Una gestione efficiente della batteria è una delle principali preoccupazioni per gli utenti Android, soprattutto quando sul proprio smartphone si utilizzano applicazioni avide di energia che consumano in modo eccessivo anche quando non sono in uso attivo.
Fortunatamente, il sistema operativo di Google offre alcuni strumenti di sistema e applicazioni di terze parti che consentono di monitorare e mettere in pausa le app ad alto consumo energetico, prolungando così la durata della batteria. Scopriamo di più al riguardo.
- Come identificare le applicazioni che consumano batteria
- Cosa sono le funzioni di ottimizzazione della batteria
- Come utilizzare la modalità Risparmio energetico
- Le principali app di terze parti per la gestione della batteria
- Che cos’è la funzione Sospensione app
- Disattivare aggiornamenti in background e notifiche push
- Disattivare i servizi di geolocalizzazione per le app
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1. Come identificare le applicazioni che consumano batteria
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Il primo passo è cercare di apire quali applicazioni stanno consumando troppa batteria e perché.
Per fortuna, Android offre una funzionalità integrata che permette agli utenti di tenere sotto controllo facilmente i consumi energetici e per accedervi basta andare sulle Impostazioni dello smartphone, fare tap su Batteria e scorrere verso il basso per analizzare le varie applicazioni in esecuzione e il relativo consumo di batteria.
Se ci fosse un’app che utilizza una percentuale di batteria troppo alta rispetto al normale, potrebbe essere proprio questa la causa del problema e, se possibile, andrebbe interrotta o gestita meglio.
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2. Cosa sono le funzioni di ottimizzazione della batteria
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Fatto questo, si può passare alle funzionalità automatiche per ottimizzar ele app, progettate appositamente per risparmiare energia limitando le attività in background dei software non essenziali.
Per attivare le funzioni bisogna andare su Impostazioni, fare tap su Batteria e infine su Ottimizzazione della batteria.
Qui apparirà un elenco con tutte le app installate sul dispositivo, non resta che selezionarne una e imposta la modalità di ottimizzazione, scegliendo tra Ottimizza (per sospendere le attività in background) o Non ottimizzare (per lasciarla sempre attiva).
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3. Come utilizzare la modalità Risparmio energetico
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Quando il livello di batteria è basso è possibile attivare la Modalità Risparmio Energetico, che va a limitare automaticamente le prestazioni del sistema e mette in pausa tutte le attività in background non essenziali.
Questa modalità può anche essere personalizzata per essere attivata automaticamente dallo smartphone quando si raggiunge un determinato livello di batteria.
Per attivarla si può andare su Impostazioni, poi su Batteria e selezionare l’opzione Attiva la Modalità risparmio energetico o, se si vuole, personalizzala per l’avvio automatico la batteria raggiunge una percentuale critica.
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4. Le principali app di terze parti per la gestione della batteria
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Come già anticipato ci sono diverse applicazioni di terze parti che offrono funzionalità avanzate per gestire le app e prolungare la durata della batteria. Due dei software più popolari di sempre sono Greenify e Naptime.
Greenify è stata una delle prime app a introdurre il concetto di ibernazione dei programmi e permette all’utente di mettere in pausa le app che non sono in uso attivo, impedendo loro di consumare batteria in background.
Bisogna dire, però, che questo tool funziona meglio sui dispositivi con root, ma offre comunque funzionalità più che interessanti anche per i device non sbloccati.
Naptime è un’app molto efficace che utilizza la funzione Doze di Android, introducendo nuovi e più sofisticati livelli di ottimizzazione energetica.
In poche parole, il tool va a modificare i parametri di Doze per sospendere più velocemente le attività delle app in background.
Entrambe sono disponibili sul gratuitamente sul Google Play Store e possono essere installate e configurate in modo molto semplice, seguendo le indicazioni sullo schermo.
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5. Che cos’è la funzione Sospensione app
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Dalla versione Android 9 è stata introdotta la funzione Sospensione app, che permette agli utenti di limitare l'attività delle applicazioni poco utilizzate per preservare la batteria.
Perciò Android mette automaticamente in pausa i software che non vengono utilizzati frequentemente, riducendo il consumo di risorse.
Per attivare la funzione basta andare su Impostazioni, fare tap sulla scheda Appe notifiche e, dall’elenco che appare, selezionare l’app che bisogna mettere in pausa, attivando la funzione per limitare le attività in background che, in automatico saranno ridotte al minimo per abbattere i consumi.
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6. Disattivare aggiornamenti in background e notifiche push
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Molte applicazioni, come i social media e i servizi di email ad esempio, continuano a inviare e ricevere dati anche quando non sono in uso.
Per dare un taglio alla cosa (e, ovviamente, risparmiare batterie) si possono limitare gli aggiornamenti in background e le notifiche push.
Per farlo basta andare su Impostazioni, fare tap su App e notifiche e, dall’elenco su schermo, selezionare l’applicazione per cui bisogna limitare l’attività.
I parametri da disattivare sono l’opzione Consenti attività in background e, ovviamente, quelli relativi alla ricezione delle notifiche push.
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7. Disattivare i servizi di geolocalizzazione per le app
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Come ben noto, il GPS è uno dei componenti dello smartphone che consuma più batteria in assoluto e le app che utilizzano i servizi di localizzazione anche quando non sono in uso contribuiscono ad “esagerare” la cosa.
Chiaramente è possibile disattivare l'accesso alla posizione per questi software anche senza comprometterne il funzionamento; per farlo bisogna andare su Impostazioni, fare tap su Posizione e infine su Autorizzazioni app, avendo cura di disattivare l’accesso alla posizione per le app che non ne hanno bisogno oppure impostare l’accesso solo mentre l’applicazione è in uso.
Per saperne di più: Android, trucchi e consigli su come ottenere il massimo