelle funzionalità che possono semplificare la vita delle persone, ci sono degli utilizzi non proprio corretti che riguardano la creazione di Fake News, di video deepfake e di tutte quegli altri strumenti di “manipolazione di massa” condivisi un po’ per goliardia e un po’ per influenza l’opinione pubblica.
Chiaramente, con l’evolversi di questa tecnologia diventa sempre più difficile riconoscere cosa è reale da qualcosa creato dall’AI ma, fortunatamente, l’uomo ha ancora a disposizione un po’ di sano spirito critico che può aiutarlo nell’impresa.
L’intelligenza artificiale e le Fake News
Le Fake News sono, forse, una delle più gravi piaghe della comunicazione di massa e possono influenzare non poco l’opinione pubblica.
Sono provocatorie, sfruttano le emozioni, i pregiudizi e l’ignoranza e arrivano finanche a ridisegnare il concetto di verità, manipolandola a seconda dei propri bisogni.
Naturalmente l’intelligenza artificiale è in grado di riconoscere le notizie false e può essere un ottimo strumento per combattere la disinformazione. Allo stesso tempo, però, è anche in grado di creare una bufala una da zero e amplificarne la diffusione sul web e sui social.
E paradossalmente il livello di accuratezza è tale che le Fake News (e qualsiasi altro tipo di contenuto fasullo creato con l’AI) diventano sempre più complicate da riconoscere, soprattutto quando trattano temi importanti, come la politica o la cronaca.
E questo, già da oggi, viene considerato uno dei temi più caldi del futuro, in grado di influenzare la realtà che viviamo e, ad esempio, manipolare i risultati delle elezioni o, come accaduto col Covid-19, diffondere informazioni false a discapito di salute e sicurezza.
Insomma, se usate per scopi malevoli, le informazioni false sono molto pericolose e possono spianare la strada a estremismi e all’instaurazione di un clima d’odio che può essere territorio fertile per molti.
Come riconoscere le Fake News
Riconoscere le Fake News non è semplice ma esistono tutta una serie di contromisure che possono aiutarci nell’impresa. L’esempio più banale è il filtro che rileva lo spam dentro la casella di posta che ha il compito di analizzare il contenuto della mail, il mittente ed eventuali link e riconoscerli come inattendibili.
Sul web esistono decine di siti che possono aiutarci a riconoscere informazioni false e video deepfake e questo è un bene, perché per certi versi si cerca di dare un ordine in tutto questo caos.
Tuttavia il discorso è più complicato di così e la soluzione migliore prima di credere a questa o a quella notizia è informarsi in prima persona, fare un giro sui principali siti di informazione e cercare riscontri in tal senso.
E questo è un ottimo sistema per riconoscere una Fake News, perché per quanto possa essere accurata nella scrittura e per quanto l’AI possa sembrare convincente nell’argomentare un testo, mancherà sempre di quell’attendibilità dovuta a esperti del settore, testate eccellenti e media verificati.
Naturalmente, anche i grandi nomi possono sbagliare ma in quel caso generalmente segue una rettifica, un aggiornamento o un post di scuse, cosa che l’intelligenza artificiale naturalmente non fa.
Poi è possibile riconoscere le informazioni fuorvianti anche da una certa terminologia ricorrente che fa leva sui sentimenti e sull’emotività. Un lessico “aggressivo”, “pruriginoso” o troppo “misterioso” sono i primi campanelli d’allarme da tenere in conto, seguiti da una breve ricerca sul web che farà luce sulla questione in men che non si dica.
Quindi riconoscere le informazioni false è molto difficile ma facendo appello al proprio spirito critico è possibile e, fino a che non verranno emanate leggi ad hoc oppure fino a che le varie piattaforme non garantiranno controlli più stringenti, l’intelligenza è l’unica arma di cui disponiamo.
Per saperne di più: Intelligenza Artificiale: cos'è e cosa può fare per noi