Utilizzare più account su un sistema operativo Linux (ma il discorso si applica ovviamente anche a Windows e MacOS) vuol dire permettere a più persone di lavorare sullo stesso PC, senza il rischio di cancellare o modificare inavvertitamente i file degli altri.
A ogni account corrispondono documenti, software e impostazioni stabilite dall’utente che vi accede e il tutto viene protetto da una password che, generalmente, è nota solo al possessore di questo “spazio”.
Chiaramente, avere troppi account (soprattutto se inutilizzati) non fa bene al PC e ogni tanto è bene eliminare quelli “inutili” per fare un po’ di spazio da destinare magari agli utenti attivi. Allo stesso modo, in caso di PC aziendali, quando uno degli impiegati non ha più bisogno del proprio account, cancellarlo può essere un modo per recuperare spazio da assegnare a qualcun altro.
Generalmente questa incombenza tocca all’amministratore di sistema, perciò le indicazioni che seguono necessitano obbligatoriamente dei privilegi di amministratore. Vediamo come fare.
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1. Controllare gli accessi prima dell’eliminazione
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Prima di procedere con l’eliminazione di un account occorre controllare se l’utente è loggato o meno.
Partire con un controllo del genere non è mai scontato e, soprattutto, permette di dare una sorta di “avvertimento” sul destino che toccherà a quel profilo, dando il tempo all’utente in questione di salvare il proprio lavoro o eventualmente effettuare un backup.
Per farlo si può usare il comando Who, che mostra le sessioni attive su quel PC, tutti i riferimenti sull’ultimo accesso e, nel caso di un utente attivo, quali operazioni sta eseguendo.
Inserendo il comando -u nome dell’utente si possono vedere i processi in esecuzione e tutte le informazioni del caso incluse le risorse di sistema utilizzate o qualsiasi altra attività sospetta che, ovviamente, l’amministratore di sistema può interrompere in qualsiasi momento, sbattendo fuori dall’account l’utente in questione.
Due precisazioni: la prima è che questa operazione può essere fatta anche solamente per controllare cosa sta facendo un dato account. La seconda è che prima di tentare questa strada in vista di una futura eliminazione è bene congelare l’account e cambiare password, in modo che il proprietario non possa più accedervi.
A questo punto, prima di procedere con la rimozione può essere anche utile interrompere tutti i processi in esecuzione.
Per farlo si può aprire il terminale e utilizzare il comando sudo pkill -KILL -u nome utente.
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2. Rimuovere i lavori programmati
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Prima di cancellare uno o più utenti su Linux è sempre meglio a controllare se ci sono dei processi pianificati per l'account in questione.
La funzione si chiama cron jobs e rappresenta un determinato comando che viene attivato a orari o intervalli a intervalli di tempo specifici.
Per verificare la presenza di cron jobs si può utilizzare il comando sudo ls -lh /var/spool/cron/crontabs/nome utente da inserire, ovviamente, sempre nel terminale.
Se viene identificato qualcosa, vuol dire che l’utente che sta per essere rimosso aveva dei processi programmati che, naturalmente, possono essere rimossi dall’amministratore.
Per farlo si può digitare il comando sudo crontab -r -u nome utente ed eliminare ogni operazione del genere.
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3. Rimuovere i processi di stampa
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Allo stesso modo l'utente che sta per essere rimosso poteva avere dei processi di stampa in sospeso; questo non implica niente per la cancellazione dell’account ma è comunque utile per verificare tutte le operazioni effettuate con quel dato profilo e avere un quadro completo di tutta la situazione.
Per rimuoverli basta digitare nel terminale il comando lprm -U nome utente e procedere alla rimozione di tutti i documenti pronti per essere stampati.
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4. Archiviare la directory dell'utente
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Se è stata presa la decisione di cancellare uno user da Linux, non è detto che sia necessario perdere tutto il contenuto del suo profilo.
È possibile, infatti, archiviare tutta la directory in modo da renderla accessibile (sempre con la password da amministratore) in un secondo momento.
Le opzioni a disposizione sono molte e, ad esempio, è possibile creare un archivio di file, rinominarlo, comprimerlo e inviarlo in qualche altra directory per la conservazione a lungo termine.
Per farlo si può utilizzare il comando sudo tar cfjv nome utente.tar.bz /home/nome utente e successivamente il comando ls -lh nome utente.tar.bz per inserirlo all’interno di un archivio da copiare altrove.
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5. Come cancellare uno o più utenti da Linux
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Dopo aver chiuso tutti i processi in esecuzione e dopo aver eseguito il backup dei file di un determinato account, possiamo vedere come cancellare uno o più user da Linux.
In questo caso, il comando da utilizzare dipende dalla distribuzione di Linux che si sta utilizzando. Per le distribuzioni Linux basate su Debian, il comando è deluser, mentre per tutte le altre si può utilizzare userdel.
Entrambi i comandi svolgono la stessa funzione e su Ubuntu, ad esempio, possono essere utilizzati entrambi.
Dopo aver inserito il comando deluser nome utente oppure userdel nome utente, il gioco è fatto e dell’account in questione non resterà più traccia sul computer.
Naturalmente questa operazione cancellerà ogni traccia di quell’account Linux sul PC e non c’è modo di ripristinare ciò che viene eliminato, a meno che non sia stato effettuato il backup dei dati come illustrato nei paragrafi precedenti.
Per questo motivo è sempre bene salvare il contenuto di un qualsiasi account e, naturalmente, essere consapevoli del fatto che l’eliminazione è un processo irreversibile.
Per saperne di più: Linux, caratteristiche e distribuzioni