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Come usare la realtà virtuale per allenare capacità “reali”

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Dalle simulazioni sportive ai corsi di lingua, senza dimenticare le varie soluzioni di realtà virtuale che permettono di imparare a guidare o a volare

visore realtà aumentata Shutterstock

In Breve (TL;DR)

  • La realtà virtuale permette di allenare capacità reali con simulazioni immersive: dal praticare sport come il tennis da tavolo o la boxe all'imparare a guidare o volare con simulatori avanzati.
  • Apprendere una lingua con VR diventa più coinvolgente grazie ad app come Mondly, che simula conversazioni realistiche in contesti quotidiani, migliorando l'interazione e la pratica linguistica.
  • I simulatori VR sono adatti a diverse esigenze, offrendo esperienze personalizzate che spaziano dall'intrattenimento al training professionale, rendendo l'apprendimento più efficace e divertente.

La realtà virtuale costruisce una simulazione altamente immersiva, che però non aderisce necessariamente ai dati del mondo fisico. Esistono però delle esperienze VR che possono essere considerate perfette per allenare capacità “reali”.

Non a caso tantissime persone scelgono proprio soluzioni di realtà virtuale per impratichirsi con un nuovo sport o una nuova lingua. Ma anche per imparare a guidare e addirittura per imparare a volare

  • 1. Come imparare uno sport con la realtà virtuale
    Fare sport con i visori AR

    Shutterstock

    L’utilizzo di strumenti digitali che fondono il mondo dell’intrattenimento con quello dello sport ha una storia sicuramente antecedente alla diffusione sul mercato di dispositivi per la realtà virtuale

    Si pensi in tal senso al Nintendo Nes, la sua PistolaZapper e il celebre videogioco Duck Hunt: un simulatore di caccia ante-litteram, che chiamava l’utente a colpire delle anatre volanti sempre più veloci. 

    Ma anche ai controller pedana che hanno avvicinato gli appassionati delle sale giochi al mondo del ballo, o, volendo tornare al mondo Nintendo, al successo internazionale di titoli della serie Sports usciti prima per console Wii e poi per console Switch

    I dispositivi di realtà virtuale hanno come caratteristica comune la possibilità di rendere la simulazione ancora più immersiva e coinvolgente. A ciò si aggiungono dei controller aggiuntivi che possono essere direttamente collegati alla singola disciplina sportiva. 

    Le simulazioni di realtà virtuale permettono di fare pratica con tanti sport diversi: dal tennis da tavolo al baseball, passando per il combattimento.

    È il caso ad esempio del titolo Eleven Table Tennis: un gioco virtuale di tennis da tavolo, che promette un’esperienza oltremodo realistica anche grazie alla sapiente calibratura del peso del joypad, simile in tutto e per tutto a quello di una racchetta fisica. 

    Un altro esempio di sport praticato nella realtà virtuale è rappresentato da WIN Reality per Meta Quest 3: un simulatore di baseball che mette nelle mani dell’utente una mazza realizzata ad hoc e che chiede un tempismo e dei riflessi non troppo diversi da quelli richiesti effettivamente sul terreno di gioco. 

    Infine spazio anche agli sport di combattimento, che spaziano dalla boxe alle arti marziali miste. Anche in questo caso l’headset VR permette di immergersi letteralmente nell’azione: dalla soddisfazione di un colpo messo a segno alla fatica che cresce schivata dopo schivata. 

    Attenzione però agli spazi disponibili. Questo genere di simulazioni potrebbe infatti portare a fare passi o addirittura salti nelle diverse direzioni e c’è sempre il rischio di interrompere di colpo l’esperienza della realtà virtuale andando a sbattere su un qualsiasi oggetto del mondo fisico

  • 2. Come imparare a guidare e a volare con la realtà virtuale
    Guidare con la realtà virtuale

    Shutterstock

    I simulatori di guida, da un certo punto di vista, potrebbero essere inseriti nella categoria sportiva già trattata nei capoversi precedenti. Al tempo stesso moltissimi utenti sfruttano la tecnologia VR per imparare a guidare meglio, al di là del fatto che il titolo in questione preveda o meno un aspetto di competizione. 

    La realtà virtuale garantisce una visuale soggettiva neanche lontanamente paragonabile a quella tradizionale inquadratura in prima persona su schermo. E l’esperienza diventa ancora più avvincente nel momento in cui il controller viene sostituito con un modulo ad hoc, composto da seduta, volante, pedali e marce. 

    La scelta del singolo simulatore varia in base al gusto e le esigenze dell’utente: a partire dagli appassionati di Formula 1, fino ad arrivare a quelli di rally. Detto questo, un titolo recente molto apprezzato per il suo livello di realismo è Gran Turismo 7, specie se abbinato all’utilizzo di PS VR2.

    Tecnicamente parlando Gran Turismo 7 è un “simcade” con una fisica non del tutto realistica, proprio come il suo corrispettivo e-sport Gran Turismo Sport. Se si cerca un’esperienza di guida più autentica e meno arcade, è consigliabile optare per prodotti diversi, come ad esempio CoDriVR

    I simulatori di guida e i simulatori di volo rientrano tra i titoli più apprezzati dai proprietari di dispositivi per la realtà virtuale. 

    Ma le potenzialità delle simulazioni VR non finiscono qui: basti pensare che tantissimi utenti utilizzano headset e controller per imparare a volare (una dicitura da non prendere alla lettera e che va invece intesa come “imparare a pilotare un mezzo aereo”). 

    I titoli per la realtà virtuale disponibili sul mercato non vanno confusi con i simulatori di volo utilizzati all’interno di organizzazioni professionali. Ma si tratta comunque di esperienze tanto avvincenti quanto accurate, che comunque insegnano qualcosa sul volo. 

    In questo senso è impossibile non citare un titolo storico quale Microsoft Flight Simulator, che nella sua più recente versione in modalità VR ha portato il livello di immersività ai massimi livelli. 

    Ma spazio anche ai molteplici simulatori di volo RC che ormai supportano la realtà virtuale. Soprattutto nel caso in cui vengano integrati con l’uso di un trasmettitore reale o quanto meno realistico. 

  • 3. Come imparare una lingua con la realtà virtuale
    Usare un visore AR

    Shutterstock

    La realtà virtuale non è probabilmente la prima tecnologia che viene in mente quando ci si avvicina all’idea di imparare una nuova lingua. Al giorno d’oggi infatti esistono tante app che permettono di avvicinarsi a idiomi sconosciuti senza l’ausilio di headset, visori o dispositivi di sorta. 

    Allo stesso tempo l’utilizzo di soluzioni VR rendono l’esperienza di apprendimento molto più divertente e coinvolgente. Si pensi in tal senso ad app come Mondly, disponibile per Meta Quest, che simula una conversazione con un madrelingua straniero in tutto e per tutto, andando addirittura a sviluppare uno specifico contesto. 

    Ad esempio l’utente potrebbe venire catapultato all’interno della reception di un albergo, con l’obiettivo di effettuare una prenotazione. Così come potrebbe trovarsi in una strada di una città sconosciuta, dovendo chiedere indicazioni nella lingua che sta studiando. 

    Per saperne di più: Realtà Virtuale e Realtà Aumentata: cosa sono e come possono cambiare la nostra vita

A cura di Cultur-e
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