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Intelligenza artificiale e Google, come cambia la ricerca

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L’intelligenza artificiale sta modificando il modo in cui gli utenti eseguono le loro ricerche su Google: scopriamo in che modo e come ottenere i risultati migliori

ricerca di Google BINK0NTAN / Shutterstock.com

L’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui gli utenti del web effettuano le loro ricerche, sfidando i motori di ricerca che, se da un lato cercano di ridurre la concorrenza, dall’altro cercano di implementare nuove soluzioni che prevedono l’integrazione dell’AI nei loro sistemi. È il caso di Google, il motore di ricerca più famoso e utilizzato del web, che dopo aver provato a contrastare l’intelligenza artificiale ha deciso di accoglierla, sviluppando e fornendo agli utenti nuovi strumenti per le loro ricerche attraverso Gemini.

La spinta a questa implementazione è arrivata dalla tendenza degli utenti ad utilizzare ChatGPT, Gemini o altri sistemi basati sull’intelligenza artificiale per effettuare ricerche sul web, preferendola ai classici motori di ricerca, e per poter competere con il chatbot per Bing introdotto da Microsoft.

Scopriamo come sta cambiando l’approccio degli utenti ai motori di ricerca, il loro modo di ricercare informazioni, contenuti e dati sul web e come Google ha introdotto l’intelligenza artificiale su Chrome per offrire alle persone una nuova esperienza soddisfacente.

Come cambiano le ricerche online con l’AI e perché gli utenti preferiscono i chatbot ai motori di ricerca

ricerca Google

Shutterstock

L’intelligenza artificiale può definitivamente trasformare la ricerca online, sia quando questa viene effettuata per scopi privati che per raggiungere degli obiettivi professionali. Di conseguenza, ha anche il potenziale di cambiare le tradizionali pratiche SEO fino ad oggi applicate.

In particolare, sempre più persone si affidano, per le proprie ricerche, agli strumenti e ai chatbot AI, come ChatGPT o Google Gemini. Queste piattaforme sono in grado di comprendere il linguaggio umano e di elaborare richieste complesse ricevute dall’utente.

Per quest’ultimo è sufficiente inserire un prompt testuale, generico o testuale, o, in alternativa, utilizzare gli assistenti vocali e fornire un comando vocale per ottenere una risposta il più completa possibile.

Sempre più persone ricorrono all’intelligenza artificiale per fare ricerche online poiché riescono ad ottenere risposte elaborate che tengono conto delle diverse informazioni reperibili sul web

L’AI raccoglie informazioni dal web, le rielabora in modo da poter fornire una risposta completa e soddisfacente in maniera conversazionale. Non si limita a fornire una lista di siti web e di pagine da consultare per trovare ciò di cui si ha bisogno.

Nel tempo, grazie all’apprendimento automatico, l’intelligenza artificiale riesce a migliorare i risultati di ricerca e a fornirli in un modo sempre più preciso.

I limiti dell’intelligenza artificiale nell’attività di ricerca online

ricerca online

Shutterstock

Le ricerche con l’intelligenza artificiale presentano ancora dei limiti, che si ridurranno con il passare del tempo e con l’apprendimento costante dei vari sistemi messi in atto. 

Alcune piattaforme, come ChatGPT nella sua versione gratuita, non dispongono di informazioni aggiornate. Tutti i dati che raccoglie dal web potrebbero essere superati o essere cambiati. Per questo motivo, pur essendo altamente in grado di comprendere il linguaggio umano e le richieste che riceve da parte degli utenti, l’output che fornisce potrebbe non essere completo, esaustivo e persino potrebbe non essere corretto.

Questo limite viene superato da altri sistemi, come l’AI per Bing. In ogni caso, per gli utenti del web non è semplice comprendere se la risposta restituita ed elaborata contenga errori e affermazioni frutto di un pregiudizio. Ciò che si potrebbe ottenere sono fake news e disinformazione. Per questo motivo, è sempre consigliabile effettuare una verifica sui risultati della ricerca e verificare personalmente le fonti.

Google introduce l’intelligenza artificiale, come cambia la ricerca

google gemini

Poetra.RH / Shutterstock.com

Google ha deciso di introdurre la sua intelligenza artificiale, Gemini, nel motore di ricerca, fornendo delle risposte elaborate direttamente nella pagina dei risultati di ricerca, la SERP. La nuova funzione, che porta il nome di AI Overview, dopo aver superato una importante fase di test, sarà presto diffusa in maniera capillare e gradualmente resa disponibile per un numero maggiore di utenti.

Google ha deciso di consentire agli utenti di utilizzare Gemini per fare ricerche online: otterranno un breve testo riassuntivo delle informazioni reperibili online

L’AI nelle ricerche di su Google produce un testo sintetizzato che rielabora tutte le informazioni che sono reperibili sull’argomento indicato dall’utente nelle varie fonti presenti su internet. La persona che effettua la ricerca potrà chiedere al motore di ricerca approfondimenti ponendo delle nuove domande. Semplifica le ricerche incrociate.

È in grado di comprendere il linguaggio umano, di migliorare l’esperienza dell’utente con la ricerca Google, di personalizzare i risultati e di apprendere costantemente, migliorandosi. Le fonti utilizzate vengono indicate dal motore di ricerca, per permettere all’utente di approfondire autonomamente gli aspetti che ritiene più importanti

Gli argomenti su cui si potranno ottenere delle informazioni elaborate sono molti, ma con delle limitazioni. La politica, la medicina e la finanza restano fuori da quelli compatibili con la funzionalità. 

Google, attraverso le nuove funzionalità, supporterà gli utenti anche nell'attività di pianificazione, aiutandoli a realizzare dei piani per tutto ciò di cui hanno bisogno, come l'alimentazione o itinerari per le vacanze.

È bene essere consapevoli che, almeno in una prima fase, l’AI nelle ricerche Google potrebbe commettere degli errori o fornire delle risposte poco precise. Anche in questo caso, è consigliata una valutazione personale delle fonti.

Ricerca AI su Google con immagini, video e voce: come funzionerà

Google Lens

4h4 / Shutterstock.com

L’implementazione di Gemini, che è un’AI multimodale, nella ricerca di Google permetterà agli utenti di accedere a nuovi modi per cercare le informazioni di cui hanno necessità. Potranno utilizzare non solo indicazioni testuali, ma anche immagini, video e audio catturati direttamente con la fotocamera o con il microfono del proprio dispositivo, sfruttando Lens.

Sarà possibile, di conseguenza, fare domande a Google sul mondo circostante, mostrandogli ciò che i nostri occhi stanno guardando e ciò che le nostre orecchie stanno ascoltando. Un passo avanti che può essere considerato rivoluzionario e che permetterà di risolvere problemi semplici e complessi in poco tempo.

Per saperne di più: Google Gemini, cos’è, come funziona e come utilizzarla

A cura di Cultur-e
Addestramento IA non consentito: É assolutamente vietato l’utilizzo del contenuto di questa pubblicazione, in qualsiasi forma o modalità, per addestrare sistemi e piattaforme di intelligenza artificiale generativa. I contenuti sono coperti da copyright.
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