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Dopo aver comprato un nuovo computer da gaming non sempre è sufficiente accenderlo e iniziare a giocare.
Molto spesso, infatti, per ottenere le migliori prestazioni possibili bisogna andare a ottimizzare le impostazioni del sistema operativo oppure quell’hardware così da sbloccare completamente le potenzialità del computer.
A seguire, quindi, una lista di tutte le operazioni da compiere per ottimizzare il proprio PC da gaming e giocare ai propri giochi preferiti con le massime prestazioni.
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1. Aggiornare i driver e il sistema operativo
Gorodenkoff/Shutterstock
La prima cosa da fare quando si acquista un nuovo PC (a prescindere se sia da gaming o meno) e provvedere a installare tutti gli aggiornamenti più recenti tra sistema operativo e hardware.
Il modo più efficiente per ottimizzare un computer, infatti, è quello di mantenerlo sempre aggiornato così che tutto funzioni a dovere e con tutte le impostazioni più recenti, correzioni dei bug incluse.
In questo senso, sicuramente giocano un ruolo fondamentale i driver della scheda video che, chiaramente, hanno un’importanza centrale quando si parla di videogiochi.
Oltretutto, le varie case produttrici provvedono a rilasciare aggiornamenti continui soprattutto quando arrivano sul mercato giochi molto attesi (come i ben noti tripla A) per sfruttare al meglio le potenzialità dell’hardware e garantire un’esperienza di gioco senza compromessi.
Fondamentali anche gli aggiornamenti del sistema operativo che vanno a risolvere eventuali problemi di compatibilità o problemi di sorta, così da poter godere al meglio dei propri titoli preferiti.
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2. Gaming Mode e impostazioni di gioco in Windows
Andrey Aboltin/Shutterstock
Come tutti sanno, Windows ha delle speciali impostazioni di gioco chiamate Game Bar che consentono agli utenti di registrare e trasmettere video e accedere a molte altre funzionalità, come il monitoraggio delle performance.
Tuttavia, questa caratteristica impatta sulle prestazioni stesse e, soprattutto per i titoli più pesanti, è bene disattivarlo, soprattutto se non viene utilizzato.
Farlo è semplice, basta andare nella scheda della Game Bar e disattivarla dalle relative impostazioni.
A questo punto, però, è opportuno attivare la Game Mode, una modalità che rileva quando viene avviato un gioco disabilitando tutti i processi in background.
Di solito l’impostazione è attiva di default, ma è sempre meglio controllare che sia funzionante e operativa.
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3. Disattivare le app in background
Gorodenkoff/Shutterstock
Come appena detto, la Game Mode disabilita in automatico molti dei processi in background ma non può intervenire su tutti, soprattutto se riguardano software di terze parti.
Perciò, per ottenere il massimo dal proprio PC da gaming è sempre meglio disattivare tutte le operazioni che non servono in quel momento, così da risparmiare RAM e avere accesso a tutta la memoria a disposizione.
Per disattivare i processi in background, basta andare sulla barra delle applicazioni e chiudere tutte le applicazioni che non sono necessarie in quel momento. In alternativa si possono disattivare tutte le app all’avvio andando su Start, digitando msconfig e andando nella scheda dei processi attivi all’accensione del PC.
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4. Cambiare le impostazioni della RAM
Parilov/Shutterstock
Quando si parla di Extreme Memory Profile (XMP) si fa riferimento a una serie di configurazioni di Intel per la RAM che le consentono di funzionare a una velocità di clock più elevata. Questo, chiaramente, migliora nettamente le prestazioni del PC, soprattutto sui giochi.
Sui chip AMD, invece, la funzione di chiama AMD Extended Profiles for Overclocking (EXPO) oppure AMP sui modelli più datati ed è un’opzione che, come quella proposta da Intel, aumenta la velocità di clock della RAM
Importante ricordare che questo sistema è presente anche sui componenti di altri produttori e, a prescindere da quale sia il nome della funzione, è sempre bene attivarla per ottenere un significativo miglioramento nelle prestazioni.
Per farlo basta andare nel BIOS della madre e attivare la funzione nella relativa sezione.
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5. Abilitare la memoria di accesso intelligente
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La funzione Resizable BAR (ReBAR) sulle schede grafiche NVIDIA e Smart Access Memory (SAM) su quelle prodotte da AMD sono tecnologie molto simili che consentono alla CPU di avere accesso a tutta la VRAM della GPU in una volta sola, anziché suddividerla in blocchi più piccoli.
È una funzionalità molto interessante che aiuta CPU e GPU a comunicare in modo più efficace tra loro, portando, chiaramente a un miglioramento nelle prestazioni.
Bisogna ricordare, però, che non tutti i giochi sono compatibili con questo sistema e, in certi casi, potrebbe portare a prestazioni peggiori.
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6. Attivare l'upscaling e modificare le impostazioni del gioco
Gorodenkoff/Shutterstock
Anche l'upscaling è una tecnica molto interessante per migliorare le funzionalità del proprio PC da gaming, tuttavia bisogna ricordare che questa tecnica abbassa le impostazioni grafiche a beneficio delle prestazioni consentendo all’utente di ottenere più FPS.
Le impostazioni di upscaling sono molte e non ne esiste una migliore di un’altra, bisogna solo provare e scegliere quella che può rappresentare il miglior compromesso tra qualità dell’immagine e fluidità del gioco.
Oltre all'upscaling è possibile anche modificare le impostazioni video avanzate nei giochi, bilanciando resa grafica e prestazioni così da ottenere il miglior risultato possibile.
Alcune opzioni grafiche sono, ovviamente, molto più avide di risorse e attivandole si peggiorerà la giocabilità. Anche qui non esistono impostazioni di default ed è sempre consigliabile provare più combinazioni fino a trovare quella che può rappresentare la miglior soluzione per il gioco che si sta provando.
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7. Attivare l'overclocking automatico
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L’ultima soluzione per ottimizzare il proprio PC da gaming è quella di passare attraverso l’overclocking automatico che permette di migliorare le prestazioni della macchina fino al 20% (nel migliore dei casi).
Gli utenti AMD, ad esempio, possono utilizzare la funzione Precision Boost Overdrive (PBO) nel BIOS che consente alla CPU di eseguire un piccolo overclock, passando per un maggiore assorbimento di energia entro i limiti della scheda madre.
Stesso discorso per gli utenti Intel che possono utilizzare Intel Performance Maximizer (IPM).
Naturalmente, anche le GPU hanno una funzione simile e, generalmente, si trova nelle impostazioni del componente nella scheda delle Prestazioni, consentendo dunque al componente di autoregolare la massima frequenza di clock, aumentando le performance ma senza rischiare di danneggiare la macchina.
Per saperne di più: Il computer: come è fatto, come funziona, come migliorarlo
