Accedere alle informazioni non è mai stato così semplice, grazie a potenti strumenti di intelligenza artificiale generativa come ChatGPT. Tuttavia, una lamentela comune ai contenuti generati dall’AI più famosa del momento è la mancanza di citazioni, note a piè di pagina e collegamenti, che lascia gli utenti scettici sull’accuratezza delle informazioni fornite. Ma Chat GPT può essere indotto a rivelare le sue fonti e in questo articolo forniremo tutte le indicazioni necessarie, con tanto di prompt, per trasformare il chatbot di OpenAI da un semplice generatore di informazioni in un prezioso assistente di ricerca.
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1. Creare il giusto prompt per Chat GPT
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Per ottenere fonti da ChatGPT bisogna assicurarsi di studiare a puntino il prompt da dare in pasto al chatbot. Anzitutto è bene porre una domanda che richieda “naturalmente” fonti o citazioni. Generalmente, le query che presuppongono risposte più lunghe e dettagliate tendono a produrre risultati migliori.
Occorre poi tenere presente che la conoscenza di Chat GPT è limitata alle informazioni disponibili fino al 2021, quindi bisogna mantenere le domande entro tale intervallo di tempo. Inoltre, le richieste di informazioni che hanno preceduto l’avvento di Internet avranno molte meno fonti disponibili.
Un esempio di prompt potrebbe essere: "Descrivi le teorie dell'apprendimento del cognitivismo, comportamentismo e costruttivismo".
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2. Richiedere le fonti esplicitamente
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Qui entrano in gioco le tecniche di prompt engineering. È il momento di chiedere le fonti a ChatGPT con un prompt del tipo "Si prega di fornire le fonti per la risposta precedente". Questo spesso produce fonti offline, come libri e documenti. Sebbene non siano verificabili, servono comunque come punto di partenza.
Per risultati più affidabili, usare il prompt "Fornisci le fonti URL" il quale specifica a Chat GPT che vogliamo fonti con collegamenti cliccabili. Si può anche specificare la quantità di fonti che desideriamo del tipo "Fornisci 10 fonti URL", anche se la qualità può variare.
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3. Insistere sulla qualità delle fonti nel prompt
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Per ottenere risposte di qualità superiore dai modelli linguistici di grandi dimensioni, bisogna essere specifici e dettagliati nei prompt. Quindi, è consigliabile richiedere esplicitamente fonti attendibili e accurate. Anche se questo non funzionerà necessariamente, potrebbe ricordare all'AI di fornire risposte più utili. Per esempio: “Per favore fornisci fonti attendibili per supportare la mia tesi”.
Si può anche specificare il tipo di fonti che si preferiscono, come articoli accademici, riviste peer-reviewed, libri o siti Web autorevoli. Per menzionare queste preferenze, usare il prompt: "Si prega di consigliare riviste peer-reviewed che discutono [ripetere l'argomento]."
Un'altra idea è quella di utilizzare fonti che non presentano link rot (ovvero, che non sono più online all'URL che ChatGPT potrebbe conoscere). Ma occorre prestare attenzione, perché Chat GPT non è a conoscenza di quello che è successo dopo il 2021.
Quindi, anche se si potrebbe essere tentati di utilizzare un prompt come questo: “Per favore fornisci le fonti pubblicate negli ultimi cinque anni”. È meglio considerare l'utilizzo di un prompt come questo: “Si prega di fornire le fonti pubblicate dal 2019 al 2021”.
Come sempre, non dare per scontato che qualunque informazione restituisca Chat GPT sia accurata. È ancora del tutto passibile di allucinazioni, fino al punto di inventare i nomi di quelle che sembrano riviste accademiche.
Se comunichiamo a ChatGPT che le fonti fornite erano errate, potrebbe suggerirne di migliori, con scuse annesse. Un altro approccio consiste nel porre nuovamente la domanda originale con un focus o una direzione diversa, quindi chiedere le fonti per la nuova risposta.
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4. Verificare sempre le fonti fornite da ChatGPT
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A questo punto, è fondamentale convalidare le fonti offerte da Chat GPT, poiché il track record del chatbot tende più all'imprecisione che alla precisione. Spesso la richiesta di fonti URL produce risultati contrastanti. I collegamenti possono rivelarsi inaffidabili o completamente interrotti, oppure portare ad argomenti non correlati, o solo parzialmente, all'argomento che si sta tentando di reperire.
Tuttavia, è importante non perdere la speranza. L'obiettivo non è affidarsi a ChatGPT per ottenere fonti pronte per l'uso. Bisogna considerare Chat GPT come un assistente di ricerca che fornisce preziosi punti di partenza.
Quindi, utilizzare i titoli degli articoli che suggerisce, anche se alcuni potrebbero essere fittizi o inaccessibili, come query di ricerca in un motore come Google. Questo approccio può portare a risultati e materiali interessanti che possono davvero migliorare il processo di ricerca.
Inoltre, è bene ricordare che ChatGPT è solo uno strumento nell’arsenale di ricerca che abbiamo a disposizione. La sua esistenza non dovrebbe oscurare la pletora di risorse a disposizione di ricercatori e studenti.
Si possono condurre le ricerche sul Web, consultare fonti primarie e, quando possibile, chiedere consiglio agli esperti in materia. Nel caso di uno studente, potrebbe contattare il bibliotecario del quartiere per ricevere assistenza.
Non dimentichiamo la ricchezza di fonti tradizionali affidabili. Servizi come Google Scholar e JSTOR offrono l'accesso a un'ampia gamma di risorse accademicamente valide che possiamo citare con sicurezza.
Un promemoria fondamentale è evitare la tentazione di copiare e incollare le fonti di Chat GPT direttamente nella ricerca. Ciò potrebbe portare a insidie. Sfruttare invece ChatGPT per ottenere indicazioni e approfondimenti, ma ricordare sempre che una ricerca autentica richiede uno sforzo diligente e un'indagine approfondita.
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5. Valutare il passaggio a ChatGPT Plus
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Per funzionalità di ricerca migliorate, si può valutare la possibilità di passare a ChatGPT Plus. Al prezzo di 20 dollari al mese, Chat GPT Plus utilizza il modello più avanzato GPT-4 e supporta funzionalità come l'interprete di codice e un ricco paniere di plug-in.
Il plugin WebPilot, in particolare, consente a ChatGPT di effettuare ricerche sul web, estendendo la propria conoscenza oltre la data limite del 2021 e fornendo accesso a fonti e citazioni più attuali. Ciò può aiutare a ridurre i problemi legati ai collegamenti.
Tuttavia, anche con ChatGPT Plus, bisogna prestare sempre attenzione e verificare le informazioni fornite, poiché i contenuti generati dall'intelligenza artificiale, sebbene potenti, possono comunque contenere imprecisioni.
Per saperne di più: ChatGPT, cos'è, come funziona, a cosa serve, come usarla gratis