Le passkey stanno via via sostituendo le password. Si tratta di soluzioni di sicurezza informatica, che sfruttano l’autenticazione a due fattori e che possono venire associate ad app e servizi differenti.
La procedura da seguire per creare una nuova passkey varia in base al dispositivo e al sistema operativo in uso. L’elemento a cui prestare maggiore attenzione è il tipo di servizio, brand o software per cui si vuole attivare una passkey.
Ad esempio le passkey Google possono essere create soprattutto tramite browser. Ma è anche possibile passare per le impostazioni di sistema di uno smartphone Android.
Le passkey Apple possono essere create a partire da molteplici device proprietari: a partire da iPhone e iPad, fino ad arrivare a Mac. Ma è anche possibile ricorrere a dispositivi esterni, sfruttando le potenzialità di iCloud.
Infine le passkey PayPal, che dipendono soprattutto dalle possibilità del singolo dispositivo. L’utente infatti deve innanzitutto abilitare la tecnologia in questione sul proprio PC, laptop o smartphone.
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1. Come creare una passkey Google
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La prima cosa da fare per creare una passkey Google è assicurarsi di avere hardware e software in grado di rispettare determinati requisiti. In questo senso i sistemi operativi più obsoleti da cui partire sono Windows 10, macOS Ventura, Android 9 e iOS 16.
Per creare una passkey Google su Windows è possibile utilizzare un browser a scelta tra Chrome, Edge e altri software per la navigazione basati su chromium.
L’utente deve innanzitutto passare per le impostazioni di sistema e abilitare Windows Hello, in modo da assicurarsi il supporto a questa tecnologia da parte del dispositivo.
Da qui bisogna accedere al proprio account Google, selezionando la voce di nome Sicurezza e poi la voce di nome Come accedi a Google. Una delle opzioni disponibili dovrebbe fare riferimento proprio alle passkey.
Selezionando questa opzione è possibile visualizzare una nuova sezione chiamata Passkey che hai creato contenente un elenco delle passkey passate già associate all’account Google, a cui si aggiunge una serie di informazioni aggiuntive. Ad esempio l’ultima data di utilizzo della passkey, ma anche la piattaforma su cui è stata creata.
Per creare una nuova passkey Google bisogna selezionare la voce di nome Crea una passkey, fare clic sulla voce di nome Continua e superare il popup dedicato alla Protezione Windows.
A questo punto è possibile utilizzare Windows Hello, selezionando il metodo abitualmente utilizzato per sbloccare il proprio PC. Potrebbe trattarsi dell’utilizzo di un PIN come dell’impronta digitale o del riconoscimento facciale.
La procedura da seguire per Google su macOS è grossomodo la stessa. Con alcune differenze da tenere in considerazione. La prima è che è possibile utilizzare anche il browser Safari.
La seconda è che l’utente deve innanzitutto abilitare una forma di protezione del proprio Mac. Ad esempio una password, piuttosto che un blocco basato sulla biometria.
Nel caso degli smartphone Android è possibile accedere alla gestione dell’account Google direttamente dalle Impostazioni generali. E da qui è possibile recuperare i passaggi già descritti in precedenza.
Nel caso di iPhone è possibile creare una passkey Google esclusivamente tramite browser. Anche in questo caso la procedura di riferimento è quella già descritta in precedenza.
Con la differenza che le creazioni fatte con questo sistema verranno automaticamente sincronizzate sui dispositivi associati all’ID Apple. E che parallelamente verranno aggiunte al portachiavi iCloud.
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2. Come creare una passkey Apple
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Il metodo più rapido per creare una passkey Apple consiste nell’utilizzare un dispositivo a scelta tra Mac, iPhone o iPad e nello sfruttare le potenzialità di iCloud per sincronizzarla automaticamente sui diversi dispositivi associati allo stesso Apple ID.
Il primo requisito è l’aggiornamento del sistema operativo di riferimento. Il secondo è l’attivazione del portachiavi di iCloud. Il terzo è l’abilitazione di una forma di autenticazione a due fattori.
A questo punto non resta che visitare la pagina o l’app per cui si intende creare una passkey e iniziare a configurare un nuovo account. In questo caso la procedura da seguire varia di caso in caso.
Ma dovrebbe comunque essere possibile rinunciare al tradizionale inserimento della password per abilitare il nuovo sistema di accesso. Un’opzione disponibile anche nel caso in cui si acceda con un account già registrato in precedenza.
I Mac, gli iPad e gli iPhone memorizzano le passkey create all’interno di un’unica cartella. Per raggiungerla è sufficiente aprire le Impostazioni di sistema e selezionare la voce dedicata alle Password.
In alternativa è anche possibile procedere con le operazioni utilizzando un dispositivo non Apple. Il funzionamento varia ancora una volta in base alla pagina o l’app di riferimento. Ma in questo caso la passkey verrà salvata esclusivamente su un singolo spazio iCloud. E non verrà sincronizzata su altri device.
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3. Come creare una passkey PayPal
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La procedura da seguire per creare una passkey PayPal segue delle regole leggermente diverse rispetto a quelle viste fino a qui. L’utente deve innanzitutto abilitare le passkey sul proprio dispositivo: a prescindere dal fatto che sia un PC Windows, un Mac, uno smartphone Android o un iPhone.
Dopodiché deve accedere al portale ufficiale di PayPal. Da qui può iniziare a registrare un nuovo profilo, così come può accedere con credenziali già registrate in precedenza.
A questo punto bisogna selezionare le Impostazioni del proprio profilo, facendo clic o tap sull’icona a forma di ingranaggio. Da qui bisogna selezionare la voce di nome Sicurezza.
Si aprirà un nuovo menù, in cui bisogna cercare la scheda chiamata Passkey. Ora non resta che fare clic o tap sul pulsante di nome Crea una passkey e seguire la procedura passo dopo passo.
A un certo punto il sistema chiede all’utente di selezionare un metodo di autenticazione. Le opzioni disponibili variano in base al dispositivo e al sistema operativo di riferimento. Ad esempio su iPhone è possibile scegliere tra Face ID e Touch ID.
La passkey PayPal creata potrà venire settata come metodo di accesso principale al sito o l’app. In alternativa l’utente potrà continuare ad accedere utilizzando credenziali e password tradizionali.
Per saperne di più: Sicurezza informatica: guida alla navigazione sicura sul web