Con la diffusione sempre più massiccia delle tecnologie basate sull’intelligenza artificiale arrivano nelle mani dei malintenzionati digitali tutta una serie di potentissimi strumenti che possono minare gravemente la sicurezza degli utenti.
Tra le truffe più comuni, infatti, quella che sfruttando dei complessi software AI permette di “clonare” la voce delle persone con conseguenze potenzialmente disastrose per i truffati e per coloro che hanno vicino.
Riconoscere una voce falsificata non è facile ma con un po’ di attenzione difendersi da queste nuove insidie del web è possibile, scopriamo come fare.
Come funziona la clonazione vocale
Clonando la voce di qualcuno, la truffa più “banale” è quella di chiamare un suo caro e chiedere una somma di denaro da utilizzare per risolvere una situazione di emergenza.
Le storie inventate dai malintenzionati digitali sono molteplici, dall’incidente d’auto, all’arresto e fino ad arrivare a un qualche danno da riparare, il risultato sempre lo stesso: la consegna di una somma di denaro e la scoperta che (per fortuna) non c’è alcuna emergenza in corso.
Per portare a compimento questa truffa, i malintenzionati fanno leva sulle emozioni e su un evento inaspettato, in modo da prendere in contropiede gli utenti ignari che, magari presi dal panico, seguiranno alla lettera quanto richiesto pensando, naturalmente, solo alla salute della persona dall’altra parte del telefono.
Truffe del genere si stanno moltiplicando a vista d’occhio e realizzarne una è una cosa relativamente semplice, avendo a disposizione un qualsiasi tool AI in grado di replicare una voce umana e inscenare una conversazione coerente.
Come scoprire se si è stati truffati
Come appena detto può essere molto complicato scoprire una truffa del genere, tuttavia ci sono delle avvisaglie che potrebbero lasciar intendere che qualcosa non quadra.
Ad esempio, una conversazione con un chatbot, per quanto realistica, non sarà mai come quella tra due persone e captare un certo distacco, inflessioni strane, accenti e parole non del tutto corrette potrebbe essere il primo segno di una truffa in corso.
Oltretutto, se la conversazione è molto serrata, c’è un grandissimo senso di urgenza e pochissime spiegazioni, anche questo potrebbe essere il segno che la conversazione non sia del tutto “naturale”.
Banalmente, anche ricevere una chiamata da un numero che non si conosce o un contatto “strano”, magari con un prefisso estero, può essere riconducibile a qualche malintenzionato digitale.
Perciò sì, riconoscere questo tipo di frodi può essere complicato ma analizzando con un po’ di attenzione la conversazione, trovare quel qualcosa di sospetto è possibile.
Come proteggersi dalle truffe
Allo stesso modo, anche difendersi dalle truffe è possibile e, ad esempio, è una buona pratica non diffondere troppi dati personali in giro sul web e sui social, così da non dare alcun vantaggio ai truffatori.
In più potrebbe essere saggio stabilire una parola d’ordine coi propri cari in modo da riconoscere se si tratta di una vera emergenza o meno. Naturalmente tale parola d’ordine va tenuta segreta e condivisa solo con gli affetti più prossimi.
Inoltre, quando si riceve una chiamata d’allarme, nonostante le emozioni possano avere la meglio, è sempre utile fermarsi a ragionare e raccogliere le idee.
Riflettere su ciò che viene chiesto da un potenziale sconosciuto per telefono e, eventualmente, verificare col diretto interessato, facendo una chiamata veloce alla persona che si presume essere in difficoltà o qualcuno ad essa vicino, così da togliersi ogni dubbio.
In questo caso, se fosse successo qualcosa di grave, scoprirlo è relativamente semplice ed eventualmente si può intervenire prontamente e senza alcun rischio. Se invece fosse una truffa vera e propria, non resta che contattare le Forze dell’Ordine e denunciare subito l’accaduto.
Per saperne di più: Sicurezza informatica: guida alla navigazione sicura sul web