In Breve (TL;DR)
- Per tenere al sicuro il proprio PC Linux occorre aggiornare regolarmente il sistema operativo e i software installati così da risolvere eventuali vulnerabilità e mantenere il sistema protetto.
- Evitare di aprire file sospetti e scaricare solo da repository affidabili riduce il rischio di malware e attacchi informatici.
- Gestire gli account con password forti e distinti livelli di accesso assicura una protezione aggiuntiva, limitando i danni in caso di compromissione dell’accesso.
La sicurezza informatica è un argomento centrale per gli utenti e non va presa assolutamente alla leggera perché da essa dipendono le sorti dei nostri dati personali.
Generalmente, chi ha a cuore la cosa sceglie di utilizzare un PC Linux perché, come ben noto agli esperti del settore, questo sistema operativo open source rappresenta davvero una soluzione molto più sicura rispetto alla controparte di Microsoft.
Nonostante questo, però, potrebbe essere utile rivedere la sicurezza del proprio dispositivo e seguire qualche piccolo suggerimento per migliorarla ulteriormente e navigare in rete in totale sicurezza. Scopriamo di più al riguardo.
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1. Aggiornare costantemente il sistema operativo
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Banalmente, la prima cosa da fare per tenere al sicuro il proprio sistema operativo è aggiornarlo frequentemente e aggiornare anche i vari software a bordo, così da non incappare in bug e falle nella sicurezza che potrebbero comprometterne la stabilità.
Come qualsiasi altro software, infatti, anche Linux può essere soggetto a delle vulnerabilità, dei punti deboli nella sua struttura che potrebbero essere sfruttati dai criminali informatici.
Generalmente la community e gli sviluppatori vanno a caccia di queste vulnerabilità per rilasciare aggiornamenti che correggano quanto prima il problema, perciò è importante scaricare e installare gli update ogni volta che sono disponibili.
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2. Fare attenzione ai file malevoli
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Gli attacchi informatici diventano ogni giorno più aggressivi e cadere nella rete dei malintenzionati digitali è più semplice di ciò che si crede.
Quando si ricevono mail sospette, con link che conducono chissà dove, il consiglio è sempre quello di ignorarle e cancellare subito il messaggio, così da non dare agli hacker un punto di accesso al proprio PC.
Questo vale, ovviamente, anche per Linux, anche se su questo sistema operativo è più complicato installare malware perché qualsiasi operazione richiede i permessi di amministratore e l’inserimento della propria password di accesso.
Questo garantisce una sicurezza in più ma, chiaramente, nessuno può dirsi al sicuro al 100% e bisogna comunque fare molta attenzione.
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3. La gestione del proprio account
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Anche per chi utilizza Linux la gestione delle password deve essere una priorità perché, chiaramente, può prescindere dal sistema operativo stesso.
Il consiglio, come sempre, è quello di rendere uniche le proprie password, utilizzare lettere, numeri e caratteri speciali così da rendere molto più complicati gli attacchi brute-force per cercare di individuarle.
Poi naturalmente non bisogna mai condividere queste informazioni e, soprattutto, cambiarle spesso avendo cura di non utilizzare mai la stessa password per più servizi.
Come appena detto, quando si utilizza una password su un sito web, la cosa prescinde totalmente da Linux e in caso di attacco hacker nemmeno un sistema operativo così sicuro può proteggere i propri dati personali.
Lo stesso vale per la password da amministratore, che ha il compito garantire l’accesso completo al computer e che, se finisse nelle mani sbagliate potrebbe causare gravi problemi, come vedremo nel prossimo paragrafo.
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4. Controllo accesso utente
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Un metodo per mantenere un livello di sicurezza adeguato è dare a ogni singolo utente il proprio account con dati di accesso univoci e, ovviamente, la possibilità di visualizzare solamente i propri file personali e non anche quelli delle altre persone che utilizzano lo stesso PC.
In questo senso, quindi, è opportuno non dare a tutti i permessi da super utente e, anzi, riservarli per un solo utente, il più esperto che si occuperà della gestione del PC, mentre tutti gli altri potranno accedervi come ospiti o con i propri account ma con privilegi limitati.
Così non solo si terranno al sicuro i vari dati personali di ognuno, ma sarà anche impossibile che qualcuno inavvertitamente o volutamente, tocchi qualche configurazione di sistema che non dovrebbe, causando problemi al PC.
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5. Fare sempre attenzione ai software installati
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Anche su Linux, il consiglio è quello di installare software solo da fonti attendibili, prediligendo le repository ufficiali della propria distribuzione, ad esempio, oppure i repository Git ufficiali.
Se un software non è presente nello store della propria distro, andare a cercarlo sul web può essere un rischio, perché dentro i pacchetti non ufficiali, creati da chissà chi, potrebbero nascondersi dei virus.
Il consiglio, quindi, è quello di affidarsi solo al proprio store o, al massimo, chiedere aiuto a una community ufficiale sul web, in modo da ricevere ciò di cui si ha bisogno da utenti attendibili e che non vogliono sottrarre informazioni personali.
Come ben noto, le varie cummunity online sono sempre ben disposte a fornire aiuto e informazioni a chi lo richiede e, in caso di difficoltà, rivolgersi a uno di questi gruppi sul web è la soluzione migliore per venire a capo di qualsiasi problema.
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6. Non dimenticare i backup dei propri file
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L’ultimo consiglio è sempre quello di effettuare un backup dei propri dati il più spesso possibile, in modo da non perdere dati e informazioni personali in caso di problemi del sistema operativo o di una “reinstallazione di emergenza” dell’intero sistema operativo.
Inoltre è opportuno utilizzare supporti diversi: periferiche di archiviazione USB, servizi di cloud storage e tutto ciò che può essere utilizzato per contenere i propri file e, soprattutto, tenerli al sicuro da violazioni esterne.
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